Recensione Tomorrowland - Il Mondo di Domani

E se, all'interno di Disneyland, si nascondesse l'ingresso per un mondo parallelo, dove la tecnologia è moltissimi anni più evoluta della nostra? Questo posto si chiama Tomorrowland e l'accesso è riservato solo ad alcuni esseri umani...

Recensione Tomorrowland - Il Mondo di Domani
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In Europa il nome è stato cambiato in Discoveryland, per tutto il resto del mondo Tomorrowland è una delle cinque aree originarie di Disneyland, create da Walt Disney nel 1955. Il posto dove si riuniscono tutte quelle attrazioni ambientate nello spazio, con una struttura futuristica e chiari riferimenti alla fantascienza. Tomorrowland è stata creata in un periodo storico in cui gli americani avevano una grande fiducia nel futuro, in cui credevano che tutto fosse possibile. Certo, con il tempo la situazione è cambiata, ma Tomorrowland rimane ancora un luogo capace di regalare meraviglia (anche solo per il semplice fatto di trovarsi all'interno di un parco divertimenti): "Ogni volta che si ha a che fare con un futuro incerto, ci sono due modi diversi di guardarlo: o lo si immagina vuoto, oppure come un luogo pieno di possibilità. È così che mi piace immaginare il futuro: un mondo pieno di possibilità", spiega il regista Brad Bird che, con Tomorrowland - Il Mondo di Domani, ha voluto rendere omaggio a Walt Disney e al suo pensiero ottimista sul futuro.
Sono tantissime le storie che girano attorno alla persona di Walt Disney e l'idea di Tomorrowland, leggende che si tramandano da anni e che, ovviamente, nessuno ha il potere di confermare o smentire. Affascinanti quesiti pieni di opportunità che tengono attiva la fantasia di chi cerca di dipanarli. Ed è proprio grazie a queste che si è creata la storia alla base del film. Tutto è cominciato con una scatola risalente al 1952 ritrovata per caso negli archivi dei Disney Studios, al cui interno c'erano modelli e cianografie, fotografie e lettere relative alla creazione di Tomorrowland e all'Esposizione Universale del 1964. Damon Lindelof (produttore del film e, soprattutto, nome di spicco dietro la creazione della serie TV Lost) ha iniziato a studiarle, iniziando a formulare una sua teoria a riguardo: "Ho iniziato a immaginare che i contenuti della scatola fossero una sorta di indizio per scoprire una storia segreta. Quale storia sarebbe potuta essere? Per me, la risposta era ovvia: Tomorrowland non era semplicemente l'attrazione di un parco a tema, ma un luogo reale".

Devi solo crederci

Frank (Thomas Robinson) è un bambino pieno di speranze ed inventiva: nonostante le perplessità del padre, decide di portare la sua invenzione all'Esposizione Universale per farla partecipare a un concorso scientifico. Il suo jetpack è originale, anche se non perfettamente funzionante, e attira subito l'attenzione di tutti, soprattutto di Athena (Raffey Cassidy), una bambina che gli apre le porte per un mondo fantastico, pieno di possibilità, speranza e tecnologie avanzatissime. Anche Casey (Britt Robertson) ha una mente sempre in movimento, alla ricerca di una soluzione per tutto, pratica e che la spinge ad agire piuttosto che rimuginare sulle cose. Un giorno entra in possesso di una strana spilletta, che la conduce sulla strada di Athena e di un ormai cresciuto e burbero Frank (George Clooney). La spilletta è in grado, al solo tatto, di portare Casey in un mondo fantastico, futuristico, dove tutto quello che lei ha sempre sognato sembra possibile... ma l'effetto è temporaneo. Come tornare a Tomorrowland?

Promesse e leggende

Appena messo piede a Tomorrowland, i personaggi si chiedono, come prima cosa, se il posto che stanno vedendo sia reale o meno. Una domanda che si sono posti in tanti nel corso degli anni, viste le varie leggende che circolano sulla sua creazione e sulla figura di Walt Disney. In Tomorrowland - Il Mondo di Domani Brad Bird decide di credere nella sua esistenza, come omaggio a Disney e alla sua convinzione che, insieme a Epcot, questi posti potessero migliorare il mondo tramite la tecnologia. Molte persone però sono convinte che Disney facesse parte di una società segreta composta da pensatori e ottimisti provenienti da tutto il mondo e che, grazie alle tecnologie futuristiche sviluppate dal gruppo, Tomorrowland possa davvero esistere in un'altra dimensione. Di questo gruppo farebbero parte anche persone come Gustave Eiffel, Thomas Edison, Jules Verne e Nikola Tesla che, in una sera del 1889, si sarebbero riuniti in un appartamento segreto costruito all'interno della Torre Eiffel per fondare una società denominata Plus Ultra, che avrebbe influenzato tutti i secoli successivi. Ma che cosa hanno creato? Secondo Lindelof: "Questi grandi pensatori idearono un piano per costruire una città del futuro, che fosse libera dal controllo del Governo e delle multinazionali, una grande e utopistica fiera scientifica che non avrebbe mai avuto fine. A causa delle due Guerre Mondiali il lavoro fu completato solo negli anni Sessanta, dopo l'ingresso di Walt Disney nell'organizzazione. A quel punto, questo mondo segreto e ipertecnologico fu costruito e tenuto nascosto al mondo reale".
Dobbiamo crederci? È solo una fantasia? Sta allo spettatore decidere da che parte schierarsi, se essere cinico e indifferente o speranzoso e ottimista... ed è proprio questa scelta la base della morale di Tomorrowland - Il Mondo di Domani.

Basta avere speranza

Bisogna ammettere però che la parte più interessante di Tomorrowland - Il Mondo di Domani sono proprio le storie alla base del film, tutte le congetture, ipotesi e credenze che hanno permesso la nascita di questa idea e avviato i meccanismi di sceneggiatura. Presupposti affascinanti e che, da sempre, hanno un innegabile appeal su ogni tipo di spettatore. Ma sappiamo tutti come funziona la mente di Damon Lindelof, quindi non c'è da stupirsi se, alla fine della corsa per salvare il mondo, ci si ritrova con più domande che risposte, incantati ma decisamente confusi. Si parte benissimo, con dei personaggi che si intersecano perfettamente tra loro, apportando alla narrazione umorismo e curiosità, e setting futuristici ma rassicuranti, come dei paesaggi da favola che non vediamo l'ora di raggiungere. Il tutto sembra costruito per appagare un pubblico molto vasto e rendere Tomorrowland - Il Mondo di Domani il classico film adatto a tutta la famiglia. Ma, andando avanti con la storia, qualcosa non funziona e i meccanismi iniziano a incepparsi: i tanti quesiti e scenari iniziali non trovano una via d'uscita e si incastrano all'interno di una sceneggiatura che non sa bene che direzione prendere, come raggiungere una fine senza cadere nello scontato e già sentito. E infatti non ci riesce...

Tomorrowland - Il mondo di domani C’è davvero molto potenziale in Tomorrowland - Il Mondo di Domani ma, come spesso accade quando si deve lavorare con tantissimo materiale, non è stato sfruttato nel migliore dei modi. Troppe cose vengono portate all’attenzione del pubblico, senza però preoccuparsi di dare loro un senso, una conclusione, una spiegazione. Viene lasciato tutto in bilico, come le mille domande di chi viene condotto, per la prima volta, a Tomorrowland. Ma dopo più di due ore di film, di viaggi, racconti e invenzioni tecnologiche, ci si aspetterebbe qualcosa di più: a tratti divertente, visivamente affascinante, con ottimi presupposti e una morale assolutamente ottimista, Tomorrowland - Il Mondo di Domani rischia però di apparire più come un diversivo da pomeriggio spensierato in famiglia, che come un riuscito progetto cinematografico apprezzabile su più livelli.

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