Recensione Una notte in giallo

Elisabeth Banks e James Marsden in una commedia densa di divertenti imprevisti

Recensione Una notte in giallo
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Il sogno di Megan Miles, bionda in carriera prestante ed efficiente, è diventare un'importante conduttrice televisiva: dopo un'esperienza in una tv locale si sente ora pronta per il grande passo, e difatti una grossa rete nazionale ha messo gli occhi su di lei. Galvanizzata dalla cosa, Megan spera di battere la concorrenza ma, come una doccia fredda, tutto va a rotoli: il posto le viene soffiato da una collega e nel frattempo perde anche il fidanzato. Stanca e depressa, la giovane donna trova conforto nella compagnia delle due amiche di sempre, Rose e Denise, svampite e casinare, che la portano a bere e ballare in un locale fino a notte fonda. Lì incontra il bel barman Gordon, con cui passa la il resto della serata... che diventerà una notte in giallo quando all'alba, al suo risveglio, ancora intontita troverà in segreteria un messaggio che metterà tutto in discussione: i produttori del TG hanno rivisto la loro decisione e si riservano di assumerla se condurrà il telegiornale odierno in maniera impeccabile. Il problema è che la povera Megan si ritrova dall'altra parte della città, senza auto e senza effetti personali, e intraprenderà dunque una corsa contro il tempo verso la tanto agognata conquista...

Saving Miss Banks

Torna la bella Elisabeth Banks in una commedia “al femminile” della quale è protagonista indiscussa insieme al suo attillato tubino giallo, compagno di mille disavventure in giro per la città tra rozzi tassisti, donnine di malaffare, spacciatori e poliziotti, nonché poco comprensivi autisti di autobus: gli imprevisti incontrati dalla sua Megan sono uno più improbabile e buffo dell'altro, e l'attrice statunitense è molto brava a reggere praticamente tutto il film sulle sue spalle. Già, perché il plot è in in una commedia “al femminile” della quale è protagonista indiscussa insieme al suo attillato tubino giallo, compagno di mille disavventure in giro per la città tra rozzi tassisti, donnine di malaffare, spacciatori e poliziotti, nonché poco comprensivi autisti di autobus: gli imprevisti incontrati dalla sua Megan sono uno più improbabile e buffo dell'altro, e l'attrice statunitense è molto brava a reggere praticamente tutto il film sulle sue spalle. Già, perché il plot è in realtà assai esile e il tutto si risolve in una sequela di gag volte a “infangare” la reputazione della giornalista, fondamentale per la sua professione. Non per niente il titolo originale della pellicola è Walk of shame, stando ad indicare come ci voglia davvero poco per dare l'impressione sbagliata e ritrovarsi in un mare di guai. Il titolo è chiaramente rivolto in primis al pubblico femminile in target con Sex and the City, ma lo sguardo del regista è comunque maschile nella rappresentazione del tutto (e non è una cosa cattiva, in fondo) finendo per ricordare titoli come Una notte da leoni, seppur molto all'acqua di rose. La tentacolare Los Angeles, difatti, vede rappresentati i suoi potenziali “pericoli notturni” in maniera canzonatoria (vedasi gli spacciatori-macchietta che fanno amicizia con la protagonista) e il cattivo gusto non è di casa in questo film, che si mantiene, anzi, tutto sommato molto morigerato e risulta “innocuo” e lontano dalle esagerazioni di pellicole simili.

Una notte in giallo Girato con pochi mezzi e due soli nomi di medio richiamo (la bella e brava Elisabeth Banks e il sempre gradito James “Ciclope” Marsden) Una notte in giallo si configura come pellicola leggera adatta al divertimento innocuo e rilassato di una sera. La trama è scontata e i risvolti all'acqua di rose, con pochissimi guizzi, eppure la pellicola si fa seguire piacevolmente, pur perdendosi nel mare di produzioni simili.

6

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