Recensione Un Segreto tra di Noi

Una tragedia riporta alla luce vecchi ricordi

Recensione Un Segreto tra di Noi
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Ottime premesse...

Ennesimo titolo italiano che trasfigura il senso dell'originale (Fireflies in the garden , nell'italico idioma lucciole in giardino) per l'esordio alla regia di Dennis Lee, anche cosceneggiatore. Non è mai facile colpire con un'opera prima, ancor più arduo se si dispone di un cast di stelle come in questo caso. Troviamo infatti la presenza di Willem Dafoe, Ryan Reynolds, Emily Watson, Carrie Ann-Moss, Hayden Panettiere (la cheerleader di Heroes) e in una piccola, ma fondamentale parte, Julia Roberts. Le migliori premesse per un melodramma basato su una tragedia familiare, che cerca di seguire il filone del cinema indipentente americano dell'ultimo decennio senza dimenticare i classici del passato.

...storia drammatica...

Michael Waechter (Ryan Reynolds) ha ormai da anni un rapporto burrascoso con il padre Charles (Willem Dafoe), noto scrittore. Nella sua fanciullezza l'unico apporto morale gli veniva dalla madre Lisa (Julia Roberts) e dalla giovanissima zia Jane (Hayden panettiere la interpreta da giovane, Emily Watson da adulta) con la quale aveva instaurato un rapporto molto solido e che nasconde qualche segreto. Dopo anni Michael, trasferitosi a New York e diventato anch'esso uno scrittore, decide di tornare a casa per una festa organizzata da Jane, ormai sposata e con due figli. Ma la tragedia incombe: infatti Charles, per la fretta di arrivare in tempo, spinge troppo sull'acceleratore, e giunto dinanzi a casa della cognata si ritrova davanti uno dei suoi nipoti: per evitarlo sterza bruscamente e sbatte contro un albero. Nell'impatto Lisa, che era senza cinture, muore. Per qualche tempo così l'intera famiglia si ritrova unita nel lutto, e vecchi rancori sono pronti a riemergere più burrascosi di prima, mentre i sofferti ricordi tornano lentamente alla luce.

...risultato deludente

Molto spesso il buongiorno si vede dal mattino e in questo il film di Lee sembrava convincere appieno. Con una sequenza iniziale memorabile, carica di una forte intensità drammatica e che introduce, mascherandolo, il classico espediente dei flashback, la regia sembra imporre una potenza visiva ed emozionale senza compromessi. Ma più che un buongiorno di ottime prospettive, ci si trova davanti in realtà a un fuoco di paglia, che smette di bruciare dopo pochi minuti. Dalla tragedia familiare che colpisce la famiglia Waetcher in poi, si perdono tutte le aspettative precedentemente createsi e ci si limita a osservare uno spento rapporto di odio represso tra padre e figlio. Il flashback stesso, abusato all'eccesso, forse per "aumentare" la parte della Roberts e poterla citare a grandi lettere nelle locandine, dopo un pò finisce per annoiare, merito di situazioni simili che continuano a ripetersi senza una vera evoluzione dei protagonisti. In questo fa molto anche l'interpretazione di alcuni attori, a cominciare da un Ryan Reynolds assolutamente anonimo, incapace di cambiare sguardo dall'inizio alla fine del film. La stessa Emily Watson, attrice di grandissimo talento, qui eccede nel caratterizzare il suo personaggio, rendendolo completamente opposto alla sua controparte giovanile, per cui Hayden Panettiere sforna una prova convincente e sorprendente. Niente da eccepire su Defoe e la Roberts, perfetti nell'incarnare una coppia in crisi perenne.I segreti che riaffiorano dal passato risultano fin troppo prevedibili, e uno di questi quasi svelato e di grande importanza viene dimenticato magicamente dalla sceneggiatura, come se si perdesse una gamba senza accorgersene. E son proprio le fondamenta che mancano alla pellicola, stilisticamente perfetta, con una regia sobria e precisa e una fotografia attenta, ma che manca di anima, riuscendo a coinvolgere lo spettatore solo in rarissime occasioni. Con un incipit così drammatico, e dei risvolti altrettanto o più, si poteva commuovere in ben altre maniere. A Lee manca la mano di una Susanne Bier, che recentemente con Noi due sconosciuti una pellicola concettualmente simile (giocata anch'essa sui flashback) anche se dalla trama diversa, era riuscita a colpire duro e a fondo il cuore del pubblico, senza sconti. Qui tutto è troppo pulito, prevedibile, quasi come un cupo quadro fin troppo bello per essere anche "vero". Un esordio che delude fortemente, per quello che avrebbe potuto essere ma non è diventato. Fatuo nel suo dilapidare un cast stellare e una storia potenzialmente interessante, incapace di provocare anche la minima lacrima. E per un melodramma mai errore fu più fatale...

Un Segreto tra di Noi Un cast stellare, e per lo più svogliato, non basta a salvare un progetto fallimentare, privo di anima e sentimento. Se stilisticamente si rivela ineccepibile, seppur ben lontano dalla perfezione, è nel comparto emotivo e di coinvolgimento che pecca fortemente, incapace di provocare qualsiasi reazione nello spettatore. Lo stesso espediente dei flashback si rivela scontato e alla lunga noioso, e la sceneggiatura perde dei pezzi, importanti, per strada lasciando con delle domande irrisolte. Novanta minuti di noia.

4.5

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