Assassin's Creed: perché non sarà il 'solito film tratto da un videogioco'

Ecco il nostro commento al terzo e ultimo trailer ufficiale dell'atteso adattamento del franchise videoludico, nelle sale italiane a gennaio.

Assassin's Creed: perché non sarà il 'solito film tratto da un videogioco'
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È ormai imminente l'uscita - 21 dicembre negli Stati Uniti, 4 gennaio in Italia - di Assassin's Creed, basato sull'omonimo franchise della Ubisoft (coinvolta nella produzione del film) e posto di fronte ad una sfida notevole: riuscirà ad essere l'eccezione alla regola che vuole che tutti i lungometraggi tratti da videogiochi siano una delusione (per usare un eufemismo)? Il film, diretto da Justin Kurzel (Macbeth) e prodotto da Michael Fassbender, che interpreta anche il protagonista, ha già - in teoria - evitato una potenziale trappola scegliendo di non adattare fedelmente la storyline di uno dei giochi, ma di espandere il mondo di Assassin's Creed con dei personaggi nuovi (ma ci sono anche dei volti noti, per la gioia dei fan). I primi due trailer hanno puntato soprattutto sull'azione e sulla collisione di due periodi storici tramite l'Animus, che consente a Callum Lynch di vivere i ricordi del suo antenato Aguilar de Nerha (anch'egli interpretato da Fassbender). Il trailer finale sceglie invece di chiarire alcuni aspetti della trama, soprattutto per chi non conosce bene la materia di base.

Franchise che vai, MacGuffin che trovi

Può un film di questo tipo essere completo senza un qualche oggetto da trovare? Probabilmente no, e Assassin's Creed rispetta la tradizione con la cosiddetta "Mela dell'Eden", basata su un artefatto simile nei giochi che consente a chi ne è in possesso di controllare le menti altrui. Questo dovrebbe essere più che sufficiente per capire che Alan Rikkin (Jeremy Irons) non ha del tutto a cuore il benessere della razza umana quando fa sì che Lynch possa accedere ai ricordi di Aguilar. Nel trailer di Assassin's Creed lo vediamo nuovamente in conversazione con un'altra presunta villain del film, interpretata da Charlotte Rampling (la quale però non parla e non viene ufficialmente identificata in nessuno dei trailer).

Rivalità secolare

La misteriosa organizzazione per la quale lavora Rikkin (e che viene identificata più avanti nel trailer) sarebbe coeva dell'ordine di cui fanno parte gli Assassini, a giudicare dalla voce narrante di Irons che precisa che "la storia del mondo è la storia della violenza, e l'umanità sembra intenzionata ad autodistruggersi". La Mela risolverebbe questo problema, poiché eliminerebbe "ogni impulso tendente all'indipendenza o alla ribellione". Rikkin aspira pertanto alla pace nel mondo, ma con metodi a dir poco dittatoriali. Un personaggio ideale per Irons, i cui ruoli da antagonista tendono ad essere caratterizzati da una certa ambiguità, come del resto lo è Assassin's Creed a livello puramente concettuale (l'eroe è, ricordiamolo, un assassino).

Il segreto dei Templari

I fan del videogame lo sapranno già, ma per i neofiti è stato necessario aspettare questo final trailer per apprendere, dopo qualche allusione in precedenza, che Abstergo - l'organizzazione capitanata da Rikkin - è l'incarnazione moderna dei Templari, nemici giurati degli Assassini. A confermarlo è il padre di Callum, che appare per la prima volta nel marketing del film e ha il volto di Brendan Gleeson, anche se il rapporto di parentela non viene esplicitato nei dialoghi (Gleeson si limita a dire "Se gli consegni la Mela, i Templari ci distruggeranno"). Bisognerà inoltre aspettare il film per comprendere meglio i rapporti tra Callum/Aguilar e i personaggi interpretati da Ariane Labed e Michael K. Williams, apparsi nei trailer ma senza vere spiegazioni.

Un cast da Oscar

Chiudiamo con una nota curiosa: il final trailer sottolinea il pedigree dei tre interpreti principali, precisando che Michael Fassbender è stato candidato all'Oscar (per 12 Anni Schiavo e Steve Jobs) mentre Marion Cotillard e Jeremy Irons l'hanno vinto (lei per La Vie en Rose, lui per Il mistero Von Bulow). Un dettaglio che solitamente viene omesso nella pubblicità di film da multiplex come questo. La 20th Century Fox starebbe forse cercando di dirci che Assassin's Creed non è un semplice film d'azione basato su un videogioco? La risposta nelle prossime settimane...

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