Cinque film sull'estate americana, da Stand By Me ad Adventureland

Siamo quasi a fine Agosto, ma non è ancora troppo tardi per suggerirvi visioni americane nelle quali l'estate ha un significato fondamentale.

Cinque film sull'estate americana, da Stand By Me ad Adventureland
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Siete al mare con gli amici. O forse ve ne state isolati nella città deserta, attaccati al ventilatore, unica salvezza dal caldo. E se vi venisse voglia di guardare un film che si vesta bene con il rombo delle cicale fuori casa allora questo è l'articolo giusto. Beh, in attesa dell'ormai non troppo lontano autunno e la prossima stagione di Stranger Things, ovvio.
Inevitabile scrivere di Cinema ed Estate e noi lo facciamo segnalandovi cinque film suggestivi della filmografia nordamericana. Una stagione a rallentatore, una pausa per i lavoratori e gli studenti. Nel mondo della finzione come nel nostro (si spera!). Più di una volta l'estate americana è quella della rottura tra pubertà/adolescenza e vita adulta. I luoghi dell'estate americana sono variegati, ci sono i freschi boschi nei quali perdersi, parchi giochi che illuminano la notte e l'inevitabile oceano. In questa breve classifica c'è una certa eterogeneità: c'è il dramma politico, lo slasher movie, la commedia sentimentale, il percorso di formazione e, simbolicamente al primo posto, qualcosa che sarebbe riduttivo categorizzare come horror. Ci siamo focalizzati su di un periodo cronologico specifico, quello che va dalla fine dagli anni ‘70 ad oggi, e non sono stati citati film che potevano essere inseriti senza stare troppo a rimuginarci sopra, come Il Laureato (1967) e La finestra sul cortile (1954); capolavori sicuro, ma il fattore estivo, seppur presente, non ha quell'effetto che pare fare nei film sottocitati -ovvero guidare i protagonisti, proiettarne gli stati d'animo.

5 - Fa' la cosa giusta (1989)

Quarto film di Spike Lee, probabilmente il suo capolavoro, nel quale l'estate è quella asfissiante della metropoli; un caldo da far impazzire cala sui palazzi di Brooklyn, ingorgo di umanità al collasso. Brooklyn è un ammasso di giovani e vecchi di ogni colore, perennemente sudaticci; gli idranti schizzano acqua gelida per le strade e rinfrescano i più giovani, mentre gli anziani stanno incollati sulle loro sedie. Uno scenario da commedia, ma che diviene sempre più un dramma, scatenato da incomprensioni razziali tra Sal (Danny Aiello), pizzaiolo di origini italiane ,e un gruppo di afroamericani. Il film fece il botto sul pubblico. La critica si divise, con il blocco conservatore a dito puntato nei confronti del film, considerato come una roba che poteva incitare rivolte popolari in un'America attraversata dalle tensioni razziali.

4 - Venerdì 13 (1980)

In questo breve approfondimento avremmo potuto inserire film come The Kings of Summer (2003), Dazed and Confused (2003) - ma ci piaceva inserire un caposaldo dello slasher movie. Venerdì 13 nasce e cresce come saga negli anni stessi dell'Halloween di Carpenter o del Nightmare di Wes Craven ma a differenza di questi due è ambientato in uno dei luoghi canonici dell'estate americana, il camping. E' Giugno e un gruppo di ragazzi va a lavorare al Camp Crystal Lake, dove 23 anni prima è affogato un bambino di nome Jason, a causa della negligenza degli animatori. Se non avete mai visto il film e non volete rovinarvi la trama allora fermatevi qui. Quello che di Venerdì 13 ha fatto scuola è stato, oltre a dare il via alla lunga serie del sottogenere Camping Horror, creare un filo narrativo unico. C'è tanto di Psycho nella trama, anzi, è come se lo invertisse. L'assassinio qui è la mamma che si finge il mostro del figlio. Un colpo di scena che ne anticipa un secondo: Jason è in effetti vivo e spunta solo sul finale, a conti fatti e quando l'ultima a sopravvivere è la scream queen di turno. E invece Jason affiora dal lago, brutto come ce lo eravamo immaginati. Una trama fatta per assicurarsi un sequel e un successo di pubblico, e in effetti ora tutto questo è cult.

3 - Adventureland (2009)

Greg Mottola agli albori della sua carriera come regista aveva fatto il botto, e c'è chi addirittura gli dava del nuovo John Hughes. D'altronde come il leggendario regista di The Breakfast Club, anche Greg è uno che ci ha saputo fare a dirigere giovani talenti nei dintorni dell'età adolescenziale; già con Superbad, commedia recitata da una marea di future star di Hollywood (Michael Cera, Jonah Hill, Emma Stone, Seth Rogen). Superbad fu un clamoroso successo al botteghino, ma dopo due anni Mottola scrive e dirige un film più intimo, che inevitabilmente sarebbe passato più in sordina. Un film sul tema di quella che gli americani chiamano la coming-of-age, il periodo in cui si diventa adulti.
James (Jesse Eisenberg) ha concluso il liceo ed è deciso a studiare Letterature Comparate all'Università. Come i suoi amici, vorrebbe passare l'Estate in Europa ma i problemi finanziari dei genitori lo costringono a cercarsi un lavoretto per potersi pagare parte della retta alla Colombia University.
Adventureland è il nome del parco nel quale James trova lavoro come addetto alla sezione giochi. La visione nostalgica del diventare adulti è impiantata nella metafora del parco giochi, una terra del divertimento ma che in realtà è sede di un percorso di iniziazione sessuale e amorosa del protagonista. James si innamora di Emily (Kristen Stewart), che però si frequenta con il manutentore di una giostra, Mike (Ryan Reynolds). Ci sono belle gag e sublime musica. Ovviamente il film è ambientato negli anni '80, c'era bisogno di dirlo?

2 - Stand By Me (1986)

Tratto da un racconto lungo di Stephen King contenuto in Stagioni Diverse e diretto nel 1986 da Rob Reiner, Stand By Me è un film a due volti. Da una parte, didascalicamente, la voce narrante del protagonista racconta di un'estate nella quale si diventa grandi, attraversando boschi, labirinti di tronchi altissimi che nascondono il corpo di un ragazzino scomparso; d'altra parte Stand By Me, senza saperlo, crea l'immagine di un mondo nostalgico e perduto che farà eterno ritorno nel cinema e nella serialità americani, da Mud a Stranger Things. L'estate è quella di Gordy, Chris, Teddy e Vern- River Phoenix, Jerry O'Connell, Corey Feldman e Will Wheaton, eterne promesse, ingabbiate, come proprio in un oscuro maleficio alla King, nell'estate del 1959.

1 - Lo Squalo (1975)

Ci sono film che non invecchieranno mai di un giorno. Sono pochi, ma Lo Squalo in un certo senso va oltre. Jaws, questo è il titolo originale, col tempo ringiovanisce. Perché la bestia dentata che spaventa i bagnanti americani vista oggi, nell'imperfezione plastica dell'effetto speciale analogico, a tout court, rispetto al dominio del digitale, pare sempre più angosciante. A partire dai suoi occhi senza vita. Per di più, Spielberg racconta che fu proprio la difficoltà di avere a che fare con un mostro di gomma e di rendere la paura credibile a limitare la sua apparizione a poche scene. E a creare un film di tensione, nel quale il male colpisce nel momento di estasi e rilassatezza topico, cioè durante i giorni d'estate.De Lo Squalo è stato scritto tantissimo: c'è chi ci ha visto la rivisitazione moderna di Moby Dick, c'è chi ha letto nel rapporto mostro/turisti una sorta di angoscia della piccola borghesia americana nei confronti di un mondo diverso da quello dell'American Dream, forse quello sovietico. Borghesia sotto la sbornia psichedelica degli anni '70.