Recensione Stai Lontana da Me

Remake tutto italiano di Per sfortuna che ci sei per Brignano e Angiolini

Recensione Stai Lontana da Me
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Unite un maschio e una femmina e state tranquilli che, prima o poi, arrivano anche gli attriti.
Il titolo richiama alla memoria quello di un noto successo musicale del molleggiato Adriano Celentano, ma il lungometraggio diretto dall'Alessio Maria Federici già autore di Lezioni di cioccolato 2 (2011) non vuole essere, in realtà, una commedia dai toni nostalgici con richiami agli anni Sessanta, bensì il rifacimento del francese La chance de ma vie di Nicolas Cuche, distribuito in Italia come Per sfortuna che ci sei.
Il La chance de ma vie che, molto più vicino alle commedie romantiche a stelle e strisce che a quelle d'oltralpe, vide protagonista nel 2011 il François-Xavier Demaison de Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (2009) nei panni del consulente coniugale Julien Monnier, il quale non riusciva a tenere una donna accanto a sé per più di due settimane, in quanto portatore di sfortuna a tutte le esponenti del sesso femminile che s'invaghivano di lui.
Compresa la ragazza in cerca di successo lavorativo Johanna Sorini, che, con le fattezze della bella Virginie Efira poi rivista in 20 anni di meno (2013) di David Moreau, finiva per diventare la sua ultima, inconsapevole vittima sentimentale.

Per sfortuna che ci ri-sei

Una commedia intenta a ricordare da un lato che la iella, a volte, porta anche bene, e dall'altro che, se nelle favole le principesse sposano il principe azzurro, nella vita, in fondo, è una questione di fortuna.
Una commedia che nella sua rivisitazione italiana pone Enrico Brignano nel ruolo di Jacopo, il miglior consulente matrimoniale su piazza che, proprio come il Julien della pellicola originale, riesce a risolvere ogni caso di coppia tranne il suo, a causa della sfiga nera trasmessa a tutte coloro che si fidanzano con lui.
Coloro che finiscono all'ospedale o che ci rimettono la propria carriera lavorativa, un po' come rischia di fare Sara alias Ambra Angiolini, la quale, versione nostrana del succitato personaggio di Johanna, è una bella e ambiziosa architetta destinata a far innamorare perdutamente di lei Jacopo, ricambiandolo ma ritrovandosi addosso anche l'inevitabile serie di sventure che non mancano di mettere in pericolo di rottura il loro rapporto.

W la sfiga!

Quindi, con il bravo Fabio Troiano nella parte di uno sciupafemmine suo migliore amico e l'immancabile Giorgio Colangeli in quella del padre, l'interprete di Ci vediamo domani (2013) incarna perfettamente il simpatico individuo per il quale non esiste nulla di più bello del rendere felice una donna, pur essendo sempre quella di un altro e non la propria.
Il simpatico individuo per il quale la prima regola è non uscire mai con le proprie pazienti e che arriva addirittura a consultare l'operatore dell'occulto Zorus, incarnato dall'Edoardo Maria Falcone che firma anche la sceneggiatura insieme al regista e al Davide Lantieri curatore dello script de L'intrepido (2013) di Gianni Amelio.
Sceneggiatura bene o male fedele a quella che fu alla base del capostipite, dal quale, tra l'altro, non recupera la sequenza ambientata nel monastero; man mano che tira in ballo anche Anna Galiena e Giampaolo Morelli insopportabili madre e figlio e che non mancano divertenti gag come quella che include un tassista balbuziente interpretato da Max Paiella.
Perché, mentre la colonna sonora si popola di orecchiabili motivetti come la soundtrack di Paradise (1982) di Stuart Gillard e una rilettura della I got you babe originariamente eseguita da Sonny & Cher, non risultano ovviamente assenti occasioni per sorridere nel corso della ora e ventidue di visione, gestita da Federici sfoderando un apprezzabile taglio non distante da quello che caratterizza molti prodotti "leggeri" internazionali.
Ora e ventidue di visione la cui morale vuole che il bello stia nel fatto che nella vita le cose cambiano, rivelandosi fortunatamente veloce e consigliabile per una piacevole e non troppo lunga serata senza pensieri dinanzi al grande schermo.

Stai Lontana da Me Regista di Lezioni di cioccolato 2 (2011) con Luca Argentero, Alessio Maria Federici cura il remake italiano di Per sfortuna che ci sei (2011) di Nicolas Cuche sostituendone i protagonisti François-Xavier Demaison e Virginie Efira con Enrico Brignano e Ambra Angiolini. Un remake che, con Fabio Trojano, Anna Galiena e Giampaolo Morelli inclusi nel cast, si rivela piuttosto fedele alla pellicola di partenza, dalla quale sembra riprendere quasi tutte le situazioni che la costituivano. Quindi, se vi era piaciuto il film di Cuche, probabilmente rimarrete soddisfatti anche dalla visione di questo, che, complice la buona direzione degli attori, diverte più che sufficientemente e non annoia affatto... oltre a essere piuttosto breve.

6.5

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