Rubrica Box Office 30 gennaio - 1 febbraio 2015

Scopriamo insieme chi vince e chi perde al botteghino questo week end

Rubrica Box Office 30 gennaio - 1 febbraio 2015
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Inarrestabile American Sniper: per il terzo week-end consecutivo, il nuovo dramma diretto da Clint Eastwood si mantiene saldamente in cima alla classifica del box-office del Nord America, incassando circa 32 milioni di dollari (la metà rispetto alla settimana scorsa) in quasi 3900 sale e portandosi ad un totale da capogiro di ben 249 milioni, corrispondenti a 30 milioni di spettatori. Questo straordinario risultato ha fatto salire American Sniper al sesto posto nella classifica dei campioni d’incasso del 2014 negli USA, a un passo da Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate (251 milioni), The LEGO Movie (257 milioni) e Captain America - The Winter Soldier (259 milioni), che dovrebbero essere scavalcati nell’arco di pochi giorni. Ora come ora, il film interpretato da Bradley Cooper mantiene ottime chance di conquistare il primato per il 2014, detenuto al momento da Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I con 335 milioni. Dopo gli Stati Uniti, attualmente è proprio l’Italia il mercato in cui American Sniper ha incassato di più: 17,2 milioni di euro fino al 25 gennaio, cifra corrispondente a 19,2 milioni di dollari ed oltre due milioni di spettatori.

PADDINGTON E PROJECT ALMANAC SI CONTENDONO IL SECONDO POSTO

A distanze siderali rispetto agli spettacolari incassi di Clint Eastwood, a contendersi il secondo posto in una sfida all’ultimo centesimo sono la commedia per famiglie Paddington e la prima new-entry della settimana, il film di fantascienza Project Almanac di Dean Israelite, appaiati attorno a quota 8,5 milioni di dollari. Paddington, alla sua terza settimana di programmazione, dimostra un’ottima tenuta e taglia il traguardo dei 50 milioni di totale e dei 200 milioni a livello mondiale, soprattutto grazie al travolgente successo riscosso in Gran Bretagna (ben 35 milioni di sterline, uno dei risultati più alti della stagione). Project Almanac, invece, è stato prodotto dalla Paramount per un budget piuttosto ridotto (appena 13 milioni di dollari) e senza attori noti, e la sua uscita è stata rimandata addirittura di un anno; il debutto, comunque, è tutt’altro che promettente, con una media di appena 2900 dollari a sala in circa 2900 cinema. In proporzione, va leggermente meglio a Kevin Costner, protagonista e produttore del dramma familiare Black or White di Mike Binder, presentato al Festival di Roma 2014: 6,4 milioni di dollari in 1800 sale, con una media di 3500 dollari a sala. Scende dal secondo al quinto posto Il ragazzo della porta accanto: il thriller con Jennifer Lopez perde quasi il 60% rispetto all’esordio, incassando 6,1 milioni di dollari per un totale di 24 milioni.

FLOP PER THE LOFT, ESPANSIONE PER A MOST VIOLENT YEAR

Poche novità nella metà inferiore della Top 10, dove The Imitation Game festeggia la sua decima settimana di permanenza in classifica con un onorevole settimo posto e 5,1 milioni di dollari d’incasso, che portano il dramma storico con Benedict Cumberbatch a un eccellente totale di 68 milioni di dollari; fra gli otto titoli in lizza per l’Oscar al miglior film, si tratta del secondo maggior risultato dopo American Sniper. Il film d’animazione Strange Magic contiene i danni rispetto al disastroso debutto, con 3,4 milioni di dollari e un totale che sfiora i 10 milioni (cifra comunque molto bassa), mentre apre al decimo posto il thriller The Loft di Erik Van Looy, con Karl Urban, James Marsden e Wentworth Miller: appena 2,8 milioni di dollari in oltre 1800 sale, con una pessima media di 1500 dollari a sala. Mostra il fiato corto, nella fase di espansione, uno dei titoli più acclamati della stagione, A Most Violent Year: il crime-drama con Oscar Isaac e Jessica Chastain, penalizzato dall’esclusione da parte dei giurati dell’Academy, questa settimana approda infatti in 818 sale, incassando però solo 1,7 milioni di dollari, con una media modesta di 2000 dollari a sala (evidentemente, la strategia di un’uscita a fine anno non ha pagato).

NOVITÀ E LIMITED RELEASE, DA IL TRONO DI SPADE A TIMBUKTU

Sembra essersi rivelata una scommessa vinta la programmazione sul grande schermo della serie televisiva cult Il trono di spade, distribuita da Warner Bros in 205 sale in formato IMAX, con 1,5 milioni di dollari d’incasso e una buona media di oltre 7000 dollari a sala. Confermato appieno, invece, il “bagno di sangue” di Mortdecai: la commedia con Johnny Depp, massacrata dalla critica, perde ben due terzi degli (già scarsi) spettatori del debutto, incassando 1,4 milioni di dollari in più di 2600 sale, con una media assolutamente ridicola di 538 dollari a sala. È già lecito parlare del peggior fiasco nella carriera in caduta libera di Johnny Depp. In area limited release, vede raddoppiare i propri incassi Still Alice con Julianne Moore, che raccoglie 622.000 dollari in 84 cinema, mentre il thriller Black Sea con Jude Law si ferma ad appena 464.000 dollari in 313 sale, con una media estremamente bassa. Da segnalare l’exploit della commedia cinese Running Man, che dopo aver sbancato il botteghino in patria registra 205.000 dollari in appena 20 sale, mentre Due giorni, una notte con Marion Cotillard segna 154.000 dollari in 64 sale, con 611.000 dollari di totale. Chiudiamo citando infine un altro titolo da Oscar: Timbuktu di Abderrahmane Sissako, candidato come miglior film straniero per la Mauritania e ricompensato con otto nomination ai premi César, che debutta con 50.000 dollari in quattro cinema.