Rubrica Box Office USA 20 - 22 febbraio 2015

Scopriamo insieme chi vince e chi perde al botteghino USA questo week end

Rubrica Box Office USA 20 - 22 febbraio 2015
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Pesantissima battuta d’arresto per Cinquanta sfumature di grigio. Come in fondo era abbastanza prevedibile, data l’anticipazione febbrile (e considerando anche il passaparola negativo), il discutissimo film erotico con Jamie Dornan e Dakota Johnson segna una drastica diminuzione negli incassi del secondo week-end, dopo il suo esplosivo esordio: le stime della Universal parlano di 23 milioni di dollari (un calo di quasi il 73% rispetto al week-end di debutto) e di oltre 6000 dollari di media per sala, cifre che permettono comunque alla storia d’amore e di sadomaso fra Anastasia e Christian Grey di mantenere il primo posto della classifica americana, portandosi ad un totale di ben 130 milioni sul suolo statunitense. Alla luce di questo andamento, Cinquanta sfumature di grigio potrebbe avere serie difficoltà a raggiungere il traguardo dei 200 milioni negli USA (stiamo parlando comunque di cifre altissime), mentre a livello mondiale il film di Sam Taylor-Wood ha già ampiamente superato la soglia dei 400 milioni, per un totale di quasi 50 milioni di biglietti venduti nelle sale di tutto il pianeta in appena dieci giorni.

PODIO INVARIATO, DELUDONO LE NEW-ENTRY

Situazione stazionaria anche nel resto del podio, per un fine settimana particolarmente fiacco negli Stati Uniti. Perdono entrambi la metà del proprio incasso, rispetto allo scorso week-end, sia Kingsman - Secret Service che SpongeBob - Fuori dall’acqua. Il film d’azione e di spionaggio con Colin Firth mette in cassa 17,5 milioni di dollari e raggiunge un totale di 67 milioni in due settimane, mentre SpongeBob si mantiene al terzo posto con 15,5 milioni di dollari e totalizza ben 125 milioni complessivi, confermandosi uno dei maggiori successi della Paramount nell’ultimo periodo. Non convincono appieno, invece, le new-entry della settimana. Al quarto posto esordisce McFarland, USA, film sportivo della regista Niki Caro con Kevin Costner (attualmente nelle sale pure con Black and White) mattatore assoluto: 11,3 milioni di dollari in oltre 2700 sale, con una media di poco più di 4000 dollari a sala. Cifre pressoché identiche, al quinto posto, per The DUFF, commedia adolescenziale ambientata in un liceo e diretta da Ari Sandel, con 11 milioni in oltre 2500 sale. Scende al sesto posto il fenomenale American Sniper, che guadagna 9,6 milioni di dollari e si porta ad un totale di ben 319 milioni (equivalenti a quasi 40 milioni di spettatori soltanto negli USA), mentre al settimo posto assistiamo al debutto fallimentare di Hot Tube Time Machine 2 di Steve Pink, sequel della commedia Un tuffo nel passato: appena 5,8 milioni di dollari in quasi 2900 sale, con una media bassissima di 2000 dollari a sala.

NEL WEEK-END DEGLI OSCAR ARRIVA STORIE PAZZESCHE

Per quanto riguarda il resto della Top 10, continua a precipitare Jupiter - Il destino dell’universo, ottavo con soli 3,6 milioni di dollari, seguito invece da The Imitation Game, che nel week-end degli Oscar guadagna altri 2,5 milioni di dollari per un eccellente totale di 84 milioni. E mentre la strepitosa Julianne Moore festeggia il suo attesissimo - e meritatissimo - premio Oscar come miglior attrice, il suo Still Alice sale fino all’undicesimo posto, con 2,1 milioni di dollari incassati in 765 sale e un robusto totale di otto milioni (destinato a crescere anche grazie all’effetto Academy). Fra gli altri titoli protagonisti della notte degli Oscar: 830.000 dollari per Birdman, 670.000 per Selma e quasi 570.000 sia per Whiplash sia per La teoria del tutto. Turner di Mike Leigh, con 189.000 dollari in 125 sale, oltrepassa la soglia dei tre milioni complessivi, mentre il film straniero Timbuktu, trionfatore ai César, segna 119.000 dollari in 53 sale, per un totale di mezzo milione. In crescita la commedia surreale What We Do in the Shadows, che incassa 142.000 dollari in appena 16 cinema, mentre esordisce questa settimana, in coincidenza con gli Oscar, un altro dei candidati come miglior film straniero: la black-comedy argentina Storie pazzesche di Damián Szifrón, che apre con 85.000 dollari in quattro cinema in Nord America, con una discreta media di 21.000 dollari a sala.