Recensione Un'Ottima Annata

Cosa può cambiare la natura di un uomo?

Recensione Un'Ottima Annata
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Alla ricerca dell’amore

L'amore è notoriamente uno dei sentimenti più intensi e travagliati che l'essere umano sia in grado di provare. A quasi tutti, infatti, sarà capitato di sperimentare il senso di smarrimento di fronte ad una così vasta gamma di emozioni, che spesso portano più alla disperazione che alla felicità. La natura stessa dell'amore, inoltre, fa sì che sia qualcosa di totalmente ingestibile, soprattutto se ci riguarda in prima persona.
L'uomo ha un rapporto conflittuale con questo sentimento, che lo porta spesso a prendere delle posizioni estreme che vanno dalla completa chiusura del cuore, all'abbandono totale.
L'amore, infine, è uno dei temi di maggior spicco delle opere dell'uomo, che da sempre prova a dare concretezza ad un qualcosa di vago ma determinante.
"Un'Ottima Annata" rientra a pieno titolo nelle commedie e, come tutti i film di questo genere, parla di amore.

Cosa può cambiare la natura di un uomo

Max è un agente di borsa cinico ed egoista, che ha dedicato l'intera sua vita alle azioni ed alla azienda in cui lavora: secondo la sua morale tutto è lecito, tanto che non esita ad usare chiunque pur di ottenere i propri scopi.
Un giorno però riceve la visita di un notaio che gli comunica la morte dello zio, con conseguente eredità della sua vasta vigna in Francia. A dispetto del suo cinismo, la notizia sembra smuovere qualcosa all'interno del suo cuore, riportandogli alla mente le lontane estati passate con l'ormai defunto parente, e soprattutto il fatto che fosse l'unica persona a cui abbia voluto veramente bene.
Tuttavia, la vita di Max è a Londra, pertanto non può permettersi di gestire una villa decadente, ragion per cui deciderà di partire per la Francia, allo scopo di vendere la proprietà e tornare alla sua routine.
Arrivato sul posto, però, le cose iniziano a complicarsi: Max incontra la ferma opposizione del vignaiolo, che si impegna in tutti i modi per convincerlo a non vendere la villa. Inoltre i ricordi si fanno sentire sempre più vivi, trasformandosi in veri sogni ad occhi aperti.
L'apogeo delle disavventure, però, giunge inaspettato e fatale. Scattando delle foto promozionali della villa, Max spezza il trampolino e finisce in una piscina piena di letame. Il telefono è lontano e nessuno è intenzionato ad aiutarlo, per cui finisce per perdere il volo per Londra, e soprattutto per rimanere confinato in una villa impregnata dei suoi ricordi.

Leggerezza francese

Un'Ottima Annata si presenta pieno di gradevoli sorprese a cominciare dal regista.
Il film, infatti, è diretto da un mostro sacro come Ridley Scott (Alien, Blade Runner, il Gladiatore) nel quale viene utilizzata una filosofia di direzione totalmente differente rispetto a quanto lo stesso regista ci aveva abituati: la regia è in stile prettamente "francese", fatta di situazioni ironiche e vagamente surreali che rende il tutto molto "leggero", senza eccessi, e soprattutto divertente, dando la sensazione che la storia sia narrata più come una sorta di favola adolescenziale che come un racconto verosimile.
A questa interpretazione però non mancano i difetti, in quanto, in riferimento alla prima parte, la regia risulta spesso confusa e senza un vero è proprio obbiettivo (se non quello di confondere lo spettatore), stabilizzandosi troppo tradi.
Inoltre, se paragonato alla precedenti produzioni di Scott, "Un'Ottima Annata" risulta decisamente una pellicola minore, in quanto privo di quell'appeal che eleva il film da semplice lungometraggio a capolavoro indiscusso.
Il ruolo di Max è affidato a Russel Crowe, che ne da un interpretazione molto rilassata (specie nella seconda parte) che a volte si intona perfettamente con l'atmosfera ma in altre risulta un po' fuori luogo dando l'impressione che la scena sia stata girata senza voglia e senza nerbo.
Di grande effetto, risulta la fotografia che tende a dare maggior risalto ai paesaggi, che risultano di rara bellezza e di grande effetto per evidenziare il senso di liberazione che Max rivive durante la permanenza in Francia.
Come in ogni relazione amorosa che si rispetti, la colonna sonora occupa una posizione di spicco e nel film viene ampiamente valorizzata, specie nelle situazioni ironiche. Di grande effetto risultano la musiche francesi, in modo particolare durante la scena della pioggia, che ne esalta l'atmosfera, risultando molto efficace agli spettatori accompagnati dal rispettivo partner.
Menzione speciale per il padre del vignaiolo che regala scene assolutamente spassose e al limite del surreale catalizzando ulteriormente i momenti divertenti del film

Un'ottima annata Un'Ottima Annata è un film senza grandi pretese che parla d’amore in un ottica non holliwoodiana, decisamente più vicina, anche grazie all'ambientazione, a quella francese. Sebbene affetto da diversi difetti, il film è tutto sommato godibile, e soprattutto una buona alternativa al marasma di film trash che in questo periodo vengono propinati ai poveri spettatori. Il film risulta molto più d’effetto se andato a vedere in compagnia del/la fidanzato/a, in quanto ha un alto contenuto di romanticheria che non risulta comunque mai pesante, e sempre d’effetto. Visto da “single” il film perde parecchio ma rimane senz’altro gradevole

6.5

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