Recensione Vehicle 19

Paul Walker in un action-thriller su quattro ruote ambientato in Sudafrica

Recensione Vehicle 19
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La passione per le macchine, che è finita per condurlo alla tragica morte nell'incidente del 30 novembre 2013, è stata per Paul Walker un tratto distintivo della sua carriera cinematografica, i cui maggiori successi rimangono senza dubbio i vari capitoli di Fast & Furious insieme al collega e amico Vin Diesel. Ma prima di partecipare all'ultimo episodio della nota saga automobilistica (nella quale verrà sostituito in certe scene, girate dopo la sua scomparsa, dai fratelli Caleb e Cody) Walker ha prodotto e interpretato nel 2013 Vehicle 19, altro action-thriller su quattro ruote ambientato in Sudafrica (dove è stato distribuito anche in sala) diretto da Mukunda Michael Dewil (al suo secondo film dopo l'esordio con Retribution) e uscito direttamente per l'home video sia Oltreoceano che qui da noi.

Run for your life

In Vehicle 19 Michael Woods è uscito da poco di prigione e si è recato a Johannensburg, in Sudafrica, per riallacciare i rapporti con la fidanzata, che lavora nell'ambasciata americana. Noleggiando una macchina sbagliata, l'uomo trova nel bagagliaio una donna legata e imbavagliata che dice di essere un noto avvocato per i diritti civili, sequestrata dal capo della polizia corrotto che ora ha intenzione di ucciderla. Michael si ritrova così invischiato in un vero e proprio intrigo politico, e quando Rachel Shabangu (questo il nome della donna sequestrata) rimane tragicamente uccisa durante un inseguimento, lui rimarrà l'unico in possesso delle prove di colpevolezza dei vertici delle forze dell'ordine, che iniziano con lui una serrata caccia all'uomo.

Fuori pista

Neanche lontanamente paragonabile agli eccessi testosteronici di Fast & Furious, Vehicle 19 è uno scialbo e banale action thriller che vive di stereotipi e non riesce mai a trasmettere sussulti. Con una trama risibile (polizia corrotta, crisi con la fidanzata, una fuga impossibile per redimere il proprio passato) il film vive per la quasi totalità della sua visione (ottanta minuti scarsi) sul continuo alternarsi in serie di furiosi inseguimenti automobilistici, girati in soggettiva (da dietro e davanti) della vettura "protagonista" riportando alla mente atmosfere da videogame, senza però catturarne mai la corretta adrenalina. Tolto infatti il riuscito ma breve spezzone all'interno del supermercato, per quanto comunque improbabile, il resto delle scorribande su quattro ruote non fa nulla per elevarsi dalla mediocrità, proponendo inoltre di contorno degli istinti drammatici di rara scontatezza. Ecco perciò che per giungere allo scontato, e forzato, epilogo si deve assistere a situazioni di ripiego atte ad aumentare il già risibile minutaggio e che poco ci dicono realmente sull'essenza di Michael Woods, "eroe per caso" tormentato e dai trascorsi misteriosi, interpretato da un Walker volenteroso ma assai poco credibile.

Vehicle 19 Paul Walker di nuovo alle prese con fughe automobolistiche, poco fast e per niente furious, in questo thriller su quattro ruote ambientato in Sudafrica. Con una trama risibile Vehicle 19 cerca di puntare tutto o quasi sulla presunta adrenalina degli inseguimenti, incapaci però di trasmettere qualsiasi istinto adrenalinico, lasciando in secondo piano la caratterizzazione dei personaggi, a cominciare dallo spaesato protagonista interpretato dal compianto interprete californiano.

4

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