Speciale Coming Soon - Maggio-Giugno 2008

Le più succose novità dei prossimi mesi

Speciale Coming Soon - Maggio-Giugno 2008
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SPEED RACER

Dopo aver rinnovato il cinema in svariati modi con la trilogia di Matrix, i fratelli Wachovski tornano alla carica con un'altra pellicola che si potrebbe definire a tratti quasi sperimentale, Speed Racer. Sebbene infatti l'appeal del particolare stile visivo potrà avere effetti diversi nel pubblico, è indubbio come questo film, ispirato ad un cartone animato giapponese di corse automobilistiche (conosciuto in Italia col titolo di Superauto Mach 5 Go! Go! Go!), si faccia carico di una forte originalità.
La trama è imperniata su delle gare al limite del possibile, e in cui le auto sono dotate di tutta una serie di ammennicoli iper-tecnologici. Una delle scuderie, la Pops Racer, a "gestione familiare", tenta disperatamente di rivaleggiare contro lo strapotere dei colossi del settore, come la Roalton Industries, colpevole di truccare le corse per massimizzare i profitti. Riuscirà Speed Racer (Emile Hirsh), dopo aver rifiutato una loro proposta, a resistere ai loro sporchi giochi e a dare la polvere agli avversari?
Per quanto semplice, la storia strizza l'occhio a tematiche care agli americani (come la piccola impresa fondata su dei valori che vince la multinazionale senza scrupoli) e ha forti richiami alle amatissime corse Nascar, molto seguite negli Stati Uniti.
Ma quello che stupisce è senz'altro l'impatto visivo, in cui la computer grafica la fa da padrone realizzando dei quadri a dir poco arcobalenici e adrenalinici.
Nonostante la tipologia di film, di certo indirizzato ad un pubblico giovane, i due registi si sono avvalsi di un cast di tutto rispetto. Troveremo infatti Susan Sarandon, John Goodman (Pops Racer), la nostrana Christina Ricci (Trixie, fidanzata di Speed) e anche Matthew Fox (Racer X), protagonista della serie Lost.
Il film uscirà nelle sale italiane il 9 maggio: manca dunque poco per scoprire se i due fratelli sono riusciti di nuovo a centrare il bersaglio.

BE KIND REWIND

Gondry mette da parte la malinconica tristezza che l'ha reso famoso con l'arcinoto Eternal Sunshine of the Spotless Mind (incredibilmente tradotto con Se Mi Lasci Ti Cancello) e con il successivo L'Arte del Sogno e si dedica ad una brillante quanto geniale commedia, intitolata Be Kind Rewind.
Jerry (Jack Black), convinto che la centrale elettrica vicino casa sua sia la responsabile dei suoi mal di testa, cerca di sabotarla ma inavvertitamente finirà per magnetizzarsi il cervello cancellando le videocassette del negozio del suo amico Mike (Mos Def). Davanti alle comprensibili lamentele della clientela i due decidono di ricreare e filmare in modo amatoriale e grossolano alcuni film, partendo da Ghostbusters. Il successo insperato che ottengono presso la loro clientela li fa diventare famosi nel loro quartiere grazie ai successivi remake di Il Re Leone, A Spasso con Daisy, Robocop, Ritorno al Futuro, Boyz n the Hood, 2001 Odissea nello Spazio e Rush Hour 2. Un film semplice quanto divertente che vanta nel suo cast oltre ai sopracitati protagonisti anche Danny Glover, Mia Farrow e Melonie Diaz. Il lancio del film, in puro stile Gondry, è affidato ad un divertentissimo sito web nel quale potrete anche trovare i trailer dei film rifatti (sweded è il termine utilizzato). Gondry sembra che abbia tratto l'ispirazione per questo film mentre girava Block Party (aka Dave Chapelle's Block Party) che purtroppo in Italia non è mai arrivato. Lo stesso Chapelle, comico americano televisivo di un certo successo, avrebbe dovuto interpretare Mike ma alla fine è stato scelto Mos Def (Guida Galattica per Autostoppisti). Filmato fra New York e il New Jersey, il film è talmente pieno di citazioni, più o meno esplicite, da poter divenire un film cult per i cinefili. Staremo a vedere.

THE HITCHER

L'interpretazione dello psicopatico autostoppista da parte di Rutger Hauer (il Roy Batty di Blade Runner può già bastare a delinearne le gesta interpretative) la ricordiamo con piacere. Era il 1986 e The Hitcher (qui da noi ‘genialmente' sottotitolato La Lunga Strada della Paura) usciva leggermente in sordina nelle italiche sale per poi assurgere lentamente a piccolo cult-movie televisivo attraverso un'attenta programmazione post-serale da parte delle reti pre-Mediaset. Il celebre attore tedesco però questa volta non ci sarà. Il remake di imminente uscita prodotto da Michael Bay (il regista esagerato più "pop" che ci sia, autore di quei due giocattoloni trendy a nome Armageddon e Pearl Harbor e prossimo al [dis]facimento degli Uccelli di Hitchcock) non avrà infatti il suo inquietante sguardo di ghiaccio così come le sue sardoniche e divertite performance stile "gatto con il topo". Gli adolescenti desiderosi di sadiche visioni horror/thriller dovranno così puntare su Sean Bean (Boromir ne Il Signore degli Anelli di Peter Jackson) nel tentativo di trovarne un degno sostituto. Per i loro ritmi sensoriali di carattere audiovisivo, dietro la macchina da presa è stato piazzato nientepopodimeno che tale Dave Meyers, director di videoclip affermatissimo tra le star della MTV Generation (nel suo curriculum figurano collaborazioni con Offspring, Britney Spears e Jennifer Lopez). Negli Stati Uniti la pellicola è già uscita a Gennaio ottenendo buoni riscontri al botteghino e qui da noi dovrà presumibilmente giocarsela con proposte simili quali One Missed Call (Chiamata Senza Risposta) che verrà distribuito pochi giorni dopo. Chi la spunterà?

IN BRUGES

Martin McDonagh, vincitore dell’ Academy Award come scrittore, è la mente dietro In Bruges, un divertente killer movie, presentato in apertura del Sundace film festival 2008. Il film vede McDonagh al suo debutto come regista, da un suo screenplay originale. I suoi precedenti lavori (che includono Il Tenente di Inishmore e Pillowman) gli hanno portato due premi Olivier e quattro nomination Tony Award. Ha scritto e diretto Six Shooter (con Brendan Gleeson), che gli è valso il premio 2006 dell'Accademia per il miglior corto metraggio d’azione.
Il film è stato girato nella località di Bruges (si pronuncia "broozh"), famosa per essere la città medioevale più pittoresca dell’interno Belgio. Tale città è famosa per attrarre turisti da tutto il mondo, ma per i killer Ray (Colin Farrell) e Ken (Brendan Gleeson) la città non sarà una meta turistica ma il loro capolinea.
Un lavoro non particolarmente riuscito costringe il loro boss a trasferirli nella città belga proprio prima di Natale, nell’attesa che le acque si calmino e possano tornare ad agire indisturbati. La città, con la sua architettura gotica, colpisce l’animo dei due sicari che iniziano a provare emozioni contrastanti. Ray, ancora scosso dal "lavoro non riuscito", inizia ad odiare la città sentendosi soffocare, mentre Ken, dotato di un occhio più attendo del collega Ray, rimane affascinato dall’atmosfera della città godendone bellezza e serenità. I giorni passano senza che i due ricevano alcuna notizia, e più passa il tempo, più la loro esperienza si trasforma in qualcosa di inaspettato. Turisti, arte medievale, popolazione locale e prostitute tedesche riusciranno a trasformare una semplice "pausa di riflessione" in un'esperienza sconvolgente.
McDonagh, ha ufficialmente dichiarato "Quando venni qui la prima volta, circa quattro anni fa, il posto iniziò a suscitare in me emozioni divergenti. Di conseguenza, iniziai a pensare a dei personaggi, i cui caratteri fossero compatibili con quello che mi suscitò Bruges. Di li a poco tempo iniziai a scrivere immaginandomeli dentro la città".
Il produttore Graham Broadbent e Pete Czernin lessero lo script e, ricorda Broadbent, "quello script era un veramente incredibile; dialoghi stupendi, ruoli azzeccati, ed una storia basata sulla costrizione veramente ben fatta".
L'uscita è prevista per il 16 maggio.

FIREFLIES IN THE GARDEN

Si chiama Fireflies in the Garden e in Italia lo vedremo a partire dal 23 Maggio. Lo dirige Dennis Lee, regista statunitense praticamente all’esordio dietro la macchina da presa se si fa a meno di considerare il suo corto/commedia del 2003 Jesus Henry Christ. Il film è una sorta di autobiografia strappalacrime e a giudicare dal cast ci sarà probabilmente da preparare i fazzoletti in sala. Spicca infatti su tutte la presenza di Julia Roberts, l’ex star più pagata di Hollywood che di ruoli drammatici sicuramente se ne intende. Prima ancora di indossare i panni della prostituta fortunella di Pretty Woman (1990) aveva infatti già spezzato i cuori degli spettatori con Shelby, la malata terminale di diabete che in Steel Magnolias (Fiori D’Acciaio, 1989) decide di mettere al mondo un figlio nonostante tutto. Il tema della malattia ritorna anche in Dying Young (Scelta D’Amore, 1991), pellicola triste e cupa dove la rossa diva è reduce da una storia d’amore finita male che le farà cambiare completamente vita. Diverrà infatti l’infermiera privata di Victor Geddes, un ragazzo aristocratico affetto da una grave forma di leucemia di cui finirà per innammorarsi.
In questo Giardino delle Lucciole, dove il marito cura la fotografia, sarà circondata da un cast di assoluto prestigio (Willem Dafoe, Ryan Reynolds, Emily Watson e Carrie-Anne Moss) pronto ad inscenare appassionatamente il grave lutto che colpirà improvvisamente la famiglia Waechter, solo in apparenza esempio perfetto di armonia parentale a quanto pare minata da una figura paterna autoritaria, egocentrica e soffocante. Sullo schermo avrà le fattezze di Willem Defoe che in proposito afferma: "Charles Waechter è un padre di famiglia apparentemente amorevole e devoto che, in realtà, instaura col figlio un rapporto di sopraffazione e violenza brutale. Dopo l'incidente d'auto in cui la moglie perde la vita, tutto cambia. Le certezze di Charles si sgretolano definitivamente, tutto ciò che l'uomo ha costruito nella vita scompare all'improvviso".
Fireflies In The Garden è una produzione indipendente ed è stato presentetato in anteprima a Berlino 58 dove ha peraltro ben figurato. Distribuisce in Italia Medusa.

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