Silent Hill - The Movie, la recensione del film ispirato al videogioco

Il celebre videogioco arriva al cinema, in una delle migliori trasposizioni di sempre, capace di catturare perfettamente lo spirito della fonte originale.

Silent Hill - The Movie, la recensione del film ispirato al videogioco
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La Genesi di una storia demoniaca

La storia di Silent Hill è cominciata nel 1999 su Playstation. Bastò, al tempo, un solo capitolo perchè il prodotto Konami entrasse di diritto nella schiera dei protagonisti del genere Survival Horror, che tanto andava di moda in quegli anni - e che tanto successo stava riscuotendo tra il pubblico giovane e quello meno giovane.

Il videogioco si era candidato sin da subito come principale antagonista del survival horror per eccellenza di quel periodo, Resident Evil, realizzato dalla Capcom. Ma Silent Hill, diversamente dall'apparenza, è stato sempre ritenuto profondamente diverso dalle altre avventure horror in circolazione: la storia di Harry Mason e della figlia "adottiva" Cheryl non si risolve con una semplice lotta, armati di fucili, pistole e lanciarazzi, contro virus e alieni, ma è una guerra psicologia contro le paure e i mostri situati all'interno dei protagonisti stessi; non si tratta di un horror dove il cardine è l'alto tasso di violenza visiva, ma il terrore è diretta conseguenza della trama, delle ambientazioni e dell'atmosfera che si respira a Silent Hill. L'elemento centrale di tutto il gioco è proprio la narrazione (e la comprensione di questa soggetta ad intepretazioni diverse), mentre all'azione (e ai combattimenti) viene affidato un ruolo quasi marginale per quel che riguarda il prosieguo dell'avventura. Senza dubbio la trama è stato il vero punto di forza del videogioco, in grado di far dimenticare anche alcune mancanze grafiche rispetto ai diretti concorrenti.

Harry con sua moglie hanno trovato 7 anni prima un bambina, Cheryl, originaria di una tranquilla (si fa per dire) cittadina: Silent Hill. Harry decide di portare la figlia in quel luogo per una tranquilla vacanza, ma giunti nel villaggio i due vengono coinvolti in un violento incidente automobilistico causato da una misteriosa fanciulla situata in mezzo alla strada. Al risveglio dal trauma Harry si ritrova catapultato in una dimensione distorta, in cui Silent Hill è coperta da nebbia e cenere, e si rende conto che sua figlia Cheryl non c'è più.

Così comincia la storia: Harry insegue nella nebbia "mangiatutto" di Silent Hill l'ombra di una bambina, che pare voglia portare il protagonista della storia in un luogo preciso. Uscire dalla città è praticamente impossibile: un misterioso terremoto ha fatto crollare tutte le vie d'uscita, isolando pertanto dal resto del mondo la "silenziosa collina". Le location che ci vengono mostrate sono abbastanza eterogenee e variegate. Silent Hill prevede essenzialmente due parti principali: la parte "antica" e la parte residenziale; in quest'ultima possiamo trovare una stazione di polizia, un orfanotrofio, diversi ospedali e tutti i comfort per i turisti (negozi, alberghi, centri commerciali, parchi, bowling, ecc). Il tutto poi si trasforma in grate incendiate e insanguinate con l'avvento delle tenebre.

I protagonisti dell'avventura videoludica sono:
- Harry Mason, alla disperata ricerca della figlia Cheryl
- Cheryl Mason, figlia adottiva di Harry misteriosamente scomparsa tra la nebbia di Silent Hill
- Cybil Benett, una "affascinante" poliziotta che aiuta Harry nella ricerca della figlia Cheryl
- Lisa Garland, infermiera, anch'essa offre un contributo importante per la ricerca di Cheryl
- Dottor Michael Kaufmann, uno dei dottore dell'ospedale di Silent Hill
- Dahlia Gillespie, anziana signora a capo di una setta religiosa
- Alessa Gillespie, è la figlia di Dahlia Gillespie messa a rogo e poi ricoverata in passato all'ospedale di Silent Hill anni addietro
- Samael, è il demonio evocato ed incarnato dalla setta di Dahlia

L'intera trama del videogioco (Spoiler)

Per chi non ha giocato al videogioco (e non ha intenzione/possibilità di farlo), o semplicemente per chi vuole rinfrescarsi un po' la memoria, riproponiamo qui di seguito la trama completa del titolo, per apprezzare nella sua interezza le similitudini e le differenze con la trasposizione su grande schermo.

Immeditamente dopo l'incidente, Harry si mette alla ricerca della figlia, inseguendo un'ombra - tra la nebbia e le ceneri che piovono dal cielo - simile a Cheryl.
Dopo essere stato aggredito da alcune misteriose creature, il coraggioso protagonista si risveglia in un bar, dove incontra Cybil Bennet, poliziotta di una cittadina vicina, che decide di aiutarlo. Spostarsi dentro Silent Hill risulta per i due sin da subito complicato, per via del presunto terremoto che ha fatto sprofondare diverse strade.

Con il procedere della ricerca, Harry comincia a capire che il suo arrivo a Silent Hill - e soprattutto quello della figlia - non è stato casuale. Una vecchia strega, di nome Dahlia Gillespie, racconta ad Harry di un'entità malvagia anch'essa alla ricerca della sua Cheryl e dona all'uomo il "flauros", un manufatto per fermare il demone.

L'oscurità cade più volte su Silent Hill nel corso della storia, dove le strade si trasformano in ponti arruginiti e insanguinati sospesi nel vuoto, e dove misteriose entità attaccano tutto ciò che si muove.
Tra mille scampati pericoli, Harry raggiunge Alchemilla, uno dei più importanti ospedali di Silent Hill. Qui incontra Lisa Garland, una infermiera dell'ospedale - altra figura principe e straziante della storia. La donna in realtà è soltanto lo spirito dell'infemiera che accudiva Alessa, la figlia di Dahlia, ricoverata in ospedale per le forti ustioni riportate nel rogo. Lisa ha scoperto che il rogo che ha coinvolto la bambina non era altro che un rituale messo in atto dalla madre e dai suoi seguaci (compreso il dottore), e per questo è stata uccisa dal dott. Kaufmann: il tutto ben sette anni prima l'arrivo di Harry. Indimenticabile la scena dove la ragazza comincia a perdere sangue dagli occhi, una volta appresa la vera realtà della propria esistenza.

E qui che entra in gioco la figura di Alessa, la figlia di Dhalia. Le circostanze circa il concepimento di Alessa sono misteriose: sembrerebbe che essa sia stata concepita per via dei rituali religiosi che la madre era solita fare. Alessa aveva dei poteri e poteva far accadere qualunque cosa solamente con la forza del pensiero. La storia di Alessa è molto triste: la bambina era stata bruciata viva dalla stessa madre come sacrificio a Dio, e per questo si trovava ricoperta di gravi ustioni; nonostante ciò i suoi poteri l'hanno aiutata a restare in vita, grazie anche alla bimba, Cheryl, che portava in grembo, che sarebbe poi diventata secondo il culto, la figlia di Dio.

In seguito Harry rincontra Dahlia, dalla quale riesce a capire che l'entità che va alla ricerca di Cheryl è proprio Alessa Gillespie. Cosi Harry grazie al flauros riesce ad intrappolare Alessa nel suo stesso mondo.
Subito dopo Harry viene a conoscenza della vera identità di Dahlia - e delle sue vere intenzioni - e capisce di essere stato solamente uno strumento per il raggiungimento del suo piano "malefico": Dahlia è il capo di una setta religiosa - i cui seguaci sono tutti gli abitanti di Silent hill - che si pone l'obiettivo di "ripulire" la cittadina dal dolore, dalla malattia e dalla tristezza. Per raggiungere l'obiettivo che si erano prefissati, Dahlia in passato aveva tentato di ingravidare Alessa con il seme del male per distruggere il mondo e ricostruirlo da zero. Ma Alessa si era ribellata a ciò, una volta partorita Cheryl fece in modo che almeno lei si allontanasse da S

ilent Hill, per bloccare i piani di sua madre. Con il ritorno della bambina in città però Alessa e Cheryl si sono nuovamente fuse in una unica entità in grado di generare Samael, il demone della distruzione.
Grazie ad un liquido misterioso usato per i riti di Dahlia, inventato dal dott. Kaufmann, Harry riesce a bloccare il processo e scappare con sua figlia - nuovamente sotto forma di neonata - da Silent Hill.Nota: Tranquilli, non siamo impazziti, e non vi abbiamo rovinato la visione del film. La trama del film riprende per grandi linee quella del videogioco, ma in diversi punti se ne discosta in maniera decisa.
Da precisare infine che il gioco prevede ben cinque diverse possibili conclusioni: non meravigliatevi se il finale che avete avuto modo di vedere si discosta da quello da noi raccontato.

Il Film

In un era in cui le trasposizioni cinematografiche di videogiochi significano cinema trash, le prime indiscrezioni su Silent Hill facevano ben sperare: il regista Christophe Gans, giocatore incallito e appassionato del famoso titolo per Playstation, dava speranze a tutti i fan e agli appassionati di horror, facendo trapelare fotografie del set e notizie che confermavano una ricostruzione rigorosa e fedele delle ambientazioni e dell'atmosfera che avevano reso magico il successo targato Konami.

Dopo lunga attesa Silent Hill è finalmente arrivato anche nelle nostre sale, in pieno periodo estivo da sempre contrassegnato dai film dell'orrore, e nonostante i legittimi timori il film si rivela una gradita sorpresa.

La piccola e dolce Sharon soffre di sonnambulismo, e nelle sue agitazioni notturne ripete spesso un nome: Silent Hill. Dopo qualche ricerca Rose, sua madre adottiva, scopre che si tratta di una città fantasma, semidistrutta da un incendio avvenuto anni prima. Convinta che Sharon sia nata lì, e in contrasto con il marito, Rose decide di partire alla volta della Collina Silente, nella speranza di scoprire quali terribili ricordi tormentino la sua bambina e di darle la pace che merita.
Durante il tragitto una giovane poliziotta locale, Cybil, si accorge che le due nascondono qualcosa di sospetto e decide di inseguirle, alla volta di Silent Hill. Proprio alle porte della città succede l'inaspettato: quella che sembra una bambina passa davanti all'auto di Rose, che costretta ad una frenata d'emergenza sbatte la testa e perde i sensi, per scoprire dopo alcune ore che Sharon non è più nell'auto. Inizia così la ricerca di una madre disposta a tutto pur di trovare la sua amata figlia, anche a combattere contro i più terrificanti incubi.
Silent Hill infatti, ricoperta da una perenne pioggia di cenere e invasa da una inquietante nebbia, non solo nasconde delle strane creature e delle scene raccapriccianti, ma periodicamente sprofonda in una innaturale oscurità, mutando da città diroccata a scenario quasi infernale, popolato da abomini dall'intendo omicida.
In questo ambiente raccapricciante Rose cercherà di non perdere la speranza e la sanità mentale, e grazie anche all'aiuto di Cybil, giunta anch'essa a Silent Hill, persevererà nella ricerca della figlia scomparsa, fino a scoprire le origini dell'incubo in cui sono precipitate e il passato della piccola Sharon.

Una pellicola riuscita

Un intreccio che si rivelerà ben costruito e intrigante, anche perché basato in buona parte sulla trama del videogioco, nonostante alcuni comprensibili stravolgimenti (come la figura di Dahila); ben riuscita la doppia indagine, quella portata avanti nell'incubo, rischiando la vita, da parte di Rose, e quella parallela di suo marito, il quale, preoccupato, inizia a contattare la polizia locale e investigare di persona su cosa successe a Silent Hill. Peccato forse che nonostante questo la vera spiegazione dell'enigma venga regalata verso la fine e non lasciata dedurre dagli indizi trovati, che infine si rivelano soltanto accenni.

Ma poco importa: quel che conta è che, diversamente da altri film dello stesso genere, Silent Hill abbia una buona storia di fondo, con un capo e una conda ben collegati e comprensibili anche dai profani.
Incredibile la cura riposta nel design e nella ricostruzione degli ambienti, in tutto e per tutto simili a quelli della controparte videoludica: reti arrugginite e marce diventano un labirinto, una trappola da cui Rose non riesce ad uscire, regalando allo spettatore una sensazione di angoscia opprimente, in cui l'unica scelta è fuggire e cercare di resistere almeno finchè non si alzano le tenebre.

Un'atmosfera malata resa alla perfezione, complice anche la regia che si adagia lentamente, sembrando a tratti quasi documentaristica, nelle fasi "esplorative", per poi diventare più frenetica nelle situazioni più concitate. Da un certo punto di vista, tuttavia, se si eliminano alcuni momenti macabri che aumentano la tensione, non si può dire che Silent Hill provochi grandi momenti di paura, ponendosi invece più sulla falsariga degli horror psicologici che fanno di visioni inquietanti e di scoperte agghiaccianti gli elementi per impressionare lo spettatore (un po' come accadeva per The Ring, ad esempio).

Straordinari invece gli effetti speciali, che rendono alla perfezione l'orrore di Silent Hill e che raggiungono forse il top con le creature, assolutamente realistiche e ricoperte da un viscidume che le rende aberranti al punto giusto.
Tutto sommato adatto il cast, che nonostante una recitazione (in particolare quella della protagonista, nella sua continua esplorazione - a tratti anche eccessiva - della città) forse un po' troppo teatrale, appare congeniale ad una pellicola che in fondo si regge su ben altri punti di forza.
Da sottolineare infine che la colonna sonora è la stessa del videogioco: gli appassionati avranno spesso i brividi, mentre gli altri la troveranno semplicemente funzionale.

Silent Hill Difficile giudicare questo film sdoganandosi dal confronto con il videogioco e dalle aspettative - ripagate - con cui i fan si apprestano alla visione. A questi ultimi non possiamo che consigliare la visione della pellicola che non solo appare come la miglior trasposizione cinematografica ad oggi ispirata ad un videogame, ma è impreziosita anche da tanti piccoli dettagli e cameo che faranno felici tutti gli appassionati. Tolta la carica emotiva per i non addetti, Silent Hill resta un buon film horror, curato nella realizzazione e dotato anche di una buona dose di elementi splatter, nonché decisamente migliore dei suoi attuali concorrenti al cinema. In definitiva, nel suo genere, resta consigliato, e di sicuro è la conferma che per passare dai computer al grande schermo non bisogna necessariamente attraversare la spazzatura.

7.5

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