Recensione Training Day

L'efficace thriller poliziesco di Antoine Fuqua ambientato nelle periferie di Los Angeles, con protagonisti Ethan Hawke, Scott Glenn, Eva Mendes ed un Denzel Washington "da Oscar".

Recensione Training Day
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Cosa hanno in comune Antoine Fuqua e David Ayer oltre ad essere apprezzati registi? I due cineasti hanno avuto un'adolescenza simile, cresciuti entrambi in quartieri malavitosi dominati dalle gang criminali. Non bisogna perciò stupirsi della credibilità narrativa di Training Day, film del 2001 diretto dal primo e sceneggiato dal secondo, ambientato proprio nel mondo senza legge delle periferie americane. Con uno script aggiornato "in corsa" in seguito allo scandalo Rampart (una serie di casi di corruzione e violenza che videro protagonisti i membri dell'unità antibande della polizia di Los Angeles, ben raccontato nella pellicola dal titolo omonimo con Woody Harrelson) e girato proprio nei ruoli "reali" grazie ad un tacito accordo tra il cineasta e i boss dei quartieri più malfamati, il film è ambientato nell'arco di 24 ore, quelle del giorno di addestramento appunto indicate dal titolo. Nei panni dei due poliziotti protagonisti troviamo Ethan Hawke e Denzel Washington che, pur essendo stato la "seconda scelta" dopo il rifiuto di Mel Gibson, ha offerto una prova magistrale che gli ha consegnato il secondo Oscar della sua carriera (dopo quello per Glory - Uomini di gloria), il primo come attore protagonista.

The Wolf of Los Angeles

Jake Hoyt è un giovane poliziotto al primo giorno di addestramento per entrare a far parte della sezione Narcotici. Il suo supervisore è il pluridecorato Alonzo Harris, afroamericano invischiato da anni nel mondo delle gang e lui stesso assiduo consumatore di sostanze stupefacenti. Jake, inizialmente preso in contropiede dai metodi del suo superiore, si adatta ben presto alla routine del collega e il suo primo giorno si rivela costellato da indagini e sparatorie ben oltre ciò che pensava. E quando scopre che Alonzo nasconde dei segreti, capisce che anche la sua stessa vita potrebbe essere in pericolo...

Il braccio violento della legge

Training Day è un film sporco e (almeno per i due terzi di visione) cattivo, ben lontano dagli stereotipi buonisti a cui ci ha abituato la maggior parte dei polizieschi hollywoodiani post 90's. Escluso infatti il finale (che si vocifera sia stato "imposto" dalla produzione) le due ore di visione sono pregne di una forza sanguigna e realistica che ci trascina con irruenza per le strade di Los Angeles, dominate dalla violenza e dalle lotte tra le gang. Fuqua è bravissimo a gestire l'arco temporale delle 24 ore che coincidono con il primo giorno di esperienza nella narcotici del giovane Jake, dapprima timido e insicuro nei confronti del rude e sprezzante carisma sprigionato da Alonzo, alpha e omega double-face del racconto. Colpi di scena, inaspettati tradimenti, villain secondari tratteggiati con diverse sfumature, formano una coesione perfetta, che ruggisce prepotente nelle furiose sequenze di pura azione, sempre capaci di mantenere un'alta emotività senza cedere alle vie del mero spettacolo. In un cast che conta la presenza di rapper di successo come Snoop Dogg e Dr. Dre, di attori di razza come Scott Glenn e Tom Berenger e della bellezza mozzafiato di Eva Mendes, Ethan Hawke se la cava ottimamente in un ruolo meno semplice del previsto, non sfigurando affatto di fronte ad un mastodontico Denzel Washington.

Training Day Efficacissimo thriller poliziesco che guarda a modelli alti, Training Day ci trascina nella sporcizia delle periferie di Los Angeles con un racconto "forte" e bruciante che è una sfida tra due etiche, tra due modi di concepire il significato della Legge, ben incarnati dalle ottime performance dei due protagonisti. Registicamente essenziale nella sua calibrata aura di credibilità, il film vive su una tensione in costante progressione per oltre due ore, perdendosi in parte in un finale vagamente "banale" ma comunque d'effetto.

8

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