Recensione The Foreigner - Lo straniero

Steven Seagal è un agente free-lance che deve proteggere un misterioso pacchetto, in un viaggio "on the road" tra Germania e Polonia, in The Foreigner - Lo Straniero, pessimo action b-movie di Michael Oblowitz.

Recensione The Foreigner - Lo straniero
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La carriera di Steven Seagal, già dagli inizi non certo foriera di film memorabili, dall'inizio del nuovo millennio si è stancamente arenata in una lunghissima serie di straight-to-video, la maggior parte al di sotto del limiti di decenza anche per la categoria dei b-movie. Uno degli anni più dimenticabili per il maestro di aikido prestato al grande schermo è stato sicuramente il 2003, nel quale è stato diretto per ben due volte dal regista sudafricano Michael Oblowitz. The Foreigner - Lo Straniero, qui oggetto di recensione, e il televisivo Il vendicatore (uscito pochi mesi più tardi) sono infatti due titoli che difficilmente anche i fan dell'ormai appesantito interprete giudicheranno con clemenza. In questa co-produzione polacco-statunitense l'ex Nico è accompagnato da uno stuolo di attori di secondo (e terzo) piano quali Max Ryan (Death Race), Jeffrey Pierce (S1m0ne) e la bella Anna-Louise Plowman (2 cavalieri a Londra).

Jon il freddo

Jonathan Cold è un ex agente sotto copertura che ora lavora come freelance per consegnare pacchi ad alto rischio. Mentre Jon si sta preparando per il funerale del padre, Alexander Marquet gli propone un ultimo incarico: la sua missione sarà quella di trasportare un misterioso "pacchetto" dalla Francia alla Germania. L'incarico si rivela però più pericoloso del previsto, e l'agente scoprirà che in molti vogliono mettere le mani sul contenuto. Ha inizio così un viaggio che condurrà l'uomo anche in Polonia, mentre diversi killer a pagamento vengono assoldati per ucciderlo e recuperare ciò che egli trasporta.

Straniero in terra straniera

Assolutamente improponibile, The Foreigner - Lo Straniero è un gran pasticcio in tutti i sensi. Il lato peggiore dell'intera operazione rimane però senza dubbio l'assurda sceneggiatura di Darren O. Campbell, che affastella confusamente colpi di scena a profusione in un intreccio inutilmente complicato, tra doppi e tripli giochi e personaggi che "resuscitano" magicamente in più occasioni, rendendo la storia priva di qualsiasi credibilità. Purtroppo la narrazione è in buona compagnia: stilisticamente Oblowitz si rivela un regista mediocre, che si concentra quasi esclusivamente sui primi piani dei vari personaggi, scelta ancor meno comprensibile visto le ben note povertà attoriali di Seagal e del resto del cast. Un paio di sequenze d'azione hanno anche un discreto effetto, ma l'abusato utilizzo del ralenty (che serve anche a nascondere l'ormai scarsa reattività del protagonista, già nella fase ingrassante) e nemici più stupidi della media eliminano qualsiasi senso di suspense. A tal proposito è da far notare il copioso numero di villain, nessuno degno di nota, che fa risaltare ancora maggiormente la pochezza generale di un film tremendamente sbagliato.

The Foreigner - Lo straniero Difficile dire se sia il più brutto film di Steven Seagal, certo è che The Foreigner - Lo Straniero entra sicuramente in un'ipotetica top five degli scult interpretati dall'ormai bolso maestro di aikido. Una storia macchinosa e spesso insensata che vede il Nostro a zonzo per l'Europa nel tentativo di proteggere un misterioso pacchetto è l'occasione per qualche baruffa a mani nude e delle sparatorie scarsamente avvincenti, che conducono il titolo nell'oblio cinefilo dei peggiori b-movie.

3.5

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