Speciale Christmaseye!

I consigli di Movieye per un caldo Natale a tutto cinema!

Speciale Christmaseye!
INFORMAZIONI FILM
Articolo a cura di

Latte e Biscotti

You better watch out
You better not cry
Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
He's making a list
And checking it twice;
Gonna find out Who's naughty and nice
Santa Claus is coming to town
He sees you when you're sleeping
He knows when you're awake
He knows if you've been bad or good
So be good for goodness sake!
O! You better watch out!
You better not cry
Better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
Santa Claus is coming to town


Babbo Natale sta per arrivare e sappiamo già che in cima alla lista dei vostri desideri compare qualche preziosissimo cofanetto di film in dvd (o in Blu Ray per i più all'avanguardia) per poter così guardare e riguardare la vostra pellicola del cuore tutte le volte che volete.
Per ingannare l'attesa, oltre a preparare il classico spuntino a base di latte e biscotti da lasciare sul tavolo per il pingue elargitore di doni, potreste trovare un valido supporto nei consigli della redazione di Movieye.it presenti all'interno di questo speciale tutto natalizio pieno zeppo di buoni sentimenti (Miracolo nella 34a strada) e dispetti (Il Grinch).
Fra un bacio sotto il vischio e un vassosio di biscotti di pastafrolla sagomati ad albero di Natale, potrete trovare dei suggerimenti alquanto festaioli sui film più adatti al periodo delle feste.
Buon Natale con Movieye!

La Vita è Meravigliosa

Aleggia, verso fine anno, l'usanza comune secondo cui con l'avvicinarsi delle feste natalizie dobbiamo risultare più buoni e solidali con il prossimo; anche se al vicino di casa abbiamo distrutto l'auto e rovinato il barbecue una settimana fa. Il rispetto, in teoria, andrebbe coltivato ogni giorno dell'anno ma non è ancora questo il punto. Frank Capra nel 1942 ha diretto forse il suo film migliore: La vita è meravigliosa. Un titolo che da solo sprigiona già tanta voglia di vivere. George Bailey è un avventuriero che passa il suo tempo al servizio del prossimo. Gestisce la modesta "Associazioni e Mutui", cooperativa di risparmio fondata dal padre. Alla vigilia di Natale, suo zio Billy smarrisce una grossa somma di denaro grazie alla quale avrebbe potuto sopravvivere al collasso economico. Così, in preda alla crisi scaturita da questo stato di sofferenza, decide di suicidarsi gettandosi dal fiume. Viene tuttavia salvato da un angelo mandato da Dio, Clarence, accorso in suo aiuto prima di tutto perché deve compiere una buona azione per meritarsi le ali. Con un incantesimo, mostra a George come sarebbe andata la vita senza di lui... Un inno all'esistenza e alla voglia di sorridere anche le volte in cui la vita mostra risentita le spalle. Un racconto onirico denso di sentimento e vitalità, in cui traspare un messaggio positivo legato al rapporto umano, all'importanza del modellare positivamente i pensieri e i sentimenti altrui tramite i propri. Frank Capra ci ricorda quanto la vita sia meravigliosa, ed è una considerazione riscontrabile nelle piccole cose della vita: in un bacio affettuoso, in un abbraccio sincero, nella calda buonanotte di una mamma preoccupata per la salute della figlia. Amore, è questa la parola chiave per vivere in pace. Anche a Natale.

Vito Sugameli

S.O.S. Fantasmi

A Natale esistono diverse tradizioni: l'albero, il presepe, il panettone, il pandoro, i regali e poi, ovviamente, guardarsi qualche film natalizio. Fra le pellicole che riescono a trasmettere maggiormente il senso della ricorrenza ci sono sicuramente quelle tratte dal celeberrimo Canto di Natale di Charles Dickens, di cui esistono innumerevoli incarnazioni cinematografiche, riuscite e non. Alla prima categoria appartiene indubbiamente Scrooged, tradotto oscenamente in SOS fantasmi qui in Italia, che vede Francis Xavier Cross (Bill Murray), cinico produttore televisivo, nei panni di un moderno Ebenezer Scrooge, intento a calpestare tutto e tutti pur di ottenere il successo. Anche nel suo caso però arriveranno i tre fantasmi del Natale passato, presente e futuro per costringerlo a ravvedersi. Si tratta di una divertente commedia tipica del filone natalizio degli anni 80, con un Bill Murray particolarmente ispirato e alcune trovate davvero esilaranti, prima fra tutte la "fatina" del Natale presente, che adora prendere il protagonista a randellate in ogni occasione. Il film rivisita in chiave ironica la storia narrata da Dickens, rendendola più piacevole e allegra, senza però snaturarne il messaggio: a Natale anche i cuori più neri possono diventare generosi. Se cercate un film da gustare in compagnia della famiglia, che vi faccia sentire natalizi più che mai e che vi faccia pure divertire, SOS fantasmi è un candidato perfetto per le vostre feste.

Andrea Manni

Il Grinch

Tratto da How The Grinch Stole Christmas del Dr.Seuss racconta le vicende del Grinch ( Jim Carrey ), peloso e strano essere verde portato dalla cicogna nel paesino montano dei Non So Chi. Di come, spinto dall'insensibilità degli abitanti, si ritiri solitario sulla vetta d'una montagna che domina il luogo e come per merito di una bambina, dopo un iniziale passo falso, giunga finalmente alla riconciliazione con i Non So Chi. Tra i mille artifizi grafici e scenici che imperversano in tutta la pellicola (un chiaro tentativo, riuscito discretamente, d'imitare le atmosfere fiabesche del maestro Tim Burton) giganteggia la figura del Grinch, essere solitario con un cuore di qualche taglia più piccolo della media, ma almeno vivo e pulsante, e che alle 17.00 s'impegna giornalmente "a risolvere la fame nel mondo senza dirlo a nessuno". La sua buffa figura, grazie anche ad un Jim Carrey in gran forma, è il pilastro del film e riesce a mettere in luce tutta la pochezza dei Non So Chi, insulso popolino che ben rispecchia la consumistica società moderna. La critica al consumismo procede su binari relativamente elevati fino a 10 minuti dalla fine; Howard di più non osa e sul finale smentisce tutte le precedenti conquiste ed assicura lo spettatore che sebbene il Natale sia "qualcos'altro" dai regali una persona che ben comprenda lo spirito natalizio non mancherà d'inondare i cari di scinitllanti doni; che i Non So Chi sotto i loro miserandi atteggiamenti siano meglio di quanto sembrino e che basta poco perché si renda loro tutta la dignità che si vuole. Bocciata insolitamente dalla critica americana ma premiata dal pubblico questa pellicola natalizia è, nell'avvilente insignificanza e omogeneità delle produzioni del genere, qualcosa di poco superiore grazie all'affascinante figura del Grinch.

Cristiano Caliciotti

Miracolo nella 34a Strada

Mediaset lo ripropone ogni anno. E' melenso fino all'inverosimile e molto poco riuscito. Tuttavia il terzo rifacimento di Miracolo nella 34a Strada resta comunque uno dei pochi film davvero Natalizi, che non cerca di nascondere alcun sotteso dentro alla semplicissima fiaba che racconta. Kris Kringle (Attenborough) lavora come Babbo Natale da Macy's, il più grande centro commerciale di New York, qui conosce la figlia (Wilson) della disillusa manager che l'ha ingaggiato (Perkins). Instaurando con la ragazzina un rapporto quasi da Nonno cerca di convincere sua madre dell'esistenza di Babbo Natale, tentando in ogni modo renderla meno materialista. Il finale, chiaramente, sarà lieto per tutto, Kringle tornerà al Polo con le sue renne e la sua "nipotina adottiva" avrà una nuova famiglia.
Mayfield gira senza infamia ne lode, cercando metafore semplici, quasi banali, facendole ruotare tutte intorno alla neve, alle rose di natale ed alla commovente New York addobbata per le feste, mentre il cast si limita ad una buona dose di mestiere tranne Attenborough che, come sempre, riesce a commuovere e divertire senza mai scadere nel patetico. Dal punto di vista cinematografico la versione del '47, firmata da Seaton e premiata con tre Oscar è sicuramente più interessante, ma sotto Natale si è tutti più buoni, ed anche il critico deve piegarsi al sentimento o, quantomeno, alla sua immagine.

Nicolò Carboni

Love Actually

"Generalmente si pensa che viviamo in un mondo pieno di odio e avidità, ma a me basta pensare agli arrivi all'aereoporto di Heathrow per notare che l'amore è dappertutto...quando gli aerei colpirono le Torri Gemelle, che io sappia nessuna delle comunicazioni provenienti dai passeggeri a bordo erano messaggi di odio o vendetta - erano tutti messaggi d'affetto."
A Natale sembra quasi obbligatorio essere felici, e in più, innamorati, a giudicare dalla morale degli infiniti film a tema natalizio che ogni anno invadono il mercato. Love Actually non si discosta da questa visione, ma anzichè arzigogolarsi su una qualche trama inutilmente complessa pur di convincerci, fa della semplicità la sua bandiera. Il film narra l'intrecciarsi di una decina di improbabili storie di variegato amore, i cui protagonisti (interpretati da molti dei più famosi attori britannici) sono in qualche modo collegati gli uni con gli altri. Le storie e i personaggi si incontrano varie volte e nei modi più disparati, fino alle scene finali della recita scolastica di fine anno e dell'aereoporto, volte a far chiudere il cerchio alle vicende singole e a propugnare, con sfacciata e disarmante semplicità, che a Natale bisogna essere sempre sinceri, e palesare i nostri veri sentimenti verso chi ci sta accanto. E poco importa se almeno metà delle vicende sono assolutamente irrealistiche, Rowan Atkinson non è presente nel cast per caso...è Natale, siamo tutti più buoni, tutti più speranzosi, tutti più innamorati. E tutti all'aeroporto ad abbracciare i nostri cari!

Marco Lucio Papaleo

Die Hard - Trappola di Cristallo

Sapete come festeggiano il Natale in California? Laggiù si che sanno come passare le vacanze, non come le nostre sere davanti alla tv.
Dannata California.
Terroristi, esplosivo al plastico, sparatorie. A voi sembrano cose da evitare, ma sono gli ingredienti di un tipico Natale per il tenente di polizia John McClane, e per lui non c'è niente di meglio che passare la vigilia al trentesimo piano del Nakatomi Plaza, scalzo e con indosso lurida canottiera.
John è il classico uomo senza mezzi termini, capace di esasperarti fino al collasso e con un carattere molto simile a John Wayne: non è il tipo che vorresti seduto accanto ad un cenone, ma sicuramente ti può far comodo se sei un ostaggio. Un Cowboy duro a Morire.Die Hard è il film natalizio che fa per voi: un concentrato d'azione che prende a calci gli sdolcinati buoni sentimenti e li rimpiazza con una valanga di adrenalina. Oltrepassate la linea questo Natale e buttatevi nel party.
Quindi, se è la notte della vigilia e la vostra famiglia è stata rapita da dei terroristi, non invocate un miracolo, non sperate in Babbo Natale e dimenticatevi dei regali sotto l'albero, ma credete in Jonh McClane. Perchè John non ha un sacco pieno di doni: John ha un fucile mitragliatore. "Yippie-ki-yay, motherfucker."

Daniele Daccò

Una Poltrona per Due

Più che un film natalizio è un ritratto cinico e fortemente ironico sul mondo del business e la condizione sociale dell'America moderna. L'ambientazione natalizia, infatti, seppur fondamentale per alcune divertenti gag con Dan Akroyd vestito da Santa Claus, è secondaria rispetto al tema principale della storia. Può un uomo onesto e rispettabile, tra i broker più rispettati di New York, diventare un criminale se si trova in condizioni economiche avverse? E allo stesso modo può un mendicante di colore trasformarsi in un rispettabile uomo d'affari? E' la scommessa che i due fratelli Duke, ricchi e annoiati miliardari, decidono di fare. John Landis ancora una volta utilizza una trama apparentemente semplice, almeno in partenza, e realizza una commedia esilarante, entrata a pieno diritto fra i classici del genere. Akroyd e Eddie Murphy si calano alla perfezione nelle rispettive parti. rivali ma uniti nel crudele gioco orchestrato dai Duke. Rispetto ad altri film precedenti del regista, l'atmosfera è più soft e rassicurante, con una strizzata d'occhio in certi momenti alle commedie della Hollywood classica. Impossibile dimenticare il treno "matto" di Capodanno, con travestimenti improbabili ma di grande impatto comico e con un'esilarante comparsata di James Belushi, ennesima perla di un cast di prim'ordine, da Jamie Lee Curtis nei panni di una "signorina" altruista fino ai due grandi Ralph Bellamy e Don Ameche. Son tante le tematiche messe assieme e condensate in un ibrido ilare ma mai superficiale, per una pellicola adatta al pubblico di ogni età. Non è un caso se le televisioni lo ripropongono ogni anno nel periodo delle feste: ormai Una poltrona per due è entrato nel cuore e nei ricordi della gente.

Maurizio Encari

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