Recensione Twin Dragons

Due gemelli separati alla nascita, uno diventato un affermato pianista e l'altro un esperto di arti marziali, si ritrovano dopo 26 anni in Twin Dragons, action comedy con un doppio Jackie Chan.

Recensione Twin Dragons
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Nel 1965 due gemelli appena nati si trovano nel bel mezzo di un conflitto a fuoco all'interno dell'ospedale e durante il parapiglia uno dei piccoli è preso come ostaggio da un malvivente, venendo trovato in seguito sul ciglio di una strada da una ragazza. I due consanguinei crescono così separatamente: Ma Yau, trasferitosi coi suoi veri genitori negli Stati Uniti, è diventato un abilissimo pianista mentre il secondo, Wan Ma, sempre vissuto tra i bassifondi di Hong Kong, è un gangster da quattro soldi esperto di arti marziali. Ventisei anni dopo la loro separazione, i gemelli sono destinati a rincontrarsi, con Ma Yau che deve tenere un importante concerto nella sua terra natale e Wan Ma alle prese con una pericolosa gang di criminali; entrambi ignari dell'esistenza dell'altro, i due dovranno unire le forze per uscire vivi dalla situazione...

Double Jackie

Molte star del cinema action hanno avuto nella loro carriera l'occasione di cimentarsi in un doppio ruolo all'interno della stessa pellicola: a questa opportunità non poteva certo negarsi Jackie Chan, funambolo instancabile del cinema di Hong Kong. Con una doppia regia d'eccellenza che ha visto uniti due dei massimi registi della scena nazionale quali Tsui Hark e Ringo Lam, Twin Dragons è una perfetta miscela di azione e commedia ricca di gag irresistibili, tutte giocate sull'assai opposto carattere dei due gemelli, il primo raffinato e timido (e assolutamente negato per le arti marziali) e il secondo vero e proprio maestro nel kung-fu: le numerose sequenze di combattimento, coreografate come sempre con ispirate acrobazie, giocano proprio sul continuo scambio dei due personaggi, dando modo alla vis comica di emergere con naturalezza; allo stesso modo le diatribe romantiche delle due gocce d'acqua regalano ennesimo brio alla vicenda, tra continui equivoci sempre gestiti con il giusto spazio in scena: grazie a dei discreti effetti speciali la presenza su schermo dei due Jackie Chan risulta abbastanza credibile, anche se a tratti si notano alcune imprecisioni in questo artifizio visivo. Un divertimento senza impegno che coinvolge e cattura per cento minuti, tra urla e faccette che sfruttano al meglio ogni singolo elemento ambientale / scenografico, con sequenze a tratti irresistibili (la direzione d'orchestra da parte di Wan Ma) che raggiungono un'escalation nelle continue sostituzioni in atto nella parte finale, veicolo perfetto per la mimica slapstick e le abilità fisiche dello scatenato protagonista.

Twin Dragons Con dietro la macchina da presa due maestri come Tsui Hark e Ringo Lam, Twin Dragons funziona nella gestione di un doppio Jackie Chan, finalmente calatosi in un ruolo gemellare che si offre con freschezza ad una vis comica a tratti irresistibile, tra equivoci ed improvvise sostituzioni a donare giusta forza sia alla componente action che a quella più prettamente leggera, love-story incluse. Tutto giocato sull'espediente dei personaggi identici fisicamente / opposti caratterialmente, i cento minuti di visione scorrono in un baleno regalando azione in gran quantità accompagnata da un buon numero di, facili ma non per questo meno riuscite, risate.

7

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