Speciale Box Office 19-21 dicembre 2014

Scopriamo insieme chi vince e chi perde al botteghino questa settimana: Edizione del 22 Dicembre 2014

Speciale Box Office 19-21 dicembre 2014
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Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate stravince la sfida del box office nel week-end pre-natalizio. Il kolossal fantasy di Peter Jackson, terzo ed ultimo capitolo della trilogia tratta dal classico di John Ronald Reuel Tolkien Lo Hobbit, esordisce infatti con 90 milioni di dollari d’incasso negli USA, di cui 56 milioni stimati fra venerdì e domenica (La battaglia delle cinque armate ha debuttato infatti mercoledì 17 dicembre). Per l’ultima avventura dello hobbit Bilbo Baggins nella Terra di Mezzo si tratta indubbiamente di un ottimo risultato, con una media di oltre 14.000 dollari a sala, mentre a livello internazionale La battaglia delle cinque armate ha già incamerato oltre 350 milioni di dollari, una cifra che conferma l’immensa popolarità della saga tolkeniana. Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato ha incassato globalmente 1,017 miliardi di dollari, mentre Lo Hobbit - La desolazione di Smaug aveva registrato 958 milioni di dollari: riuscirà La battaglia delle cinque armate ad avvicinarsi al traguardo del miliardo, sostenendo il confronto con i due episodi precedenti?

BEN STILLER E IL MUSICAL ANNIE SURCLASSATI DA LO HOBBIT

Lo strepitoso esordio de Lo Hobbit non ha giovato, probabilmente, agli altri due sfidanti del week-end. Al secondo posto in classifica Una notte al museo 3 - Il segreto del Faraone di Shawn Levy, terzo capitolo delle bizzarre avventure del custode di musei Ben Stiller, accanto al compianto Robin Williams nei panni di Theodore Roosevelt, apre con 17,3 milioni di dollari, con una media sotto le aspettative di 4500 dollari a sala: un risultato a dir poco deludente, per un film costato la bellezza di 130 milioni di dollari, e nettamente inferiore rispetto alle cifre registrate dai precedenti capitoli. In proporzione è lievemente più soddisfacente il bottino incamerato da Annie, remake dell’omonimo musical diretto nel 1982 da John Huston; questa nuova versione, interpretata dalla piccola Quvenzhané Wallis (candidata al Golden Globe), Jamie Foxx, Rose Byrne e Cameron Diaz, esordisce al terzo posto con 16,3 milioni di dollari e una media per sala di poco superiore ai 5000 dollari. Annie, tuttavia, gode di ampi margini di miglioramento nel corso delle feste natalizie, soprattutto in virtù dell’appeal familiare della pellicola diretta da Will Gluck.

Disastro Exodus, in crescota Wild con Reese Witherspoon

Clamoroso tonfo per Exodus - Dei e Re: il kolossal biblico di Ridley Scott, con Christian Bale nei panni del profeta Mosè, scende dal primo al quarto posto perdendo ben due terzi degli incassi dell’esordio e ricavando appena otto milioni di dollari. L’imponente remake de I dieci comandamenti targato Fox, realizzato con un budget di ben 140 milioni di dollari, ne ha incassati finora appena 39 milioni negli USA, recuperando in compenso sui mercati esteri (55 milioni al di fuori del suolo americano). Al quinto posto troviamo Hunger Games: Il canto della rivolta - parte I, con 7,7 milioni di dollari e un totale di 289 milioni (640 milioni al box-office internazionale), mentre balza dal decimo al sesto posto Wild: il film di Jean-Marc Vallée, con Reese Witherspoon candidata al Golden Globe come miglior attrice, beneficia di un’espansione in oltre 1000 sale, incassando 4,1 milioni di dollari e superando quota sette milioni di totale. La quarta new-entry della settimana è PK, commedia satirica indiana che, dopo aver sbancato il botteghino in patria, segna uno strepitoso debutto negli Stati Uniti: 3,5 milioni di dollari in appena 272 sale, con una media di quasi 13.000 dollari a sala.

DALL’INGHILTERRA CON FURORE: OTTIMI INCASSI PER THE IMITATION GAME E TURNER

Al di fuori della Top 10, alcuni “titoli da Oscar” continuano a beneficiare degli effetti della awards season e delle recenti nomination ai Golden Globe. Il dramma Foxcatcher, con Steve Carell e Channing Tatum, incassa 954.000 dollari in 307 sale, per un totale di 4,4 milioni di dollari (cifra che potrebbe moltiplicarsi nel caso di un cospicuo numero di candidature agli Oscar). Ma il film che sta godendo maggiormente della ‘spinta’ dei Golden Globe e del passaparola favorevole è ancora una volta The Imitation Game: il biopic su Alan Turing con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley raccoglie infatti 895.000 dollari in sole 34 sale, con una media per sala di 26.000 dollari, in attesa di una corposa espansione pilotata dalla Weinstein Company. Sempre in area limited release, segnaliamo il robusto esordio di Turner, il film del maestro Mike Leigh dedicato alla vita del pittore romantico Joseph Turner, ruolo che è valso a Timothy Spall il premio come miglior attore al Festival di Cannes; reduce dall’eccellente responso in Gran Bretagna (oltre un milione di spettatori), Turner debutta con 109.000 dollari negli Stati Uniti in soli cinque cinema, con un’egregia media di quasi 22.000 dollari a sala.