Sleepless - Il giustiziere: la recensione del film con Jamie Foxx

Jamie Foxx è un padre poliziotto alla ricerca del figlio rapito da un boss criminale in Sleepless - Il giustiziere, rifacimento del francese Notte bianca.

Sleepless - Il giustiziere: la recensione del film con Jamie Foxx
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Pare che tutto abbia avuto origine dopo che, nel 2012, sugli schermi del Toronto Film Festival venne proiettato il thriller francese Notte bianca di Frédéric Jardin, attirando l'attenzione degli Adam Stone ed Alex Foster che hanno immediatamente pensato di metterne in piedi il rifacimento a stelle e strisce Sleepless - Il giustiziere, affidandone il ruolo di protagonista ad un Jamie Foxx intenzionato a prendere parte a qualcosa che trasudasse un po' di grinta. Il protagonista, un tenente sotto copertura della polizia di Las Vegas, si ritrova accidentalmente coinvolto nella sparizione di una partita di droga destinata a suscitare l'ira di due boss criminali; uno dei quali, con le fattezze di Dermot Mulroney, fa rapire il figlio sedicenne del poliziotto promettendogli di liberarlo soltanto dopo la restituzione della cocaina. È il cineasta svizzero Baran bo Odar ad orchestrare una spasmodica corsa contro il tempo totalmente ambientata nel corso di una notte atta ad occupare la totale oltre ora e mezza di visione di Sleepless - Il giustiziere.

Notte bianca per Jamie Foxx

Una corsa contro il tempo che coinvolge anche una investigatrice degli Affari Interni incarnata da Michelle Monaghan e il partner con il volto del David Harbour della serie televisiva Stranger things; mentre Scoot McNairy concede anima e corpo all'altro boss, sanguinario e spietato come gli uomini al proprio servizio. È bene precisare, però, che quello che ci troviamo davanti agli occhi non è un agglomerato a base di strage di cattivi e liberatoria giustizia da machismo reaganiano anni Ottanta, come potrebbero erroneamente lasciar intendere sia il titolo attribuito al film dalla distribuzione italiana che il plot vagamente richiamante alla memoria quello di Io vi troverò, bensì un racconto poliziesco a base di conflitti tra clan malavitosi ed esponenti del bene che guarda dichiaratamente a Heat - La sfida di Michael Mann. Racconto poliziesco che, forte delle coreografie a cura del leggendario Jeff"Godzilla"Imada, apre all'insegna dell'azione, per poi concentrarsi sullo sviluppo dei diversi personaggi, tra scambi di campioni di sostanze stupefacenti e qualche violento scontro corpo a corpo (senza contare un coccio di bottiglia conficcato nel collo). Man mano che la tensione viene fatta crescere con l'evolversi della tragica situazione di rapimento, Sleepless - Il giustiziere dà l'impressione che il guardabile insieme sia caratterizzato da un look generale tendente a renderlo tutt'altro che distante da determinate produzioni diffuse esclusivamente nel mercato dell'home video. Fino ad una resa dei conti all'interno di un garage, con fumogeni a complicare le cose e veicoli pronti ad essere distrutti.

Sleepless - Il giustiziere Vive in un luogo dove tutto sembra disperato. Vorrebbe tornare con la sua donna. Vorrebbe fare il bene di suo figlio. Allo stesso tempo è messo alle strette. È il Jamie Foxx di Sleepless - Il giustiziere, tenente di polizia sotto copertura sicuramente propenso a ricorrere alle maniere forti quando qualcuno della propria famiglia viene toccato da individui poco raccomandabili, ma al servizio di una vicenda distante dai massacri di delinquenti cui ci hanno abituati, tra gli altri, Charles Bronson e Liam Neeson. Perché, rifacimento made in USA di un prodotto d’oltralpe, il lungometraggio tende a privilegiare lo sviluppo dell’intreccio rispetto ai comunque presenti momenti d’azione. Lasciandosi tranquillamente guardare, ma tendendo in alcuni tratti a perdere la capacità di coinvolgimento ed a manifestare connotati da film per la televisione.

6

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