Speciale Berlinale 65: Day 09

Ultimo giorno di concorso e grande successo per Kenneth branagh ed il suo cast, che presentano Cenerentola.

Speciale Berlinale 65: Day 09
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Il nono e penultimo giorno di Berlinale porta un pizzico di magia e di romantica nostalgia: è stato infatti il giorno di Kenneth Branagh, che ben 65 anni dopo l’originale riporta di nuovo sullo schermo una storia nel cuore di tutti noi, quella di Cenerentola. Un film toccasana, soprattutto se proiettato alla fine del festival, che a dispetto delle previsioni si lascia guardare con estremo piacere: rispettoso della fiaba ma comunque rinnovato in tecnica, il film rimoderna il suo predecessore senza stravolgerlo, regalandogli nuovi temi universali come il coraggio delle proprie scelte ed il perdono assoluto per le ingiustizie subite, il tutto senza mai perdere un tocco ironico. Tra meravigliose interpretazioni e piccoli ma significativi omaggi all’originale, il lavoro del regista irlandese incontra il favore della stampa e fragorosi applausi in conferenza, dove il lavoro è stato presentato insieme alla presenza di un nutrito cast. Oltre al regista sono arrivati anche Stellan Skarsgård, la straordinaria costumista Sandy Powell, i protagonisti Lily James e Richard Madden e soprattutto le trascinatrici della conferenza: sono state infatti la fata madrina Helena Bonham Carter e la matrigna Cate Blanchett a catalizzare l’attenzione dei giornalisti, con la loro ironia e la loro disponibilità.

Kenneth Branagh: “Cenerentola ha una morale moderna”

Il primo a raccontare alla stampa la sua esperienza è stato proprio Kenneth Branagh, sulle cui spalle pesava il compito di riportare in vita un grandissimo classico: « Quando la storia è così familiare, ed in questo caso c’è anche l’eredità del film Disney che ha avuto la sua prima mondiale proprio qui a Berlino 65 anni fa, la prima domanda con cui ho iniziato la lavorazione è stata “qual è il collante che tiene questa storia attaccata alle nostre coscienze?” Questa era la cosa che più ci interessava, forse la più affascinante di tutte. » Ha poi continuato parlando anche del messaggio che Cenerentola nasconde dietro le immagini: « Abbiamo lavorato molto sulla modernità psicologica nascosta dietro la favola, ed era importante far sì che questo messaggio fosse in un certo senso rinnovato. Abbiamo cercato di rimanere leggeri, senza per questo sfociare in una superficialità immatura. »

Cate Blanchett: “ero troppo vecchia per fare Cenerentola, peccato!”

La più scherzosa ed amichevole è stata come al solito Cate Blanchett, che ha subito scherzato sul fatto che fosse troppo vecchia per interpretare Cenerentola, divertendosi anche a mimare un supposto lifting con le mani. Appurato poi grazie ad un incipit di Helena Bonham Carter che non è nemmeno abbastanza divertente per fare la fata madrina, si concentra sul raccontare il suo personaggio, aggiungendo quanto sia divertente interpretare qualcuno di cattivo: « Non devi preoccuparti di piacere alle persone! » suggerisce, scherzando sulla sua perfettamente caratterizzata Lady Tremaine. Tutti gli attori hanno speso qualche parola sugli splendidi costumi, soprattutto Helena Bonham Carter: « Sandy è una fantastica costumista, ma si preoccupa poco del confort: nel mio vestito c’erano centinaia di lucine alimentate da batterie che tenevo tra le gambe, e ad ogni take un addetto veniva ad accenderle ». L’attrice ha anche scherzato sulla sua interpretazione della fata madrina, raccontando:
« L’idea della zucca, e di tutta la magia, accade un po’ come se fosse improvvisato: lei ha cinque minuti e deve rendere questa ragazza pronta per il ballo, quindi è tutto un po’ bislacco e lasciato alla fortuna, considerando che secondo le tradizioni la fata ha più di mille anni. È quindi scusata se ha qualche vuoto di memoria con gli incantesimi! »