Rubrica Box-office USA 3 - 5 aprile 2015

Come prevedibile, negli USA Fast & Furious 7 trova la strada spianata e realizza un'apertura da record con quasi 150 milioni di dollari, dato che lo porterà probabilmente verso la top 5 degli incassi del 2015

Rubrica Box-office USA 3 - 5 aprile 2015
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Record assoluto per Fast & Furious 7: con un debutto stratosferico di 143 milioni di dollari, l’action-movie diretto da James Wan e distribuito da Universal Pictures ha polverizzato i risultati stabiliti dai precedenti sei capitoli della popolare saga cinematografica sulle auto da corsa (in parte anche grazie al prezzo maggiorato del 3D). Il week-end d’esordio di Fast & Furious 7 ha surclassato infatti i 97 milioni registrati due anni fa da Fast & Furious 6, così come gli 86 milioni di Fast & Furious 5 nel 2011 e i 71 milioni di Fast & Furious - Solo parti originali del 2009. Il film interpretato da Vin Diesel, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez e dal compianto Paul Walker, scomparso a causa di un incidente stradale proprio nel periodo delle riprese, è stato proiettato in 4000 sale in tutto il Nord America, con una strepitosa media di quasi 36.000 dollari a sala, e dovrebbe rientrare nella Top 10 dei maggiori incassi di sempre nel week-end d’esordio: si tratta infatti del miglior debutto dal novembre 2013, quando Hunger Games - La ragazza di fuoco aveva aperto con 158 milioni di dollari. A livello mondiale Fast & Furious 7 ha già incassato 384 milioni di dollari, e punta a superare il traguardo del miliardo di dollari.

HOME SCENDE AL SECONDO POSTO, INSURGENT A QUOTA 100 MILIONI

Home - A casa, dopo lo spettacolare esordio della settimana scorsa, scende al secondo posto con 27 milioni di dollari (un calo del 47%) in 3800 sale, portandosi a 95 milioni di dollari nei primi dieci giorni di programmazione; il nuovo film d’animazione della DreamWorks sta andando sensibilmente meglio negli USA rispetto al resto del mondo, dove invece si aggira attorno a quota 50 milioni. La nuova commedia di Will Ferrell, Duri si diventa, perde un pesante 62% e cala al terzo posto con 12,9 milioni di dollari, sintomo di un passaparola alquanto negativo, per un totale di 57 milioni. Cenerentola resiste invece al quarto posto, incamerando altri 10,3 milioni di dollari e portandosi a quota 167 milioni in Nord America nel primo mese di programmazione; nel frattempo la Disney può festeggiare lo splendido risultato del film di Kenneth Branagh sul mercato internazionale, con il raggiungimento del traguardo dei 400 milioni di dollari. Continua, al contrario, il rapido calo di Insurgent, che perde un altro 54% e si ferma a 10 milioni di dollari, con una media inferiore ai 3000 dollari a sala; in compenso, il film di fantascienza con Shailene Woodley ha valicato la soglia dei 100 milioni di dollari al box-office nazionale (103 milioni per la precisione), mentre a livello mondiale è già oltre i 220 milioni.

BUON DEBUTTO PER LA WOMAN IN GOLD HELEN MIRREN

Al sesto posto, conferma la fatica a resistere alla concorrenza di una wide release, ovvero di una distribuzione massiccia, quello che era stato annunciato come il fenomeno horror della stagione: con un’ulteriore espansione a 1650 cinema, It Follows si ferma a 2,4 milioni di dollari, con una media inferiore ai 1500 dollari a sala e un totale di 8,5 milioni di dollari, cifra inferiore rispetto a quanto lasciavano presagire gli ottimi risultati dell’iniziale limited release. Al settimo posto, conferma il proprio star power l’inossidabile Helen Mirren: la bravissima attrice inglese, che alla soglia dei 70 anni rimane molto amata anche fra il grande pubblico, è la protagonista del drammatico Woman in Gold di Simon Curtis, basato sulla vera storia di Maria Altmann, ebrea austriaca scampata all’Olocausto e impegnata in una serrata battaglia legale per reclamare la proprietà di un quadro di Gustav Klimt confiscato dai nazisti. Woman in Gold, che vede Ryan Reynolds affiancare la Mirren nei panni dell’avvocato della signora Altmann, ha incassato due milioni di dollari in appena 258 sale, con un’ottima media di 7700 dollari a sala. Ma a tenere alta la bandiera delle “veterane britanniche” sono pure Judi Dench e Maggie Smith, le irresistibili interpreti di Ritorno al Marigold Hotel, che resiste in Top 10, al decimo posto, e sfonda la quota dei 30 milioni di dollari negli USA (quasi 70 milioni in tutto il mondo).

IN CRESCITA WHILE WE’RE YOUNG E DANNY COLLINS

Se il week-end pasquale, catalizzato dal fenomeno Fast & Furious, non ha offerto molte nuove uscite, ad approfittarne sono state produzioni più ‘modeste’ che si stanno facendo spazio nell’ambito del limited release. Dopo il magnifico debutto della settimana scorsa, continua a riscuotere consensi il nuovo lavoro di Noah Baumbach, While We’re Young: la commedia interpretata da Ben Stiller e Naomi Watts, molto apprezzata dalla critica, balza al quattordicesimo posto con 493.000 dollari in 34 sale, con una media di oltre 14.000 dollari a sala, un totale di 791.000 dollari e le potenzialità per bissare i risultati del precedente Frances Ha. Intanto Danny Collins, con Al Pacino e Annette Bening, incassa 324.000 dollari in 83 sale, per un totale di 954.000 dollari in tre settimane (in attesa di un’ulteriore espansione). Dopo sette settimane sfiora i due milioni di dollari complessivi il candidato all’Oscar Storie pazzesche, con 225.000 dollari in 122 sale, mentre deludono le new-entry: il film cinese Let’s Get Married apre con 180.000 dollari in 39 sale e il kolossal biblico David and Goliath si ferma a 161.000 dollari in 31 sale. Questa settimana, infine, festeggia le 15 settimane in classifica l’applauditissimo Selma - La strada per la libertà, che ha raggiunto i 52 milioni di dollari, mentre dopo dieci settimane un altro candidato agli Oscar, Timbuktu (in corsa come miglior film straniero), oltrepassa la soglia del milione di dollari.