Recensione Tremors

Il film d'esordio dei Graboid, i famelici vermi sotterranei

Recensione Tremors
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Per chi, come il sottoscritto, negli anni Novanta era un giovane appassionato di cinema di genere, Tremors è con buona probabilità un piccolo cult, uno di quei film visto e rivisto nell'adolescenza e poi magari lasciato sedimentare nella memoria con il passare degli anni. Per aiutare gli smemorati la tv ogni tanto propone, allora, il film d'esordio di Ron Underwood, fortunato b-movie cui sono seguiti altri tre capitoli ed una serie tv. A fare da protagonisti gli immancabili Graboid, gigantesche creature sotterranee simili ai Vermi delle sabbie di Dune. Nel corso dei film evolveranno in piccoli bipedi simil velociraptor, o ancora in predatori alati altrettanto pericolosi, ma nel primo, e in effetti unico film valido della saga, i Graboid sono semplicemente dei grossi vermoni affamati, creature cieche ma particolarmente sveglie guidate dalle vibrazioni del terreno e dal loro famelico appetito. Teatro della loro comparsa sono le deserte pianure rocciose del Nevada, e in particolare l'isolata cittadina di Perfection Valley. Tra i primi ad accorgersi del loro arrivo ci sono Valentine "Val" McKee ed Earl Bassett, due lamentosi e buffi tuttofare alle prese con i più vari incarichi nella zona, uno più noioso dell'altro. E' proprio nel giorno in cui la coppia ha deciso di abbandonare Perfection alla volta della vicina e più grande Bixby che arrivano i Graboid, intrappolando loro e gli altri membri della sparuta cittadina in un assedio sotterraneo. Per uscire dal quale serviranno due cose: tanta astuzia, e un'improbabile quantità di armi da fuoco.

vermoni anni cinquanta

Girato a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, Tremors è un film che visto oggi appare appartenere ad un cinema americano sempre più raro, se non estinto. Orgogliosamente b-movie e artigianale, il film di Underwood è un'operazione di genere spensierata e stereotipata capace però di sfruttare con gusto i propri cliché e prendere seriamente il proprio intento di intrattenere. Ricorrendo a gustosi effetti speciali vecchia scuola, rigorosamente meccanici e plastici, Underwood realizza un film attraversato da questi corpi alieni flaccidi e tentacolari figli di un cinema davvero estinto, la fantascienza anni '50. Tra l'ambientazione desertica, il senso d'assedio, la minaccia mostruosamente animale, Tremors guarda direttamente alla tradizione delle creature giganti che invadevano la campagna americana agli albori della Guerra Fredda, riprendendo tale stagione all'insegna del puro intrattenimento. L'operazione nel complesso riesce. Ad alcuni potrà disturbare la semplicità dell'impianto, o la sostanziale inesistenza dei personaggi, ma preso all'insegna del puro divertissement Tremors è un film che cattura e diverte, capace di dosare ironia (grazie all'azzeccata coppia di protagonisti, formata da Kevin Bacon e Fred Ward), ritmo ed effetti speciali. A partire dalle serpentine semi-soggettive dei mostri, che come squali nascosti sott'acqua rincorrono non visti le loro vittime. In conclusione rivisto oggi il film di Underwood non delude, pur confermandosi come nulla di eccessivamente memorabile. Di certo resta esempio di quel cinema artigianale gloriosamente di genere che Hollywood sembra sempre meno interessata a fare. Purtroppo.  

Tremors Piccolo cult per gli appassionati horror cresciuti con la tv degli anni Novanta, rivisto oggi Tremors si conferma un divertente monster-movie d’altri tempi. Begli effetti artigianali, personaggi stereotipati e storia frivola al punto giusto, il film d’esordio di Ron Underwood è lungi dall’essere memorabile, ma resta comunque un esempio gustoso di b-movie.

7

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