Recensione Shooter

C'erano una volta dei discreti acton movie, dove l'eroe di turno sconfiggeva i cattivi a suon di pallottole e cazzotti. Decaduto ormai da tempo nel campo dei b-movies grazie alle ultime imprese del trio trash Lundgren-Van Damme-Seagal, il genere pare ormai vicino a una resurrezione. Se il nuovo Rambo è ormai sulla bocca di tutti da diversi mesi e la relativa uscita attesissima, un po' in sordina è passato questo Shooter, che pure tra le sue fila vedeva uno degli attori più hot del momento, quel Mark Wahlberg definitivamente consacrato dal ruolo interpretato in The Departed. E se di contorno si trovano attori più o meno conosciuti quali Danny Glover, Carlos Pena ed Elias Koteas, alla regia abbiamo Antoine Fuqua, che dopo il promettente Training Day si è perso tra superproduzioni più commerciali, di qualità altalenante, su tutte King Arthur. Sarà riuscito a tornare ai fasti di un tempo?

Un marine, un patriota

Bob Lee Swagger è un ex-marine nonchè cecchino infallibile, tradito dai suoi superiori e abbandonato sul campo di battaglia. Per colpa di quel vile atto ha visto morire il suo migliore amico che era al suo fianco, e ha deciso di ritirarsi dall'esercito. Passano tre anni, e Bob Lee viene cercato da forze governative che vogliono sventare un attacco al presidente. Accetterà la missione, ma in seguito scoprirà che era tutta una trappola e si troverà invischiato in un complotto più grande di lui, mentre l'intero Paese lo crederà colpevole del tentato omicidio (infatti a morire sarà il vescovo d'Etiopia, che si trovava accanto al presidente). Comincerà per lui una fuga impossibile, alla ricerca di risposte e della vendetta.

Politica e pallottole

Shooter è molto meno peggio di quanto possa apparire. E' infatti un onesto action movie, carico di adrenalina e ben girato, in tipico stile hollywoodiano. Dispendio di grandi mezzi, esplosioni a ripetizione, musiche potenti. Non manca niente a questo film che lo spettatore non si sia già sorbito più e più volte. Ma, nonostante tutto, ci si diverte, e si passano due ore di puro relax. Ovviamente c'è poco da carpire da questa storia, quella del classico eroe americano che lotta per difendere se stesso e il proprio paese. Infatti finiscono per stonare non poco i vaghi riferimenti politici inseriti tra una sparatoria e l'altra: feroci critiche all'amministrazione Bush, che però in un prodotto di tal genere appaiono più ironici che altro, e di certo lo spettatore medio di questo genere di film ne terrà ben poco conto. Si può anche annotare una certa carenza di carisma in buona parte del cast, e se troviamo un Danny Glover che dopo i fasti di Arma Letale sta invecchiando nel peggiore dei modi, anche una giovane promessa come Carlos Pena delude le aspettative. Non si può certo dire lo stesso di Mark Wahlberg, che porta sulle sue spalle buona parte del film, grazie a un carisma veramente incredibile che ci regala un personaggio, pur nella sua banalità, a cui è facile affezionarsi. La regia di Fuqua si attesta su livelli discreti, sulla scia delle produzioni di casa Bruckheimer, ormai vero e proprio punto di riferimento per il cinema d'azione. Shooter è senza dubbio un'americanata, e quindi chi nel cinema cerca altro potrà fare sicuramente a meno della sua visione. Ma per una serata tra amici, o di puro relax, regala la giusta dose di emozioni. Non è perfetto, e non diventerà neanche il nuovo Rambo, ma Bob Lee Swagger è un personaggio da non sottovalutare.

Edizione Dvd

Audio e video praticamente perfetti, ma per pellicole di tale genere risulta abbastanza scontata una ricerca di qualità medio-alta, visto che si rivelano poi le più appetibili al pubblico di un certo tipo. Tra gli extra troviamo il commento del regista che illustra la realizzazione delle varie scene e il lavoro dietro al film, un breve documentario sulla Indipendence Hall (il luogo dove avviene nel film l'attentato al presidente) e qualche scena eliminata in fase finale.