Recensione Una Donna Per Amica

De Luigi e Casta, amici o amanti?

Recensione Una Donna Per Amica
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Autore - tra il 2005 e il 2011 della trilogia Manuale d'amore, tramite la quale ha raccontato il sentimento più gettonato dagli esseri umani sfruttando ricchi cast costituiti da volti noti del cinema comico tricolore e di quello indirizzato ai teen-ager, da Silvio Muccino a Carlo Verdone, passando per Sergio Rubini, Fabio Volo, Riccardo Scamarcio, Monica Bellucci e Antonio Albanese (senza contare il coinvolgimento della star internazionale Robert De Niro!), avevamo lasciato il toscano classe 1962 Giovanni Veronesi a L'ultima ruota del carro, film d'apertura dell'ottava edizione del Festival internazionale del Film di Roma, incentrato sulla assurda ma vera storia dell'autista di produzione Ernesto Fioretti.
A pochi mesi di distanza, Veronesi sembra voler tornare ad occuparsi di una commedia dal sapore romantico con Una donna per amica, del quale precisa: "Questa storia non è vera, ma potrebbe esserlo perché riguarda un po' tutti. Chi non si è mai domandato se esiste l'amicizia tra uomo e donna? E qualsiasi sia la risposta è indubbio che questo è un argomento delicato da trattare con cautela, perché è facile sia prendere posizioni estreme, sia rimanere in un limbo inutile dove non se ne viene a capo, Nel film tento di dare una risposta, di mettere dei paletti oltre i quali non si dovrebbe andare. Insomma, cerco di comunicare con quelle persone che tengono dentro un segreto per tutta la vita o che sono destinate a esplodere in un sentimento non contraccambiato. Mi piace pensare che possa esistere questo tipo di amicizia, ma la maggior parte delle volte mi rendo conto che è una situazione a senso unico e che uno dei due soffre in silenzio".

Lui, lei e Lia

Protagonista del lungometraggio è Fabio De Luigi nei panni di Francesco, avvocato e consigliere comunale che vive a Lecce e che, da anni, ha un'amica: Claudia, cui concede anima e corpo Laetitia Casta, giovane veterinaria trasferitasi in città per stare vicina alla sorella Anna alias Valeria Solarino, con problemi di tossicodipendenza.
Claudia è un'anima libera, esuberante ed inafferrabile che entra ed esce quando vuole da casa di Francesco, con il quale si diverte come una ragazzina e che, a sua volta, la protegge.
Almeno fino al giorno in cui Gianni, guardia forestale con il volto di Adriano Giannini, s'innamora di lei, che, oltre a ricambiare il sentimento, sembra essere seriamente intenzionata a sposarlo; appoggiata anche dallo stesso Francesco, che, nel frattempo, perde la testa per la collega di lavoro Lia, interpretata da Valentina Lodovini, con cui decide di andare a vivere insieme... anche se le storie d'amore, nella maggior parte dei casi, non vanno mai come previsto e riservano non poche sorprese.

Manuale d'am...icizia

Quindi, tra battibecchi con una esilarante portiera dalla parlata fortemente dialettale ed imprevisti con la polizia in vena di alcool test, il protagonista di Aspirante vedovo, come di consueto, non manca di cimentarsi nelle consuete imprese da imbranato; man mano che fanno la loro entrata in scena personaggi di contorno quali una Monica Scattini strambamente saggia, una Geppi Cucciari reduce da una violenta impresa alla Lorena Bobbitt e una Virginia Raffaele che, caratterizzata da un tanto veloce quanto incomprensibile modo di parlare, non può fare a meno di strappare risate.
Ma è proprio il pochissimo sfruttamento di quest'ultima a rientrare tra le grosse pecche dell'operazione, non solo difficilmente capace di divertire lo spettatore (al terzo, immancabile grido prolungato di De Luigi, viene voglia di alzarsi per abbandonare la sala), ma anche di non mostrarsi in grado di riuscire ad accarezzargli il cuore.
E i motivi della non riuscita sono facilmente individuabili in diversi elementi, a cominciare dalla totale inutilità delle già citate figure di contorno, tutte appena abbozzate senza un vero approfondimento, quasi a voler testimoniare soltanto la necessità di aggiungere qualche nome sulla locandina.
Come pure determinati argomenti (si pensi solo al momento in cui si accenna alla violenza domestica), man mano che l'insieme non sembra assumere altro che i connotati di un episodio scartato dal regista per i suoi Manuale d'amore e dilatato a lungometraggio narrativamente fiacco e, a tratti, caotico.
Fino all'epilogo una volta tanto non banale, ma che, oltre a lasciare totalmente insoddisfatti, non consente di intendere bene dove l'elaborato voglia andare a parare.

Una Donna Per Amica Sotto la regia di Giovanni Veronesi, Fabio De Luigi e Laetitia Casta sono due grandi amici alle prese con le rispettive situazioni sentimentali e, soprattutto, con uno degli eterni dilemmi dell’umanità: esiste l’amicizia tra uomo e donna? L’impressione, però, è quella di trovarsi dinanzi a un episodio scartato per la serie Manuale d’amore e, di conseguenza, dilatato a lungometraggio rimpinzandolo di nomi noti dello spettacolo italiano alle prese con personaggi del tutto inutili. Quindi, non si ride quasi mai e, complice una pessima sceneggiatura, la neppure ora e mezza di visione non può fare a meno di risultare tanto noiosa quanto interminabile.

4.5

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