Recensione The Butterfly Room - La stanza delle farfalle

Il ritorno all'horror per Barbara Steele!

Recensione The Butterfly Room - La stanza delle farfalle
Articolo a cura di

Nel neanche troppo lontano 2000, chi ebbe modo di visionare in sala Medley - Brandelli di scuola, splatter semi-amatoriale che, strutturato su diversi episodi atti a porre al loro centro folli combriccole di studenti e professori, venne acquistato addirittura dalla americana Troma, specializzata in trash, potrebbe ricordare, magari, che insieme al lungometraggio d'esordio del vicentino classe 1979 Gionata Zarantonello venne diffuso anche il cortometraggio Alice dalle 4 alle 5, interpretato da Piera Degli Esposti.
Dopo l'atipico thriller Uncut, concepito nel 2003 (al cinema, però, arrivò due anni più tardi) e interamente costituito da un'inquadratura del pene del porno-attore Franco Trentalance (!!!), Zarantonello - che, nel frattempo, ha mutato il proprio nome in Jonathan - torna al grande schermo con una fiaba nera che non solo proviene dal suo romanzo intitolato proprio come il citato short, ma vede in qualità di produttore esecutivo l'Ethan Wiley regista, tra l'altro, de La casa di Helen e Gli adoratori del male, quinto capitolo della saga kinghiana Grano rosso sangue.
Una fiaba nera che vede la mitica Barbara Steele de La maschera del demonio (1960) e Il pozzo e il pendolo (1961) impegnata a concedere anima e corpo alla elegante e solitaria signora Ann, la quale, ossessionata dalla propria collezione di farfalle, stringe un'insolita amicizia con Alice, ovvero Julia Putnam, che, attirata nel suo mondo malato, instaura con lei una distorta relazione madre-figlia.

Still Barbara

Una distorta relazione che porta la donna ad attuare una serie di omicidi dal momento in cui il trauma del confronto con le altre figure femminili che la bambina frequenta risveglia in lei un oscuro passato; mentre ad accorgersi che qualcosa non va non è solo Julie alias Ellery Sprayberry, figlia di nove anni della vicina di casa, ma anche la sua stessa figlia Dorothy, incarnata dalla Heather Langenkamp vista nel primo, terzo e settimo Nightmare.
Perché, a partire dal Ray Wise della serie televisiva I segreti di Twin peaks (1990) e dalla Erica Leerhsen protagonista di Wrong turn 2 - Senza via di uscita (2007), da bravo appassionato di horror Zarantonello tira in ballo non pochi volti noti del genere caro a Freddy Krueger e Jason Voorhees; dalla Adrienne King dei primi due Venerdì 13 alla Camille Keaton di Non violentate Jennifer (1978), passando per il Joe Dante regista di Gremlins (1984) e la P.J. Soles che finiva strangolata da Michael Myers in Halloween - La notte delle streghe (1978).
Lo stesso Halloween - La notte delle streghe di cui, inoltre, l'efficace colonna sonora a firma di Pivio e Aldo De Scalzi sembra vagamente riecheggiare alcuni passaggi; man mano che, tra flashback e tutt'altro che assente cattiveria, i lenti ritmi di narrazione vengono scanditi a dovere dal buon montaggio di Clelio"Tutti contro tutti"Benevento.
Al servizio di quello che, in mezzo a riuscite sequenze come quella del bagno pubblico e soluzioni visive che rimandano in maniera evidente al Dario Argento del periodo d'oro, si presenta nelle evidenti vesti di thriller americano al cui interno si trova un'anima europea.
Thriller dal sapore anni Settanta-Ottanta che, senza puntare agli eccessi di gore, permette alla Steele di sfoderare in maniera ottima un personaggio degno della Bette Davis di Che fine ha fatto Baby Jane? (1962)... anche se la riuscita, serrata parte finale, con ogni probabilità, avrebbe giovato ancora di più all'insieme se fosse stata meno breve.

The Butterfly Room - La stanza delle farfalle Un giorno bisognerà chiedersi per quale motivo, nello stivale tricolore d’inizio XXI secolo, i cineasti nostrani intenti a fare genere su celluloide si debbano vedere costretti a ricorrere all’estero. Co-produzione tra Italia e Stati Uniti, il lungometraggio di Jonathan Zarantonello - autore di Medley-Brandelli di scuola (2000) e Uncut (2003) - testimonia la voglia e la capacità di fare tipica di tanti filmmaker che, del tutto ignorati dai nostri produttori non amanti dell’horror, finiscono per sfornare prodotti che non hanno nulla da invidiare ai tanti provenienti da altri paesi del globo. Nulla di eccezionale, attenzione, ma un’operazione visivamente interessante e che, con parata di star del cinema della paura nel cast, non può fare a meno di lasciare del tutto soddisfatti coloro che si emozionano dinanzi alle pellicole dell’orrore sfornate tra gli anni Settanta e Ottanta.

6.5

Che voto dai a: The Butterfly Room - La stanza delle farfalle

Media Voto Utenti
Voti: 4
7
nd

Altri contenuti per The Butterfly Room - La stanza delle farfalle