True Story: la recensione del film con Felicity Jones e James Franco

James Franco, Jonah Hill e Felicity Jones sono i protagonisti di True Story, dramma giudiziario tratto da una storia vera.

True Story: la recensione del film con Felicity Jones e James Franco
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Michael Finkel, uno dei più apprezzati reporter del New York Times, è vittima della gogna mediatica per aver manipolato un articolo riguardante il dramma della schiavitù in un Paese Africano. Dopo aver perso il posto di lavoro e messo a rischio la sua promettente carriera l'uomo si imbatte nel caso di Christian Longo, un uomo accusato di aver brutalmente ucciso la moglie e i tre figli piccoli: la particolarità della vicenda è che quando il ricercato si trovava in Messico per sfuggire alle autorità aveva assunto proprio l'identità fittizia di Michael Finkel. Nonostante le reticenze della moglie Jill, Michael decide di vederci più a fondo indagando personalmente sul presunto assassino, stringendo con lui uno stretto rapporto e scoprendo che molte e inquietanti similitudini sembrano legarli. E nell'attesa del processo, durante i numerosi colloqui in carcere avvenuti tra i due, un'altra verità sembra venire a galla. True Story è un dramma giudiziario che annovera nel cast, oltre al duo James Franco e Jonah Hill, l'attrice del momento: Felicity Jones, protagonista al cinema con Rogue One: A Star Wars Story.

Le verità nascoste

Basato sull'omonimo libro di memorie scritto dallo stesso Michael Finkel, True Story ripercorre uno dei casi giudiziari che ha tenuto col fiato sospeso gli Stati Uniti lo scorso decennio. Il regista esordiente Rupert Goold ci trascina in questa disanima umana dove verità e bugie si mescolano seguendo un canovaccio classico, giocato sulla contrapposizione / attrazione tra i due protagonisti, a loro modo entrambi colpevoli di aver mentito al mondo: proprio in questo dettaglio che li unisce il film trova una sua coinvolgente intensità, capace di tenere alto l'interesse fino alla sorprendente rivelazione finale (sempre che lo spettatore sia all'oscuro di come siano poi andati effettivamente gli eventi), tutto questo nonostante una narrazione basilare che segue tutti gli stilemi del filone. Dopo una prima parte in cui il rapporto tra il reporter e il presunto assassino si fa sempre più stresso, quasi morboso, la mezzora finale ci trascina nel vivo delle fasi processuali giocate su un realismo sobrio e distaccato, lontano dall'epigona mera spettacolarizzazione a cui spesso ci ha abituato il cinema commerciale americano. Merito di una sceneggiatura curata e saggiamente non enfatica che scandaglia con discreto equilibrio le personalità dei due uomini, resa ancor più lucida dalle credibili performance dell'inossidabile coppia Jonah Hill - James Franco, con il secondo a spiccare di mefistofelica e trattenuta bravura in più occasioni. Da sottolineare la presenza nel solido cast di Felicity Jones, giovane eroina di Rogue One: A Star Wars Story (2016), qui nella parte della moglie di Finkel, ruolo sì di supporto ma di non poca importanza ai fini della vicenda.

True Story Sulla falsa riga del "documentario televisivo" The Jinx: The Life and Deaths of Robert Durst, qui giocata però in una chiave più prettamente cinematografica, True Story ripercorre uno dei casi processuali più inquietanti della storia recente americana. Un film mai gratuito che si prende i suoi giusti tempi, parzialmente limitato solo da una narrazione lineare tipica di molte produzioni del filone, che trova nelle intense performance di Jonah Hill e James Franco una grande forza nel raccontare il rapporto tra due uomini nei quali menzogna e realtà sono legate da un filo sottile.

6.5

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