Rubrica Box Office Italia 20 - 22 febbraio 2015

Scopriamo insieme chi vince e chi perde al botteghino italiano questo fine settimana

Rubrica Box Office Italia 20 - 22 febbraio 2015
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Così come negli Stati Uniti, e in generale in ogni angolo del pianeta, anche in Italia è sempre 50 sfumature di grigio a dominare saldamente la classifica dei film più visti al cinema per il secondo week-end consecutivo. Distribuita in un totale di ben 822 sale, la pellicola pseudo-erotica di Sam Taylor-Wood con Jamie Dornan e Dakota Johnson guadagna altri 3.827.000 euro nel nostro paese (contro gli 8,5 milioni dell’esordio), per un bottino complessivo di quasi 15,8 milioni di euro e di oltre due milioni di spettatori... la soglia dei 20 milioni, insomma, sembra essere ormai a portata di mano, a dispetto di un passaparola negativo che non è riuscito ad arginare questo autentico fenomeno di massa, e che anzi sembra aver addirittura giovato al film. Deve accontentarsi quindi del secondo posto la nuova commedia diretta e interpretata da Edoardo Leo, Noi e la Giulia, che apre con 1.237.000 euro in 392 sale (con una media appena discreta di 3155 euro a sala), ma con le potenzialità di un passaparola piuttosto favorevole.

FIASCO ANNUNCIATO PER IL SETTIMO FIGLIO E MORTDECAI

Al terzo posto, questa settimana, debutta in Italia il fantasy Il settimo figlio, che dopo l’atroce fiasco negli USA qui da noi deve accontentarsi di 821.000 euro, nonostante le 362 sale a disposizione (la media, piuttosto bassa, è di 2268 euro per sala) e la presenza del giovane divo Ben Barnes e di due attori del calibro di Jeff Bridges e Julianne Moore (quest’ultima fresca della vittoria dell’Oscar, ma per il film Still Alice). Va meglio, in proporzione, a un altro dei disastri della stagione al box-office americano: Mortdecai, la commedia con Johnny Depp, Gwyneth Paltrow ed Ewan McGregor, travolta da una valanga di stroncature impietose. Al suo debutto, Mortdecai si piazza al quarto posto con 758.000 euro in 284 sale e una media di 2669 euro per sala. Il film con Johnny Deep supera per un soffio Shaun - Vita da pecora, che scende in quinta posizione con 755.000 euro e un robusto totale di 1.662.000 euro nelle prime due settimane. Buona tenuta per la commedia campione d’incassi in Francia Non sposate le mie figlie!, al sesto posto con 652.000 euro e con un totale di 3.172.000 euro in tre settimane (anche in questo caso, sembra che il passaparola stia giovando al film).

I FILM DA OSCAR E L’ESORDIO DEL PICCIONE LEONE D’ORO

Nel week-end in cui l’attenzione dei media è stata monopolizzata dalla notte degli Oscar, il trionfatore di questa edizione, Birdman di Alejandro González Iñárritu, vincitore di quattro premi Oscar (miglior film, regia, sceneggiatura e fotografia), scende al settimo posto con 547.000 euro e un totale di 2.470.000 euro in tre settimane, una cifra destinata a crescere esponenzialmente proprio in virtù dell’effetto Oscar. Passaparola favorevole anche per Selma - La strada per la libertà (premio Oscar per la miglior canzone), che dopo il debutto della settimana scorsa scende al nono posto con 450.000 euro (un calo contenuto), per un totale di 1.322.000 euro. Esordisce invece al dodicesimo posto, con una distribuzione su 69 schermi e le ovvie difficoltà di piazzare un titolo così peculiare e sofisticato, il vincitore del Leone d’Oro alla scorsa edizione del Festival di Venezia: Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, commedia surreale firmata dal regista svedese Roy Andersson, con 186.000 euro e una media di 2703 euro per sala. Molto fiacche le altre new-entry: Pokémon il film - Diancie e il bozzolo della distruzione è tredicesimo con soli 180.000 euro nonostante le 210 sale a disposizione, l’horror La piramide apre al quindicesimo posto con 93.000 euro mentre l’apprezzato dramma tedesco Il segreto del suo volto deve accontentarsi di 84.000 euro. In compenso, dopo un mese di programmazione supera il milione di totale il nuovo film di Mike Leigh, l’acclamato Turner, a quota 1.040.000 euro.