Recensione The Crossing - Parte II

John Woo nel secondo capitolo del dittico di The Crossing, che vede nuovamente protagonisti Zhang Ziyi, Takeshi Kaneshiro e Song Hye-kyo, si concentra sul tragico affondamento del battello Taiping.

Recensione The Crossing - Parte II
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Tutti sono a conoscenza dell'immane tragedia del Titanic; in pochi invece, almeno nel mondo occidentale, sanno del naufragio del battello Taiping che nel 1949 costò la vita ad oltre 1500 passeggeri cinesi. L'obiettivo di John Woo con il dittico di The Crossing era proprio quello, oltre a ripercorrere alcune strazianti fasi della guerra civile tra nazionalisti e comunisti, di porre l'attenzione su questo dramma del mare nel quale si consumarono così tante esistenze. Uscito in patria nell'estate appena trascorsa, a sei mesi dal primo capitolo, The Crossing - Parte II riprende le vicende che vedevano per protagonisti i personaggi di Zhang Ziyi, Takeshi Kaneshiro e Song Hye-kyo, spostando l'attenzione dalla componente prettamente bellica per premere l'acceleratore sul melodramma puro, con tanto di parte finale che va ad ispirarsi, con le comprensibili proporzioni (dovute soprattutto al minor budget), al kolossal catastrofico di James Cameron.

La battaglia dei tre cuori

Il medico Yan Zenkun, che non ha mai dimenticato la sua fidanzata giapponese, è ora alle prese con problemi familiari: la madre infatti è preoccupata che il figlio minore, fervente comunista, perda la vita come un altro dei suoi figli, morto tempo prima proprio per la causa politica.
Yu Zhen, la cui speranza di riabbracciare l'amato, un soldato disperso in guerra, non è mai svanita cerca in tutti i modi, anche vendendo il suo corpo, di racimolare i soldi per giungere a Taiwan.
Nel frattempo Zhou Yunfen non vuole rassegnarsi alla scomparsa del marito, un generale dato per morto durante gli ultimi scontri di guerra. I destini di queste tre anime tormentate finiranno per incrociarsi tra di loro, e con quelli di altre persone, proprio sul battello Taiping.

Tutti i rumori del mare

Per avvicinare alla storia anche chi orfano del primo capitolo (del quale trovate la recensione a quest'indirizzo), The Crossing - Parte II paga una prima parte nella quale si ripetono scene già viste in passato, ibridate ad altre nuove di zecca, che ci permettono di capire a fondo le varie dinamiche che vanno a legare il trio di protagonisti superstiti. All'inizio pesa perciò una certa lentezza, dovuta anche ad eccessi drammatici sin troppo esasperati che rischiano di appesantire l'approccio alla visione. Dopo la prima mezzora però si viene catapultati in un crescendo emozionale che fa sue tutte le migliori logiche del genere, con una manciata di giochi beffardi del destino che preparano il campo ad un non così scontato numero di colpi di scena. Il vero e proprio fulcro di questo "sequel" risiede però all'annunciato arrivo del naufragio, con una vera e propria apoteosi spettacolare che trascina per circa venti minuti il pubblico nella frenesia della tragedia, col battello intento ad affondare mentre centinaia di persone cercano scampo in ogni maniera possibile. E quando si vengono a creare situazioni disperate di massa, si sa che l'individuo è portato a compiere gesta di rabbiosa ed egoistica disperazione pur di sopravvivere. Complici le solide interpretazioni del cast, figure secondarie incluse, e l'avvolgente colonna sonora, l'empatia coi personaggi si rivela autentica e le lacrime nelle anime più sensibili non tarderanno a sgorgare, con risvolti anche imprevedibili riguardo il destino dei protagonisti. E se alla fine è comunque la speranza a trionfare, il percorso per giungere ad essa sarà più tormentato del previsto.

The Crossing - Parte II Con una catastrofe navale messa in scena strizzando l'occhio al Titanic di James Cameron, John Woo realizza la giusta conclusione del suo dittico bellico-melodrammatico. Il maestro cinese perde qualcosina in ritmo rispetto al precedente tassello ma lo eguaglia nel coinvolgimento emozionale, che non viene mai a mancare toccando vette di puro lirismo nei momenti più tragici del naufragio, nel quale non mancheranno gesta di efferata brutalità e di grande altruismo al contempo. The Crossing - Parte II dirotta quindi l'alta dose di furia bellica del primo episodio su una componente fortemente umana e toccante, non mancando di coniugare ancora una volta egregiamente spettacolo e sentimento.

7.5

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