Recensione Summer 82 When Zappa Came To Sicily

1982: un giovane siciliano di leva al nord si mette in viaggio verso Palermo per assistere al concerto di Frank Zappa...

Recensione Summer 82 When Zappa Came To Sicily
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Nato a Baltimora il 21 Dicembre del 1940 e prematuramente scomparso il 4 Dicembre di cinquantatré anni dopo a causa di un cancro alla prostata, Frank Vincent Zappa non è certo un nome che ha bisogno di presentazioni.
Musicista, cantautore, compositore, ingegnere del suono, produttore discografico e regista con una carriera artistica di oltre trent’anni, nel 2004 è stato classificato settantunesimo, dalla rivista Rolling stone, all’interno della lista dei cento più grandi artisti di tutti i tempi, grazie, senza alcun dubbio, sia al suo eclettismo che alla capacità di contaminare diversi generi musicali con approccio sperimentale.
Già autore del cortometraggio 1982: L’estate di Frank, Salvo Cuccia lega in questo documentario la propria storia privata a quella del musicista, sintetizzando così le motivazioni che hanno spinto a realizzarlo: “Ragazzi di tutte le generazioni hanno i loro idoli, io ho avuto l'eclettico musicista e compositore americano Frank Zappa. Sono cresciuto in un piccolo paese in provincia di Palermo e, a quattordici anni, ho cominciato a suonare la chitarra; la musica ha rivestito per me un ruolo di emancipazione e di distacco da un contesto gretto, ancora legato alla società arcaica da un lato e intriso di mafia dall'altro. Sognavo San Francisco, Berkeley e la California e speravo di poter dare un giorno il mio contributo al cambiamento sociale attraverso la musica. Zappa rappresentava per me la ribellione e la modernità: amavo il suo umorismo dissacrante e il modo in cui metteva accanto stili musicali contrastanti, al di là di tutte le etichette. Attingeva da tutti i generi, li fagocitava e li rielaborava fuori contesto. Il funk, il jazz, il pop, nelle sue mani diventavano altro, “il suo suono”, il punto di congiunzione più forte tra le musiche del Novecento, dal pop alla musica colta. Per me che indago da diversi anni i mondi del documentario, del cinema di finzione e della videoarte per fonderli insieme, Zappa è il perfetto esempio di “esploratore di linguaggi”.

Zappa in... Salvo

Del resto, il 14 Luglio del 1982, giorno del suo compleanno, Cuccia attraversò l’Italia da nord a sud, in macchina insieme al padre, per raggiungere l'ultima imperdibile tappa del tour dell’autore di Peaches in Regalia, senza riuscire, però, ad arrivare in tempo per l’esibizione.
Quell’esibizione a trent'anni da cui riprende tra le mani il biglietto e rimette insieme i tasselli per ricostruire un periodo intenso, tramite le preziose testimonianze di conoscenti e parenti stretti zappiani, a partire da quelle di Massimo Bassoli, grande amico e biografo dell’artista.
Il Massimo Bassoli a cui Zappa, interessato a imparare tutte le parolacce italiane, apprendiamo che chiese, tra l’altro, di scrivere una canzone contenente la parola “Min**ia” (!!!).
Man mano che, in mezzo agli intervistati, troviamo la moglie Gail e i figli Diva, Dweezil e Moon; la quale, in particolare, ci delizia con un curioso aneddoto: quando aveva quattordici anni era frustata a causa del fatto che il padre si trovava sempre in tour, quindi gli propose di incidere una cosa insieme e lui, dopo averla svegliata nel cuore della notte, registrò le sue imitazioni per metterle dentro Valley girl.
Soltanto uno degli interessanti racconti destinati a emergere nel corso della oltre ora e venti di visione, in mezzo a interventi del chitarrista Steve Vai, del batterista Joe Travers, del tecnico delle chitarre Thomas Nordegg e del fumettista Tanino Liberatore.
Mentre, tra una The duke of prunes e una Dancing fool, immagini di repertorio mostrano cosa accadde la fatidica sera di quel 14 Luglio, quando una spaventosa guerra di mafia imperversava, febbrili preparativi erano in corso per la festa di Santa Rosalia, le forze dell'ordine erano sotto pressione e il concerto, di conseguenza, fu un vero disastro, con i poliziotti che sgomberarono lo stadio e i ventimila spettatori costretti alla fuga tra i lacrimogeni.

Summer 82 When Zappa Came To Sicily Raccontato su schermo da Salvo Cuccia, un viaggio volto a intrecciare il proprio con quello di Frank Zappa e del suo amico Massimo Bassoli, il quale racconta tutte le peripezie del tour del 1982. Mentre la famiglia di Zappa, nella Sicilia di oggi, va alla riscoperta delle proprie origini, nel corso di un elaborato che si sarebbe potuto presentare nelle vesti di ennesimo, banale assemblaggio di immagini di repertorio raccolte da un fan e che, invece, si rivela un coinvolgente documento da schermo ricco di aneddoti interessanti relativi all’eclettico artista che aveva uno stile anticonformista, forse tipico dei siciliani, e che individuava nella libertà e nella musica le cose che più amava.

6.5

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