Recensione Short Term 12

Lo Short Term 12 è un centro di accoglienza per adolescenti a rischio: questa è la storia di Grace, supervisore dell'istituto.

Recensione Short Term 12
Articolo a cura di

Eccolo, uno dei migliori film nella competizione locarnese della 66esima edizione: Short Term 12 potrebbe anche vincere. Ma probabilmente non accadrà: non serve attendere di vedere gli altri film in corsa per il Pardo d'Oro per capire che il film di Destin Cretton (proveniente da film veramente "indie") non ha esattamente le carte in regola per fare breccia nella giuria. Grazioso e piacevole, ma su certi punti fin troppo omologato; inoltre i festival negli ultimi anni hanno dato segno di aver virato su un'impronta più decisamente e radicalmente d'autore. Se nell'ultimo anno ha vinto Pietà a Venezia, Child's Pose a Berlino (secondo chi scrive, come puntualizzato all'epoca, avrebbe meritato Harmony Lessons, ma si tratta sempre di preferenze e comunque sempre di essai), La vie d'Adele a Cannes, sembra certo che la tendenza nell'incoronare film più fuori corrente possibile sia irreversibile in questo scaglione di calendario. Eppure Short Term 12 merita la possibilità concreta di salire sul podio.

Not a funny story

Lo Short Term 12 è un centro di accoglienza per adolescenti a rischio: chi si taglia, chi ha tentato il suicidio, chi ha impulsi violenti viene accolto in questo centro, colorato e accogliente, dove uno staff di psicologi e personale di supervisione si prende cura di loro tentando di aiutarli. Grace (Brie Larson) è nella ventina inoltrata e fa parte dei supervisori dell'istituto: è spigliata e sa come conquistare fiducia ma anche il rispetto. Quanto più brillante appare nel prendersi cura dei ragazzi, tanto più debole e combattuta è dentro di sé, impegnata a fronteggiare paure mai sopite e fantasmi del passato. È soprattutto con l'arrivo di Jayden, ragazza problematica eppure talentuosa, col nome da ragazzo e un presente burrascoso a circondarla, che qualcosa si muove dentro Grace. La storia è un dedalo di persone che si spintonano e fanno pace, si attaccano ma crescono insieme, riconoscono gli errori, tentano di rimettersi in piedi sostenendosi a vicenda.

Siamo tutti collegati

Non ci sono vittime predestinate e personaggi inattaccabili: in questo film ognuno è vittima e carnefice della tormentata psiche umana e del suo dinamitardo rapporto con l'altro. L'empatia viene prima del resto, ma la comprensione non basta. E i personaggi divengono l'uno specchio dell'altro, uno specchio che ritrae qualcosa di tormentato. Un abisso di paure e agitazioni che incredibilmente il film riesce a trattare con la dovuta serietà pur senza appesantirlo, nessun logorio da film impegnato, anzi.
Anzi, un film carico di ritmo, un saliscendi di emozioni: il coinvolgimento è sempre attivo, e anche se di fatto è inscritto nel genere "drammatico", larga parte dei suoi toni sono ascrivibili alla commedia. Forse in questo è uno dei film più simili al geniale It's kind of a funny story (in italiano Cinque giorni fuori) o, facendo qualche passo indietro, La mia vita a Garden State (come dimenticare il film di Zach Braff?). Certo, in questi due ultimi casi la commedia è molto accentuata ed evidente, mentre gli acuti drammatici di Short Term 12 soffocano molti dei tratti commediali e vivaci che dischiude (quasi timidamente). In questo perfetto gioco tra dramma e commedia, nel mix ben dosato di problemi e parole, di sguardi e sorrisi, di mani che schiaffeggiano e mani che aiutano, sta il pregio principale del film.

Short Term 12 Uno dei film assolutamente da recuperare di questa Locarno 2013. In Italia esce il 23 agosto 2013, must see anche per chi è impegnato a sguazzare al mare. Un film che fa riflettere ma instilla anche una grande voglia di vivere (e saranno anche le tre corse che scandiscono il film ai suoi vertici di inizio, metà e fine, non più la corsa spensierata e ribelle della nouvelle vague ma la rincorsa nel mondo d’oggi, un mondo che deve essere frenato - saranno anche queste corse a sintetizzare quello spirito così dinamico e ritmato del film?). Ci sarà pure un motivo se, durante la proiezione a Locarno, un piccione è entrato in sala e ha tentato cocciutamente di penetrare lo schermo, sbattendo energicamente le ali!

8

Quanto attendi: Short Term 12

Hype
Hype totali: 1
80%
nd

Altri contenuti per Short Term 12