Recensione Zombie Massacre

Gli zombi italiani prodotti da Uwe Boll

Recensione Zombie Massacre
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Nelle nostre sale cinematografiche non è mai arrivato, ma gli appassionati della produzione horror e fantastica meno pubblicizzata avranno sicuramente avuto modo di visionarlo presso i vari festival specializzati. Evoluzione dello short I mangiatori, realizzato nel 2003 dall'empolese Marco Ristori, Eaters è stato il lavoro che, otto anni dopo, ha segnato l'ingresso nell'universo dei lungometraggi per il giovane cineasta, per l'occasione affiancato dietro la camera da Luca Boni.
Una guardabile vicenda ambientata in una Terra di nessuno devastata da una misteriosa epidemia che ha finito per trasformare quasi tutti i terrestri in zombi affamati di carne umana e dei quali andavano alla ricerca i due cacciatori di salme ambulanti Igor e Alen, rispettivamente interpretati da Alex Lucchesi e Guglielmo Favilla, intenti, insieme a uno scienziato, a dare una risposta al flagello.
Gli stessi Lucchesi e Favilla che troviamo soltanto in una breve apparizione all'interno di quest'opera seconda a firma dei due filmmaker, i quali, stavolta, si avvalgono addirittura della produzione del tedesco Uwe Boll, autore di House of the dead (2003) e In the name of the king (2007), il quale già distribuì Eaters in dvd e blu-ray all'estero.

I nuovi mangiatori

Ed è proprio Boll, in maniera piuttosto divertita, ad apparire nei panni del presidente degli Stati Uniti nel corso della quasi ora e mezza di visione, caratterizzata da un avvincente prologo che già lascia apprezzare i riusciti effetti speciali di trucco realizzati - come nel film precedente - dai più che collaudati David Bracci e Carlo Diamantini.
Man mano che, pur apparendo piuttosto simile a Eaters, l'insieme si sviluppa su una storia - scritta dagli stessi registi - in questo caso riguardante una scoperta scientifica usata come arma batteriologica e che ha provveduto, di conseguenza, a mutare in infetti cannibali gli esseri umani; contro i quali combattono un manipolo di coraggiosi e armati personaggi proto-videogame comprendenti, tra gli altri, Christian Boeving (dal curriculum prevalentemente televisivo) e la Tara Cardinal di Wrath of the crows (2013).
In maniera paradossale, però, sebbene il budget e i mezzi avuti a disposizione siano decisamente aumentati rispetto alla pellicola del 2011, Zombie massacre sembra lasciar trasparire ancora di più un certo sapore amatoriale; a partire dai pessimi effetti digitali e dalla scelta di privilegiare i campi stretti di ripresa, volti senza dubbio a camuffare la pochezza scenografica.
Con la risultante di un elaborato caratterizzato da un look internazionale e che arriva a tirare in ballo anche un mostruoso essere evidentemente ispirato al Nemesis di Resident evil: Apocalypse (2004), ma che si perde in un continuo susseguirsi di chiacchiere e spari destinati a farlo sprofondare nella fiacchezza assoluta.
Fino a un epilogo inspiegabilmente trash con tette al vento!

Zombie Massacre A due anni da Eaters (2011), guardabile zombie-movie che aveva provveduto a farli conoscere al tedesco Uwe”House of the dead”Boll, il quale decise poi di distribuirlo in dvd e blu-ray all’estero, Marco Ristori e Luca Boni tornano a occuparsi di morti viventi (o meglio, di infetti zombeschi) con un lungometraggio che vede proprio il cineasta teutonico in vesti di produttore. Un horror d’azione in cui, però, l’azione finisce per essere inscenata in maniera decisamente fiacca e noiosa, man mano che a regnare sono soprattutto le chiacchiere. Tanto che, tra pessima CGI e un certo sapore amatoriale generale, a salvarsi sono solo gli effetti speciali di trucco.

5

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