Speciale Cannes 2015 - Daily 05

Giungiamo dunque al quinto giorno di Festival e al giro di boa, con Todd Haynes e il suo Carol, e con il cast al gran completo di Mon Roi, in cui ritroviamo anche Vincent Cassel ed Emmanuelle Bercot.

Speciale Cannes 2015 - Daily 05
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Quinto giorno per il Festival di Cannes che arriva al giro di boa e si avvicina alla seconda parte: dopo i grandi protagonisti di ieri è stato presentato oggi alla stampa uno dei più attesi film in concorso: dopo Lontani dal paradiso ed il piccolo gioiello televisivo Mildred Pierce tocca a Todd Haynes con Carol illuminare la croisette. Il compito è stato ampiamente portato a termine considerato il boato finale della proiezione stampa e la grande accoglienza riservata in conferenza sia al regista che alle due grandissimi interpreti, Rooney Mara e Cate Blanchett. Straordinarie nel film quanto nella vita, le due si fanno protagoniste femminili indiscusse della giornata, mentre a rallegrare le donne ci pensano Louis Garrel e Vincent Cassel. Entrambi protagonisti insieme ad Emmanuelle Bercot del secondo film in concorso, Mon Roi di Maïwenn, si presentano alla stampa con la regista ed il resto del cast del film per parlare della loro esperienza.

Vincent Cassel: "È sempre difficile essere un uomo, soprattutto in una storia d'amore"

La regista Maïwenn

Abdel Addala, Emmanuelle Bercot, Maïwenn, Vincent Caseel e Louis Garrel

In Mon Roi si affrontano le problematiche di una relazione morbosa e codipendente tra l'avvocato Emmanuelle Bercot ed il ristoratore Vincent Cassel, in un percorso di crescita che viene affrontato grazie ad un piccolo incidente della protagonista, costretta in un centro riabilitativo. Quando si ha di fronte Maïwenn ci si concentra tuttavia soprattutto sul suo doppio ruolo di attrice/regista, che per la prima volta ha abbandonato in questo film. "Ogni lavoro ha qualcosa di diverso" spiega la giovane cineasta, "Ed in questo caso ho sentito il bisogno di dedicare tutte le mie energie al lavoro dietro la macchina da presa, e al resto degli attori".
"La cosa più interessante per me è stato girare con due camere", racconta invece Vincent Cassel, alle prese con un personaggio molto divertente e sicuro di sé la cui naturale prontezza e dialettica sembra essere nel film molto naturale e ben riuscita. "Maïwenn ci ha lasciato molto spazio per l'interpretazione e per improvvisare: trovavamo il giusto ritmo e grazie alla doppia ripresa avevamo molta libertà, ecco perché sembra tutto così naturale".

Cate Blanchett: "La sessualità deve essere una cosa privata, bisognerebbe smettere di parlarne"

Cate Blanchett, Todd Haynes e Rooney Mara

Rooney Mara, Todd Haynes e Cate Blanchett

Una estremamente articolata, spigliata, brillante ed ironica; l'altra morbidamente isolata, dentro il discorso eppure fuori, lo sguardo un po' basso e la voce che esce a malapena quando interpellata. Cate Blanchett e Rooney Mara sembrano essere una il complemento dell'altra e forse è proprio per questo che la loro chimica in Carol è vincente. Il dramma sull'omosessualità femminile di Todd Haynes solleva molte riflessioni, alcune delle quali poste avanti proprio dalle protagoniste: "Al giorno d'oggi se ne parla, ma rispetto agli anni cinquanta c'è ancora molto lavoro da fare riguardo l'accettazione dell'omosessualità: non bisognerebbe parlarne, dovrebbe essere una cosa del tutto normale" incalza Cate Blanchett, che continua sulla stessa linea anche quando interpellata sulle sue dichiarazioni a Variety riguardo dei presunti flirt omosessuali. "Se mi si chiede se ho avuto relazioni con donne rispondo di sì, se volete sapere se queste relazioni sono state di natura sessuale allora la risposta è no. Ma la vera domanda dovrebbe essere: a chi interessa?"
Tornando invece al film, Cate Blanchett racconta come la vera ispirazione per il suo personaggio sia stato lo stesso Todd Haynes: "Prima di girare Todd mi ha consegnato dei moodboard per mostrarmi il tono del film. Sono stati utilissimi, perché mi hanno aiutata a capire cosa ci sarebbe stato intorno a me, che tipo di energia. È stato utilissimo avere degli input visivi di questo genere".

Cannes 2015
2 Recensione Cinema Amy
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Amy