Recensione The Conjuring - Il Caso Enfield

A tre anni dallo spaventoso L'evocazione - The conjuring, il malese James Wan ne riporta in scena i due demonologhi protagonisti partendo anche stavolta da fatti realmente accaduti.

Recensione The Conjuring - Il Caso Enfield
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Dunque, cercando di riepilogare velocemente, nel 2014 abbiamo visto nelle sale cinematografiche l'Annabelle che, diretto da John R. Leonetti, faceva luce sui retroscena legati alla diabolica bambola del titolo introdotta l'anno precedente da L'evocazione - The conjuring, a firma dello stesso James Wan che si occupa ora del sequel The conjuring - Il caso Enfield.
Sequel derivato come il capostipite da fatti realmente accaduti e che apre nel 1976 ad Amityville, mostrandoci, appunto, il caso più famoso seguito dai coniugi demonologhi Lorraine ed Ed Warren nel corso della loro carriera.
Caso che, come ormai è risaputo, ispirò la nota saga cinematografica iniziata dall'Amityville horror di Stuart Rosenberg seguìto, tra l'altro, dall'Amityville possession di Damiano Damiani non poco ricordato qui dalle immagini che riempiono i primi minuti di visione.
Immagini che anticipano la nuova situazione in cui troviamo immersi i due protagonisti per la seconda volta con le fattezze di Vera Farmiga e Patrick Wilson e sulla quale il regista osserva: "Tutto quello che Ed e Lorraine hanno vissuto da quando li abbiamo incontrati nel primo film ha preparato la strada per Enfield. Tra tutti i casi su cui hanno investigato nel corso della loro vita, Enfield è uno dei più sconvolgenti e angoscianti. Ma è anche uno dei più interessanti sotto parecchi punti di vista, perché è un riflesso di Amityville".

Amityville (p)ossession

L'Enfield che altro non è che il popolare quartiere di Londra in cui vivono la madre single Peggy Hodgson alias Frances O'Connor e i suoi quattro bambini all'interno di un'abitazione infestata da spiriti malvagi e, di conseguenza, bisognosi di un aiuto da parte della già citata coppia.
La Londra del 1977, per la precisione, con lo sciopero dei minatori ancora in atto e la nascita del movimento punk e che, quindi, muta l'ambientazione intima conferita dalla fattoria isolata della pellicola precedente in qualcosa di più ampio, trasmesso dallo scenario della grande città trafficata dove si è porta a porta con i vicini.
Scenario in cui vengono coinvolti anche una parapsicologa tedesca e un investigatore inglese del paranormale rispettivamente interpretati da Franka Potente e Simon McBurney, man mano che le oltre due ore e dieci in fotogrammi vengono scandite da momenti volti ovviamente a trascinare nel terrore lo spettatore.
Perché, una volta tanto, ci troviamo dinanzi ad un'operazione al cui interno l'attesa nei confronti della fase maggiormente rivolta all'horror non viene costruita su lenti ritmi di narrazione, ma accompagnata da apparizioni improvvise, voci minacciose e magistrali sequenze di tensione, come nei migliori prodotti di paura degli anni Ottanta.
Sequenze tra cui meritano sicuramente la citazione sia quella che coinvolge un camion dei pompieri giocattolo che l'altra in cui una delle figlie di Peggy viene aggredita nella stanza piena di crocifissi, ricordando, in un certo senso, Nightmare - Dal profondo della notte.
Non l'unico rimando al capolavoro di Wes Craven, se includiamo anche l'entrata in scena dell'inquietante Uomo storto dello Zootropio che, vagamente vicino a Freddy Krueger, contribuisce a trasformare il tutto in una sorta di attrazione dell'orrore da luna park (sensazione emersa in maniera meno accentuata anche nel lungometraggio del 2013).
Come pure la figura di un'inquietante suora, ulteriore ingrediente azzeccato di un seguìto nel complesso apprezzabile e riuscito, ma che rischia di eccedere in lunghezza e di tendere ad adagiarsi sui canoni tradizionali del filone delle presenze demoniache, senza offrire troppa originalità.

The Conjuring - Il Caso Enfield Chiamati ad aiutare una famiglia terrorizzata da una presenza maligna nascosta nella sua isolata fattoria ne L’evocazione - The conjuring, i due investigatori del paranormale con i volti di Patrick Wilson e Vera Farmiga tornano all’opera spostandosi stavolta a Londra, dove una madre single è alle prese con la sua abitazione infestata. Tratto come il precedente capitolo da fatti realmente accaduti negli anni Settanta, The conjuring - Il caso Enfield rivela ancora una volta le lodevoli capacità di nuovo maestro dell’horror sfoggiate dal malese James Wan, capace di spaventare ed intrattenere lo spettatore a suon di terrorizzanti sequenze ed inquietanti trovate capaci di conferire all’insieme il sapore dei bei film horror del passato. Anche se nel corso della seconda parte sembra accontentarsi, però, di confezionare un sequel non eccessivamente originale e, di conseguenza, non superiore al capostipite.

6.5

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