Recensione Tra le nuvole

[Roma09] George Clooney ci porta trale nuvole, tra cinismo e umanità ritrovata

Recensione Tra le nuvole
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Su, nel cielo

Jason Reitman è un tipo in gamba. E’ uno di quei registi tuttofare che amano e riescono a creare storie e squarci di vita atipiche, ha la grande capacità di umanizzare piuttosto che drammatizzare ciò che fa. Il successo di Thank you for smoking, seguito dopo due anni dal gioiellino Juno, ha fatto si che che il giovane cineasta potesse godere di fama e rispetto internazionali. Proprio grazie al lavoro svolto in precedenza, Jason può proporre il suo nuovo film come un evento da non perdere, arricchito dalla presenza di superstar internazionali del calibro di George Clooney e Vera Farmiga. Up in the air (Tra le nuvole, titolo italiano) - questo il nome del film - viene presentato con orgoglio al Festival internazionale del film di Roma, presenziato dallo stesso regista/sceneggiatore e dal simpatico Clooney. Un viaggio ironico, una situazione atipica, un viaggio su nel cielo, con la testa tra le nuvole.

Up again.

Ryan Bingham (George Clooney) lavora alle dipendenze di una società molto particolare. Il suo compito è quello di licenziare lavoratori di altre ditte quando queste intendono tagliare fuori del personale senza troppi rimorsi, lontano dagli occhi, lontano dal cuore. L’uomo, quindi, viaggia continuamente da uno stato federale all’altro, macinando chilometri sugli aerei di linea e svolgendo il suo lavoro in modo professionale, conciso e pulito. Tornato in azienda per una riunione generale organizzata dall’amministratore delegato vede crollarsi il mondo addosso: Natalie Keener (Anna Kendrick), giovanissima neolaureata appena entrata nella factory, propone un nuovo metodo di contatto per svolgere l’inusuale mestiere: l’utilizzo delle videochiamate. Così facendo la società riuscirebbe a tagliare circa l’80% dei costi in esubero e potrebbe gestire al meglio l’intero lavoro. Ryan, terrorizzato dall’idea che presto i suoi viaggi possano finire, tenta di far desistere il capo che, quasi imperturbabile accetta di prorogare l’adozione del nuovo sistema a patto che faccia fare pratica alla giovane novizia. Chiaramente contrariato, accetta la condizione ed inizia un viaggio che cambierà la sua vita.

Un giovane regista che mantiene le promesse.

Divertente, affascinante e riflessivo: Tra le nuvole colpisce con un’atipica maestria che raramente appartiene a cineasti giovani come Jason Reitman. Nonostante una profonda riflessione sull’esistenza e sui rapporti umani, il film riesce a vivere una sorta di innocenza che lo rende piacevolmente diverso dalla quasi totalità delle commedie - canoniche - degli ultimi anni. Ryan è un uomo felice, non solo in apparenza. A renderlo tale è la totale assenza di rapporti umani nella sua vita, mancanza che non soffre assolutamente avendo addirittura dimenticato cosa significa dare e ricevere affetto. Il suo lavoro, il suo essere perennemente scapolo e il suo successo hanno anestetizzato ogni sentimento e lo hanno reso una sorta di macchina cinica piena di sè immersa in un surrogato di liquido amniotico. Purtroppo per lui, però, si vede costretto a fare i conti con un'umanità che non ricordava di avere e che, inerme, decide di riabbracciare. Peccato che le cose non vadano proprio per il verso giusto.
L'intera pellicola è una trasposizione cinematografica di uno dei tanti modi di vivere la propria esistenza con nessuna direttiva, nessuna regola da seguire. Reitman non vuole fare retorica, semplicemente vuole ricordare a tutti che fuggire dal problema è il problema. La differenza è che lo racconta con molta meno banalità di altri, con un'intelligenza così brillante ed un'ironia tanto acuta da essere rarissima.
Clooney conferma, non che ne avesse bisogno, di essere un bravissimo attore oltre che un sex symbol. Stesso discorso per la signora Farmiga, in splendida forma e reduce d The orphan, da poco uscito nelle nostre sale (lo trovate recensito su Movieye).
Sorprendente la giovanissima Anna Kendrick, piacevolmente patetica nel ruolo della spocchiosa arrivista Natalie.
Un film senza dubbio molto riuscito, a conferma delle ottime capacità tecniche e intellettuali di Jason Reitman, da vedere.

Tra le nuvole Un film molto riuscito: divertente, riflessivo e coinvolgente. Memorabile in più di una sequenza, Tra le nuvole merita assolutamente una visione, alla faccia delle megaproduzioni capaci solo di sperperare fiumi di dollari.

7.5

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