Recensione Trilli e la nave pirata

Una nuova avventura tutta da vivere insieme a Trilli e alle altre fate dell'Isola che non c'è

Recensione Trilli e la nave pirata
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Non esistono più le fatine innocenti d’un tempo. Oggi sono avventurose, impavide e persino ribelli. È questo il cambio di rotta sorprendente della nuova pellicola d’animazione Trilli e la nave pirata (The Pirate Fairy), in arrivo in versione BLU-RAY e DVD il 10 settembre per Walt Disney Home Video e in anteprima al 44° Giffoni Film Festival. Prodotta da DisneyToon Studios, è la sesta dedicata a Trilli e alle sue bizzarre amiche e forse la più ricca di riferimenti nei confronti della storia originale di Peter Pan. Impossibile, infatti, non pensare a Capitan Uncino quando si parla di terrore dei mari, di saccheggi e ciurme indisciplinate alla volta dell’Isola che non c’è.
Qui si parte molto prima e da molto più lontano perché la vicenda parte da un’insolita premessa: Zarina, fata custode della polvere magica, rifiuta le regole e le verità imposte dal suo ruolo e inizia un viaggio in solitaria a dir poco pericoloso.
Sembra trovarsi, infatti, nella tipica fase dell’infanzia in cui ci si chiede il perché di tutto tartassando i genitori di qualsiasi domanda sui massimi sistemi. Zarina però si sente grande e vuole essere trattata come una “professionista”: i continui esperimenti (non autorizzati) con la polvere magica, però, portano solo guai e successivamente le spianano la strada dell’esilio.

Un nuovo inizio

La magia, si sa, non può essere controllata ma la fatina ci prova ugualmente, solo in nome della ricerca. Peccato, però, che durante il suo isolamento si circondi di compagni non proprio legati alla scienza: i pirati a cui chiede aiuto, ben lontani dai suoi nobili scopi, sono interessati al potere che quei granelli blu possono evocare. Cosa farebbero se potessero alzarsi in volo con la propria nave invece di solcare i sette mari? Scomparirebbero da ogni rotta umana e riuscirebbero, quindi, a farla franca con i loro ricchi bottini in stiva.
Inizia così una traversata verso l’ignoto... e non solo per Zarina. Quando Trilli e le sue compagne ne scoprono le intenzioni si mettono sulle sue tracce, dando origine ad una serie di inseguimenti e combattimenti a dir poco rocamboleschi.
La colonna sonora, poi, incornicia questo singolare viaggio senza rubare la scena alle piccole protagoniste, che sono al centro di un colpo di scena capace di lasciare i bambini a bocca aperta per lo stupore. Mescolando le carte in tavola e le situazioni a cui finora le fatine li hanno abituati, si ritroveranno letteralmente immersi in un mondo incantato e pericoloso al tempo stesso.

Quei punti di forza

Le canzoni sono quindi sono uno dei momenti clou del cartoon, che gioca, come sempre, sulle atmosfere, i colori e i paesaggi aggiungendo un tocco in più, le incredibili coreografie del Festival delle Quattro Stagioni. Non solo il mosaico cromatico della primavera, allora, ma anche il suggestivo abbraccio del ghiaccio e della neve in un variopinto mescolarsi di tonalità calde e fredde. La vasta gamma di emozioni delle protagoniste si armonizza perfettamente con gli elementi naturali e non potrebbe essere altrimenti visto che ognuna di loro (Argentea, Iridessa, Rosetta, Daina e Vidia), guidate da Trilli, ne è la custode...
Il doppiaggio italiano riesce a preservare la magia del cast di voci originali, che si può ascoltare nel formato home video: non solo Lucy Liu (Argentea) e Christina Hendricks (Zarina), ma Tom Hiddleston (Hook) e Angelica Huston (la Regina Clarion) assieme ai teen idol Raven (Iridessa) e Jesse McCartney (Terence).

Trilli e la nave pirata Trilli e la nave pirata è una deliziosa avventura, utile per insegnare ai bambini il valore del proprio talento, il senso dello seconde chance e la gioia di poter tornare, sempre e comunque, a casa, come porto sicuro durante le tempeste della vita.

7.5

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