Recensione The Runner

Un ottimo Nicolas Cage è il protagonista dell'esordio dietro la macchina da presa del produttore Austin Stark: un drama-thriller a tinte amare ambientato nel mondo della politica americana.

Recensione The Runner
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Il disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, avvenuto nell'aprile del 2010, è ancora ben saldo nella memoria degli americani. In seguito ad un incidente fu necessario lo sversamento in mare di ingenti quantità di petrolio, inquinando le acque con conseguenze anche sociali ed economiche di un certo rilievo per lo Stato e i suoi abitanti. Da qui prende il via la storia di The Runner, esordio nel lungometraggio del produttore Austin Stark, anche autore della sceneggiatura, uscito oltreoceano i primi d'agosto in distribuzione limitata in sala e in video-on-demand. Assoluto protagonista un'instancabile Nicolas Cage, accompagnato da un cast di volti noti come Connie Nielsen, Sarah Paulson e il grande Peter Fonda.

Questione di scelte

Il membro del Congresso Austin Stark è sulla cresta dell'onda dopo un commosso intervento nel quale richiede aiuti per la Lousiana, duramente colpita da un disastro petrolifero. Ma proprio quando la sua popolarità è alle stelle, tale da garantirgli una quasi sicura elezione nel Senato americano, uno scandalo ne mina la credibilità: viene infatti alla luce una relazione extra-coniugale con una donna di colore, anch'essa sposata. Costretto alle dimissioni, e con la conseguente separazione della moglie, l'uomo dopo un periodo di depressione ritrova nuova forza vitale in un'associazione, da lui stesso creata, che cura gli interessi delle fasce sociali più colpite dalla calamità. Ma il richiamo della politica non tarderà a chiamarlo, mettendolo di fronte a scelte morali di non poco conto.

Uno sguardo nell'abisso

Prende spunto da un fatto realmente accaduto per poi inscenare una sofferta e credibile storia di finzione. The Runner è un film atipico e di non facile fruizione, capace però di suscitare emozioni sincere e scampando miracolosamente le insidie della retorica: il regista è bravo nel raccontarci senza troppe commiserazioni l'ascesa e la caduta del protagonista, uomo diviso tra i propri ideali e i compromessi necessari per metterli in pratica. Stark è abile nell'instillare una dolente e credibile umanità nei vari personaggi in gioco, in una sorta di thriller dell'anima che gioca con abilità tutte le sue carte e sfrutta appieno l'ambientazione della Lousiana, vera e propria co-protagonista della vicenda. Novanta minuti che compensano un ritmo narrativo solo apparentemente lento con una manciata di scene madri emotivamente potenti per un racconto morale che si prende i suoi tempi senza correre, a dispetto del titolo (tradotto letteralmente, Il corridore). Il tutto con uno stile limpido e sofferto, che fa sua un'intimità empatica in grado di coinvolgere ed appassionare, mettendo in mostra la predominanza dei poteri forti e dei grandi interessi nella politica americana. In un cast eccelso (memorabile la performance di Peter Fonda) ritroviamo un Nicolas Cage fieramente convincente, in una delle prove più riuscite della sua carriera recente.

The Runner Nicolas Cage guida magistralmente un ottimo cast nel bell'esordio del produttore Austin Stark. The Runner è un film amaro ed emotivamente potente, che racconta attraverso atmosfere suadenti ed opprimenti le scelte etiche di un uomo allo sbando ma pronto a combattere per i propri ideali in un mondo come quello della politica basato sull'arte del compromesso.

7

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