Recensione World Invasion

Los Angeles sotto attacco in un film vivisamente spettacolare ma privo di anima

Recensione World Invasion
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E dopo Los Angeles, gli alieni sono pronti ad invadere anche le sale italiane. Arriva infatti nel Belpaese, a distanza di oltre un mese da buona parte del mondo, Battle Los Angeles: World Invasion, ultima scorribanda extraterrestre di matrice hollywoodiana. In tanti attendevano un nuovo, spettacolare, giorno del giudizio che mettesse a confronto l'umanità con creature di altri mondi. Se infatti di recente abbiamo osservato l'annichilimento passivo della razza umana in Skyline (sempre ambientato a Los Angeles, a quanto pare meta preferita degli invasori), le battaglie di scala interplanetaria su larga scala erano assenti dai tempi dell'imperfetto ma tuttora di culto Indepencence Day di Roland Emmerich, e anche nel remake spielberghiano de La guerra dei mondi lo sguardo era più incentrato sui protagonisti che su uno sguardo globale e d'impronta action. Riuscirà la pellicola di Jonathan Liebesman a rinverdire i fasti di un sottogenere che da sempre è in grado di catalizzare, nel bene e nel male, l'attenzione del pubblico?

Umani contro Alieni

Il sergente dei marines Sgt. Michael Nantz (Aaron Eckhart) è pronto a lasciare la sua carriera da militare a causa dei rimorsi dell'ultima missione, in cui fu l'unico sopravvissuto del suo plotone. L'attacco ai danni di Los Angeles da parte di forze sconosciute lo costringe però a ritornare in servizio nella squadra comandata dal tenente William Martinez (Ramon Rodriguez). L'invasione si diffonde in ogni angolo della città, e ai due uomini è dato il compito di guidare la loro squadra alla ricerca di possibili superstiti. Durante il tragitto incontrano il sergente tecnico Elena Santos (Michelle Rodriguez), unica sopravvissuta del suo team ad un attacco alieno, e un gruppo di civili che cercheranno di proteggere al costo della vita.

Orgia d'azione

Jonathan Liebesman si candida sfacciatamente ad erede di Michael Bay. Se a dirigerlo vi fosse stato il regista di Armageddon e Transformers, non vi sarebbero state molte differenze a prodotto finito. Siamo infatti davanti ad un blockbuster spettacolare, che punta tutta sulla sua anima più ludica lasciando da parte qualsiasi componente drammatico / introspettiva, presente solo in brevi accenni ricchi di retorica tipicamente U.S.A. Azione, azione e ancora azione: volano migliaia di proiettili, granate, missili e miracolosamente le perdite tra i protagonisti, seppur non assenti, sono incredibilmente esigue, quasi che i "nostri" avessero dei campi di forza intorno al corpo a proteggerli da detriti e quant'altro. Fin qui niente di nuovo, e in molti sosterranno che questo era voluto così come il target di pubblico cui la pellicola è rivolta. E in effetti, nella sua spudoratezza, World Invasion svolge il suo compito di giocattolone in maniera più che dignitosa. Gli effetti speciali, che occupano su schermo un buon 90 % dello svolgimento della vicenda, sono di buona qualità, e riescono a incutere soprattutto nel finale la giusta dose di esaltazione che si confà al genere. Qualche perplessità la si può avere sul design degli alieni, sin troppo stereotipato e con tanto di rapida "autopsia" in diretta. Di discreta fattura  la colonna sonora, con musiche pompose e ridondanti che, a cervello spento, riescono ad immergere nelle atmosfere devastate di un'umanità allo sfascio.

Pensieri e parole

In questo viaggio di disperazione verso l'ignoto, in una Los Angeles distrutta, vi è poco spazio per le psicologie dei protagonisti. Nonostante si cerchi di infondere un passato di rimorsi nella vita del sergente Nantz, protagonista centrale della vicenda, i tratti con cui viene caratterizzato sembrano provenire da un Bignami del Cinema bellico, impedendo così l'immedesimazione dello spettatore, e lo stesso Eckhart in una delle sue rare prove incolori, non fa nulla per rimediarvi. Unico personaggio che risalta in mezzo al piattume totale, sia per ciò che riguardi le figure degli altri soldati o dei civili, è quello di Elena Santos, interpretato da una Michelle Rodriguez ormai abbonata ai ruoli da "dura". Sentirla apostrofare gli alieni con una caterva di f**k you regala i momenti più divertenti di tutto il film. Nella sua voluta esagerazione, World Invasion ha quindi qualche spunto degno di interesse che potrà renderlo interessante per gli amanti del genere, ma chi attendeva una sorta di nuovo Independence Day, rimarrà a bocca asciutta: qui non vi è nessuna traccia dell'ironia (ed autoironia) della pellicola di Emmerich, soltanto uno spettacolone sin troppo convinto che spinge a più non posso sulla via dell'azione pura.

World Invasion Il mondo è in guerra, e soltanto i marines potranno salvarlo. Partendo da questa semplice premessa, che garantisce l'happy end già dalle intenzioni, Liebesman dirige un film forsennato, esasperato sul versante action, ricco di ridondanti musiche e pregno di quella classica retorica tipicamente hollywoodiana. Se in molti qui avranno già storto il naso schifati, va' comunque detto che nel suo obiettivo di intrattenimento fine a se stesso, World Invasion funziona ed è in grado di divertire gli appassionati del genere. Un po' poco, ma meglio che niente.

5.5

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