Recensione The Mechanik

Dolph Lundgren dirige, co-sceneggia e interpreta The Mechanik, revenge/b-movie che ripercorre tutti gli stilemi del filone con discreti risultati e sfrutta al meglio l'ambientazione russa.

Recensione The Mechanik
Articolo a cura di

Conosciuto anche con il titolo The Russian specialist, The Mechanik è la seconda prova dietro la macchina da presa dell'action star Dolph Lundgren, ad unno esatto da The Defender (2004), sua opera prima da novello regista. Co-sceneggiata dallo stesso interprete svedese, che si ritaglia anche il ruolo di roccioso protagonista, la pellicola appartiene ovviamente al copioso filone dei revenge/b-movie, con una storia ambientata per la sua quasi totalità proprio in Russia. Luogo nel quale Nikolai "Nick" Cherenko fa ritorno dopo sette anni per salvare una ragazza, finita ostaggio dello spietato boss Sasha Popov, con il quale il Nostro ha un conto in sospeso. Il criminale infatti è l'assassino della moglie e del figlio di Nikolai, uccisi durante un regolamento di conti fra bande. Con l'aiuto del mercenario William Burton, l'uomo metterà a rischio la sua vita per salvare l'ostaggio è al contempo ottenere la sua personale vendetta.

Il fuoco della vendetta

Difficile cercare l'originalità in una produzione di questo tipo, che si rifà scontatamente a tutti gli stereotipi del filone. Messo in chiaro questo va però detto che The Mechanik mantiene ciò che promette, e cioè novanta minuti di azione violenta e adrenalinica che mettono in mostra una certa e insospettabile perizia registica da parte di Lundgren, sempre contestualizzata al tipo di produzione. Il film non eccelle ma non si fa neanche disprezzare disponendo di un bel roster di facce "giuste" (in particolare il co-protagonista Ben Cross) che pur non esaltando nelle doti attoriali hanno il giusto carisma che buca lo schermo. Con uno sguardo al cinema western soprattutto nella parte finale, che sembra, con le dovute proporzioni, una sorta di versione aggiornata della mitica sparatoria di Sfida all'OK Corrall (1957) e una discreta cura nella scelta delle location, la visione scorre liscia e prevedibile ma ha il merito di non annoiare mai i fan del genere, grazie ad un ritmo serrato che ci trasporta dai night di San Pietroburgo alle desolate campagne limitrofe, riservando inquadrature paesaggistiche meno scontate del previsto.

The Mechanik Dolph Lundgren alla sua seconda prova dietro la macchina da presa realizza un revenge movie di serie b che, recuperando in pieno tutti gli stilemi del genere, si rivela un prodotto discretamente interessante per gli appassionati. The Mechanik offre la corretta dose d'azione e violenza dal buon impatto testosteronico in novanta minuti narrativamente scontati ma avvincenti quanto basta, con alcune sequenze di un certo impatto per uno dei titoli più "riusciti" del biondo colosso svedese.

6

Che voto dai a: The Mechanik

Media Voto Utenti
Voti: 0
ND.
nd