Recensione Sospesi nel Tempo

Fantasmi, omicidi e presenze misteriose... Il ritorno di un cult in HD!

Recensione Sospesi nel Tempo
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Sospesi nel Tempo (The Frighteners in lingua originale), è uno di quei prodotti piuttosto atipici, difficilmente classificabili in un solo genere ben distinto. La trama del film, scritta da Peter Jackson e Fran Walsh (moglie dello stesso Jackson), miscela elementi da commedia anni 90 con elementi di puro humour nero tendenti all’horror, uniti a pizzichi di splatter che strizzano l’occhio alle precedenti produzioni dello stesso regista. Il progetto risale al 1992, quando i due coniugi decisero di creare questa sceneggiatura basata su una storia di fantasmi, sceneggiatura poi successivamente accettata dal buon Robert Zemeckis che ha dato il via alla produzione. Frank Bannister, ex architetto, a seguito di un incidente diventa un sensitivo in grado di vedere spiriti e dialogare con loro. Compie truffe facendosi aiutare dai suoi tre amici spiriti, Cyrus, Stewart e il Giudice, ma si ritroverà immancabilmente a dover sventare una minaccia che lo porterà a rivedere anche parti del suo oscuro passato, nonchè a fare luce sulla tragedia che ha portato alla morte (misteriosa) di sua moglie. Una sinistra presenza, travestita da mietitore incappucciato, fa stragi nella sua cittadina, marchiando con dei numeri sequenziali di volta in volta la fronte delle sue vittime. Toccherà proprio a Bannister sventare la minaccia. Come già detto, il film si presenta come una commedia dai risvolti horror/splatter dotata di un impatto iniziale che, grazie anche ad un Michael J. Fox (una delle sue ultime interpretazioni in un lungometraggio) che sembra appena uscito da un nuovo capitolo di Ritorno al Futuro, può essere senza dubbio fuorviante. Quando poi, in realtà, si sta pur sempre parlando di un film vietato ai minori. Aiutato però da uno script scorrevole e mai noioso e da attori (molto valida l’interpretazione di Jeffrey Combs nelle vesti dell’agente psicopatico Milton Dammers) tutto sommato convincenti, essa possiede un ottimo appeal che non è andato perso nel tempo. Anzi, sia alla sua uscita che nelle varie riedizioni avute per il mercato home video, Sospesi nel Tempo continua imperterrito a ricevere buoni risultati di vendite.

Fantasmi in alta definizione

Analizzando la versione Blu Ray della pellicola, notiamo a prima vista un perfetto comparto video, frutto di un’ottima trasportazione dell’immagine nell’era dell’alta definizione. La presenza di una grana non fastidiosa (stiamo pur sempre parlando di un film del 1996) e di una nitidezza cristallina rendono decisamente valida e meritevole questa nuova versione. Gli stessi effetti speciali sembrano beneficiare del notevole guadagno visivo offerto dal Full Hd, risultando, il più delle volte, tutt’altro che vecchi e superati. Il comparto audio invece, per quanto riguarda la traccia italiana, soffre della sola presenza del 2.1. Ben altro destino ha ricevuto l’audio inglese, dotato di una possente traccia hd pronta a dar manforte agli amplificatori di ultima generazione. Nonostante la bassa qualità complessiva, l’audio si presenta tutto sommato godibile e mediamente pulito. Sospesi nel Tempo ha visto varie versione speciali nel corso degli anni, versioni che spesso hanno incluso svariate ore di extra, zeppi d’interviste e quant’altro. Sotto il fronte degli special, quindi, ci si aspettava un lavoro quantomeno egregio, se pur si voleva anche solo copia-incollare i numerosi contenuti offerti già nelle precedenti versioni, cosa che tra l'altro capita sempre più spesso. E invece cosi’ non è stato. Ci troviamo di fronte ad un’edizione italiana che presenta tra i suoi extra i soli storyboard, trailer e making of, capaci d’intrattenere i più curiosi solo per brevi istanti. Un vero peccato, visto che di materiale extra ve ne era sicuramente in abbondanza.

Sospesi nel Tempo Tolta l’amarezza nel constatare la scarsità di contenuti speciali presente in questa versione BluRay, Sospesi nel Tempo si dimostra ugualmente valido per chi volesse far sua questa piccola perla del cinema. Anche solo se si considera la brillantezza del comparto video, capace di donare nuova linfa vitale al film di Peter Jackson.

7

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