The Sentinel, la recensione: un thriller dal cast eccezionale

Un cast d'eccezione in un thriller che però, purtroppo, sa di già visto. La recensione di The Sentinel.

The Sentinel, la recensione: un thriller dal cast eccezionale
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Cast stellare per questo The Sentinel: accanto a veterani quali Michael Douglas e Kim Basinger, troviamo Kiefer Sutherland ed Eva Longoria, in ascesa grazie al successo delle serie televisive di cui sono protagonisti (rispettivamente 24 e Desperate Housewives). Un quartetto intrigante, diretto dal semisconosciuto Clarck Johnson, regista per lo più del piccolo schermo e già autore di diversi episodi di The Shield ma anche di film come SWAT (con Colin Farrell e Samuel L. Jackson).

Al servizio di usa maestà, il presidente degli Stati Uniti

Pete Garrison è un importante agente governativo, membro della task force che si occupa di garantire la sicurezza del presidente degli Stati Uniti; con lui una nutrita schiera di professionisti lavora estenuamente tutti i giorni per proteggere la vita della persona più importante d'America, limitando i rischi che corre incessantemente e indagando su possibili minacce pianficando nel minimo dettaglio anche il più banale dei suoi impegni.
Nonostante gli anni di onorato servizio, Garrison nasconde uno scomodo segreto: una relazione con l'inarrivabile First Lady, Sarah Ballentine; un vizietto, quello di essere il rovinafamiglie di turno, che si porta dietro da tempo e che gli era costato la rottura dell'amicizia con David Breckinridge (Kiefer Sutherland), agente dell'unità investigativa, che diventerà il suo iniziale antagonista. Sfruttando infatti il segreto di Garrison, la vera talpa nella casa bianca - che pianifica di uccidere il presidente- riuscirà a incastrarlo e a sviare le indagini, costringendo Pete alla fuga e a investigare in prima persona per scagionarsi e sventare l'attentato.

Un film che sa di già visto

Nonostante la trama sappia di già visto, i presupposti per un buon film ci sono, ed infatti l'inizio è convincente: da un lato si cerca di rendere ben chiaro il complesso sistema di protezione del presidente, che comporta severi controlli anche per una capatina in bagno; dall'altro si introducono i personaggi protagonisti, cercando di fare leva, con piccoli dettagli e battute, sulle loro personalità per caratterizzarli al meglio.
Il rovescio della medaglia è la necessità di correre frettolosamente e passare, complice anche una regia frammentaria, da uno all'altro, senza approdonfire in realtà nessuno. Un problema inizialmente perdonabile perché dovuto alle troppe star in campo, ma che diventa irrisolto quando la trama decolla e il ritmo aumenta d'intensità, costringendo ad una certa urgenza e trasformando la pellicola in un insieme di inseguimenti decisamente prevedibile, in cui nessuno in realtà riesce a trovare un proprio spazio, riducendosi a semplici macchiette.
Purtroppo quello che era un incipit banale e già abusato in tantissimi film, qui viene sviluppato senza nessuna novità o tentativo di proporre qualcosa di inedito che potesse diventare interessante per chi di produzioni del genere ne ha viste per generazioni.
Alla fine tutto si sorregge per lo più sul carisma degli attori protagonisti piuttosto che su una narrazione che, nonostante qualche scena riuscita, coinvolge limitatamente.
Se la pellicola nonostante tutto mantiene qualche momento piacevole è quindi grazie a Douglas, sempre impeccabile nonostante il suo ruolo sia trito e ritrito, e a Sutherland, che qui interpreta un personaggio non troppo diverso, almeno nelle mansioni, da quello che l'ha reso celebre in 24, nonostante la differenza di spessore a favore di quest'ultimo sia lampante, e quindi non bisogna cadere nel comune errore di pensare a The Sentinel come un'occasione per vedere in azione Jack Bauer.
Sebbene l'interpretazione di Eva Longoria sia tutto sommato onesta, non si può fare a meno di notare come il suo personaggio rasenti l'inutilità e tolga soltanto spazio che sarebbe potuto essere impiegato per dare più spessore al film (basti citare il solo accennato rapporto d'amicizia tra Garrison e Breckinridge).

L'edizione in DVD

La versione per Home Entertainment di questa pellicola, distribuita per l'Italia da 01 Distribution, non ha tradito le aspettative, pur non posizionandosi tra quei dvd di qualità esemplare.

Il comparto video è buono, potendo contare su un bitrate medio soddisfacente, pari a 7.7 mb/s. Ciò nonostante è possibile rinvenire, soprattutto nelle location illuminate (in modo particolare le riprese all'aperto), un bel po di grana e qualche artefatto di troppo che, tutto sommato, non compromettono la bontà di visione. Il livello di dettaglio e nitidezza è buono ma non da primato: ci saremmo aspettati di più, anche per via dell'ottimo master sul quale questa edizione poteva contare.

Decisamente meglio la sezione audio, dove spicca su tutta una "fiammante" traccia in DTS full rate ( 1.536 kbit/s), accompagnata poi da due tracce in Dolby Digital, una in lingua originale, l'altra in lingua italiana. Il livello dei dialoghi è impeccabile, con le voci sempre distinguibili rispetto ai frequentissimi effetti e sempre perfettamente collocate nello schermo (capitolo doppiaggio a parte). La dinamica è portentosa, soprattutto quando, nelle scene più caotiche, si ha la possibilità di sentire all'opera tutti i canali contemporaneamente, restituendo un coinvolgimento da primato, grazie anche all'ottima resa della traccia relativa al subwoofer.

Poco più che Sufficiente la sezione relativa agli extra, dove è possibile rinvenire un making of, un trailer originale, cinque scene tagliate, le interviste con agli attori principali, una galleria fotografica, e per finire un finale alternativo.

The Sentinel Un film che seppur ben confezionato non riesce a distinguersi dai suoi simili e che si basa più sulla notorietà dei protagonisti che sulla trama, rivelatasi semplicistica e banale. Rimane comunque gradevole alla visione, soprattutto per gli amanti del genere. Se da un lato troviamo la versione cinematografica tutt'altro che eccellente, dall'altro abbiamo una buona edizione destinata all'intrattenimento domestico, con un discreto comparto video, e una traccia audio quasi perfetta, che risolleva un po' le sorti di "The Sentinel".

6.5

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