Rubrica I pruriti di Bella Swan

E questa volta Lord Maxwell ci parla, a suo modo, di Twilight.....

Rubrica I pruriti di Bella Swan
INFORMAZIONI FILM
Articolo a cura di

Stando alla filmografia d'oltreoceano, il liceo di provincia non è certo luogo in cui stare tranquilli. Negli anni ‘70 se capitavi al ballo di fine anno di una high school di Chamberlaine nel Maine potevi imbatterti nella furia omicida di Carrie (non la nostra Bradshow, anche se il celeberrimo frame che ritrae Sissy Spacek madida di sangue ricorda molto da vicino uno degli ultimi scatti rubati di Sarah Jessica Parker), che si vendicava dei suoi compagni burloni e villani facendoli morire in un uragano di puro grand guignol. Nei roaring eighties se facevi il liceo non potevi più neanche dormire, sennò arrivava un losco figuro, che aveva subìto un peeling troppo aggressivo e portava un guanto uncinato, a turbare da morire, letteralmente, i tuoi sogni. Il secolo si è poi chiuso urlando con orde di liceali fatte a brani da un munchiano assassino con la mania dei quiz cinematografici.


Si pensava che l'America avesse ormai liberato gli armadietti degli adolescenti da tutti i suoi scheletri. Non dello stesso parere è stata Stephenie Meyer, autrice della saga (sic) di Twilight. La scaltra letterata americana ha giocato la carta della tetralogia (non sentite già le trombe wagneriane in sottofondo?) incentrando la sua epopea (si ricordano oltre a Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Down) sulla liaison dangereuse tra l'umana Isabella Swan e il vampiro Edward Cullen, innamoratisi tra i banchi di scuola del liceo di Forks, uggiosa cittadina dello stato di Washington. Rispetto alle cronache di Vampiri di Anne Rice (l'autrice, per intendersi, del best seller Intervista con il vampiro), i non morti della Mayer non respirano l'atmosfera gotica e mortifera di una torrida Louisiana, ma si accontentano di un romanticismo d'accatto che profuma più di Federico Moccia che di Cime Tempestose, tanto per citare uno dei libri preferiti da Edward Cullen. D'altronde l'audience cui è destinata l'operazione letteraria è, come nel caso di Moccia, prettamente adolescenziale, e, dal momento che all'avida Meyer non bastava raggiungere il cuore (e il portafoglio) dei giovani lettori, i suoi multi sfaccettati personaggi hanno abbandonato i vincoli del supporto cartaceo per imprimersi nella celluloide. E così Twilight è diventato film. E le ragazzine sono rimaste fottute. Per sempre. E' noto che sulle pagine del diario delle adolescenti c'è sempre posto per qualche nuovo efebico idolo da affiancare al già effemminatissimo cantante dei Tokio Hotel e alle citazioni da tre metri sopra al cielo e allora, largo all'emaciato Robert Pattison, l'Edward cinematografico! Restava ora da cercare l'interprete ideale per il ruolo di Isabella Swan, Bella per gli amici. Già, ma che non fosse troppo bella per le ragazzine perchè altrimenti non si sarebbero identificate e avrebbero visto in lei una rivale nella corsa al freddo cuore di Edward. La scelta è allora caduta su Kirsten Stewart, una sorta di Blair Waldorf di Gossip Girl formato esportazione in aree depresse. Ora che il casting è finito rimane la parte più facile, girare i film.

Lord Maxwell Vs Stephenie Meyer

Non sappiamo esattamente chi si nasconda dietro il taffetà, le piume di struzzo e il trucco alla Gloria Swanson di Lord Maxwell. Tutto quello che possiamo fare è lasciarvi alla lettura di questa nuova rubrica curata dalla penna cinica e glitterata del suddetto Lord. L'appuntamento di questo mese è tutto dedicato alla saga cinematografica di Twilight e ai poco casti pruriti di Bella Swan.

Twilight

In Twilight avviene l'incontro tra Non-Troppo-Bella ed Edward sui banchi di scuola. I due si respingono e attraggono. Lui è tenebroso e scostante. Lei solo arrapata. Lui le salva la vita ma chiede di essere lasciato in pace, lei lo guarda inebetita e non vuole abbandonare il suo rovello porcello. La prima mezz'ora trascorre così, in un estenuante balletto che ricorda più il travagliato e struggente idillio tra Dylan Mckay e Brenda Walsh che il banale affair di Romeo e Giulietta (che comunque vengono citati nel sequel, niente paura). Alla fine Edward si arrende e decide di rivelare la sua vera natura a Non Troppo Bella che tra l'altro è anche non troppo sveglia, dal momento che è l'unica a non essersene accorta. E allora le dà prova dei suoi poteri chiedendole: Ti fidi di me? Si suppone che fior di sociologi abbiano fatto studi approfonditi sul potere taumaturgico di queste quattro parole, se nel 1997 la stessa frase aveva permesso a Leo di Caprio di mettere al tappeto milioni di ragazzine e, cosa ancor più difficile, la sua ingombrante partner in Titanic. Come che sia, l'incantesimo viene rinnovato ed Edward espone le caratteristiche del vampiro post-moderno. Che in pratica non ha restrizioni di sorta e per essere ucciso deve subire un complicatissimo smembramento. Può persino entrare in contatto con i raggi solari, l'unico inconveniente è l'effetto Swarovsky. Già perché il vampiro alla luce sembra una delle raffinatissime creazioni di Kimora Lee Simons, ex modella di Chanel cui tu dai un bello oggetto e lei te lo restituisce orrendo, ma tempestato di strass. La differenza tra i Cullen e gli altri succhiasangue sta nell'originalissima trovata di fare della famiglia di Edward dei ‘vegetariani', ossia dei vampiri che non si abbeverano di sangue umano. Sai che novità! Non faceva lo stesso Luis, il protagonista di Intervista con il Vampiro? Ma quanto siamo antichi, le ragazzine hanno ragioni che la ragione non riesce a comprendere. Alla fine a loro importa solo della storia tra Non-Troppo-Bella ed Edward. Di come lui riesca a salvarla dai vampiri avidi del suo sangue pur non toccandola. Colta la sottile metafora? Perché ad Edward si allungano i canini quando vede NTB per la prima volta? Perché Edward è l'idolo delle ragazzine? Ma perché il Nostro non la forza, la rispetta, non vuole violarla. Tombola. Twilight alla fine parla di sesso. Anzi di non fare sesso. Dalla notte dei tempi il vampiro è simbolo predatorio e sessuale, non diversamente funziona nella saga di Twilight. Solo che è l'arrapata NTB che vuole essere vampirizzata a tutti i costi, è lei quella che vuole fare sesso mentre Edward gli intima di aspettare, è troppo pericoloso.

New Moon

Il tema della voglia di NTB di scopa....ops, essere tramutata in vampiro diventa ossessivo in New Moon, dove, dopo un inizio alla Edward-se-ne-è-andato-e-non-ritorna-più, la nostra eroina cerca di resistere agli attacchi amorosi del vitaminizzato licantropo Jacob Black che la avverte su quanto sia pericoloso frequentarlo e bla bla bla, ma a lei non interessa nulla. A pensarci è un miracolo che NTB sia ancora umana. E vergine. Una condizione cui lei cerca di sfuggire con tutte le sue forze. Quella umana, s'intende. E allora si getta da un dirupo fino al fondo di un mare in tempesta (ma stavolta, ahinoi, non è una metafora), cerca ristoro tra le braccia di affamati bikers e alla fine riesce a ricongiungersi con Edward in un'improbabile Volterra. E qui arriva il vero coup de theatre del film: entra in scena Dakota Fanning e finalmente spiega a noi comuni mortali la causa dello stato d'animo in cui ci troviamo ogni volta che lei recita. Già perché Dakota in realtà è una vampira che ha il potere di provocare dolore a chiunque abbia la sfortuna di imbattersi in lei. A parte questa rivelazione il film offre poco altro e si chiude con la sempre più arrapata NTB che scongiura invano Edward di essere tramutata in vampiro.

Gossip Lord Nemmeno in Eclipse NTB riuscirà a coronare il suo sogno. Noi incrociamo le dita per lei e speriamo che Edward in futuro la rispetti un po’ meno e finalmente la renda una succhiasangue. D’altronde l’incubo ricorrente della nostra illibata eroina è quello di invecchiare e morire da umana. Il nostro, invece, quello di assistere all’ultimo capitolo della saga.