Recensione Tutte lo vogliono

Il comico Enrico Brignano e la bella Vanessa Incontrada sono i protagonisti di una commedia tutta italiana sull'amore e, soprattutto, il sesso diretta dall'autore del secondo Lezioni di cioccolato.

Recensione Tutte lo vogliono
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In amore vince chi fugge, ma qualcuno ti deve inseguire.
Tutte lo vogliono (2015) segna il ritorno di Alessio Maria Federici - autore di Lezioni di cioccolato 2 (2011) e Fratelli unici (2014) alla direzione di Enrico Brignano, già posto davanti all'obiettivo della sua macchina da presa in occasione del non disprezzabile Stai lontana da me (2013), remake tricolore del francese Per sfortuna che ci sei (2011) di Nicolas Cuche.
Infatti, a bordo di un furgoncino in compagnia di uno scimpanzé come il Clint Eastwood di Filo da torcere (1978) e Fai come ti pare (1980), il comico protagonista de La vita è una cosa meravigliosa (2010) e Ci vediamo domani (2013) entra immediatamente in scena nei panni di Orazio, sciampista per cani che lavora al servizio di un maghrebino appassionato di soap opera e che, single da quattro anni, ama il cibo buono da mangiare ed ha cominciato a preferire la compagnia degli animali a quella delle belle donne.
Senza immaginare, però, che, convinto che la città sia come uno zoo in cui si vive tutti vicini e le razze diverse non si incontrano mai, la sua strada sia destinata ad incrociare quella di Chiara, ovvero Vanessa Incontrada, la quale, alla ricerca di quel piacere da letto spesso tenuto rigorosamente nascosto dalla femmina, lo scambia per il cosiddetto GPS, Generoso Partner Sessuale.

Maledetto il giorno che t'ho... Incontrada

Perché, mentre quest'ultima - food designer che prepara cibo bello da guardare in società con una madre terribilmente snob e vagamente ingombrante - ritrova dopo anni il vecchio amico Raffaello alias Giulio"Walking on sunshine"Berruti, affascinante vecchio amico e primo amore dell'adolescenza, è proprio sugli equivoci che tende a costruirsi in maniera principale la oltre ora e venti di visione, sceneggiata dal regista stesso insieme a Michela Andreozzi, Alessandra Di Pietro, Valentina Gaddi, Maria Teresa Venditti e Mario Ruggeri.
Oltre ora e venti di visione che, pur rientrando nel filone della commedia spruzzata di sentimenti e atta a ribadire, tra l'altro, che nel sesso occorrono intesa e complicità e che l'amore è come un mazzo di carte perché si butta tutto il mazzo se ne manca una, non nasconde, in fin dei conti, il retrogusto di un vero e proprio incontro-scontro sociale su celluloide (sarebbe sufficiente citare la sequenza ambientata all'interno della trattoria).
Incontro-scontro sociale che, però, un po' come tutto il resto Federici - in altre occasioni dotato narratore da schermo - non sembra riuscire a sviluppare nella giusta maniera ed a ricorrere alla necessaria verve... evidentemente penalizzato da uno script incapace di sfuggire alla morsa della fiacchezza, soprattutto a causa della eccessiva presenza di doppi sensi verbali ormai più che sorpassati dal cinema mirato a strappare risate allo spettatore.

Tutte lo vogliono Con una breve apparizione del caratterista Stefano Antonucci e del produttore Fulvio, Tutte lo vogliono (2015) segna il ritorno di Enrico Brignano sotto la regia dell’Alessio Maria Federici che già lo diresse in Stai lontana da me (2013), rifacimento italiano del francese Per sfortuna che ci sei (2011) di Nicolas Cuche. Un Enrico Brignano che va in giro a bordo di un’automobile dalle sembianze di cane che tanto ricorda quella su cui viaggiavano Jim Carrey e Jeff Daniels in Scemo & + scemo (1994) e al quale viene affiancata una Vanessa Incontrada che, in cerca di piacere sessuale, lo scambia per un professionista dell’amore sotto le lenzuola. Nel corso di ottantacinque minuti di visione che, comprendenti nel cast anche Giulio Berruti e Ilaria Spada, non tardano, però, a rivelarsi tutt’altro che coinvolgenti e decisamente scontati... oltre che capaci soltanto in rarissime occasioni di strappare risate.

5

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