Recensione Sex And The City 2

Le ragazze sono tornate... e questa volta stravolgeranno il nuovo Medio Oriente!

Recensione Sex And The City 2
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Se nella vostra vita cominciate a sentire la mancanza dello scintillio, non c'è soluzione migliore che rivolgersi a Carrie Bradshaw. Chi più di lei potrebbe spiegarvi l'importanza dello splendore delle cose? Che si tratti di relazioni, gioielli, sentimenti o abiti, tutto deve essere sfolgorante. Benvenuti a Manhattan... benvenuti a Sex and the City 2.

Cosa succede dopo il fatidico si?

Dopo il matrimonio con il tanto rincorso Mr. Big (Chris Noth) la vita sentimentale di Carrie (Sarah Jessica Parker) si potrebbe definire ormai tranquilla e sicura. Abbandonato il superattico con vista, hanno deciso di costruire il loro nido d'amore ben 12 piani più vicino alla terra e di renderlo un perfetto appartamento per due. Per loro due, che hanno deciso di non avere figli e che non sono propriamente la coppia più convenzionale dell'Upper East Side. Quando per la cena del loro secondo anniversario Big sbaglia il regalo per la sua esigente metà, le certezze di Carrie sul matrimonio cominciano a vacillare. La vita sembra non essere perfetta neanche per Charlotte (Kristin Davis) e Miranda (Cynthia Nixon) che cominciano ad essere oppresse da quel sogno che avevano inseguito per tutta la vita. L'unica che come sempre sembra spassarsela è Samantha (Kim Cattrall) che ha deciso di combattere la menopausa con una valanga di ormoni. Ma New York sembra comunque essere improvvisamente divenuta troppo piccola e opprimente per loro e le ragazze partono alla volta di Abu Dhabi, così lontano da sembrare la fuga perfetta dai quei ruoli convenzionali stabiliti dal matrimonio che cominciano a star loro troppo stretti. Ma, come si dice, il mondo è piccolo e non sai mai cosa puoi scoprire otto ore avanti nel futuro.

Due anni dopo...

Dopo due anni dallo strepitoso successo di Sex and the City le ragazze sono pronte a tornare in città con la stessa grinta che le ha contraddistinte nella serie TV e nel loro debutto cinematografico. Che Sex and the City 2 sarebbe stata una pellicola sfolgorante, soprattutto a livello visivo, era nelle aspettative di tutti. Accecare, esagerare, complicare è nei tratti distintivi dei suoi personaggi ed una versione sobria ed ammorbidita della vita di Carrie non sarebbe sicuramente la stessa cosa. Nonostante la prima pellicola abbia dato una degna conclusione, il tanto sofferto lieto fine, ad ognuno dei suoi personaggi, il ritorno nelle loro folli vite da donne in carriera è piacevole per gli spettatori, soprattutto femminili, che nelle quattro donne hanno trovato delle alterego. Abbiamo rincorso il fatidico si per ben dodici anni, è lecito quindi chiedersi: che cosa succede dopo? Dilemma che sembra attanagliare anche Carrie, tanto da portarla a scrivere un libro intitolato "Lo voglio, vero?".

Lo voglio, vero?

La stessa domanda deve essersela posta anche Michael Patrick King, regista e sceneggiatore della pellicola, considerato che il fenomeno Sex and the City è sicuramente un'arma a doppio taglio. L'affezione del pubblico verso i personaggi, le tecniche narrative e l'evolversi di ogni situazione è tale da aver trasformato la serie in un vero e proprio fenomeno internazionale, il che significa contemporaneamente successo assicurato e un'alta possibilità di commettere errori che, seppur minimi, appaiono come vere e proprie catastrofi. Sex and the City 2 è in una sola parola esagerato, il che non è sempre un bene, nemmeno nello sfavillante mondo di Carrie Bradshaw. Il percorso affrontato dai personaggi nel corso della loro storia sembra improvvisamente sparire di fronte ad una accentuazione esasperata delle loro caratteristiche principali. Samantha, Miranda e Charlotte appaiono come delle caricature grottesche di loro stesse: la prima ossessionata dal sesso, la seconda dal lavoro e la terza dalla famiglia. Nessuna novità all'orizzonte direte. Si, se non fosse che con gli anni avevamo imparato a conoscerle, scoprendo che dietro si nascondeva molto di più. La stessa Carrie, famosa per i suoi mille pensieri e sofferenze, ci sembra meno tormentata. Il suo abituale crollo psicologico arriva e se ne va con una facilità impressionante, senza troppi drammi, senza esorbitanti complicazioni. Ma non sono solo i personaggi a soffrire di questo voler per forza puntare il più in alto possibile, di questo "sparare a mille" tutto quanto. Persino la moda, marchio di fabbrica del progetto se vogliamo, ne risente: tutto è assolutamente fashion, glamour in ogni posto e situazione e, seppur differenziati grazie a piccoli particolari, gli stili delle quattro protagoniste tendono a somigliarsi un po' troppo (soprattutto nel momento in cui alle strade di New York si sostituiscono i vicoletti di Abu Dhabi). La sicurezza emotiva ed economica le ha forse portate a servirsi tutte dallo stesso negozio? Se fare un salto nei fastosi anni ottanta e vederle vestite con evocative mise fa decisamente sorridere, e lo sfarzoso matrimonio gay con cui si apre la pellicola acceca e disorienta piacevolmente, dopo un po' i seppur bellissimi abiti cominciano a confondersi tra loro, in un continuo fluttuare contro il cielo del deserto. Nota dolente anche per il trucco: che le attrici protagoniste non siano più delle ragazzine è noto. Ma Hollywood ha spesso dimostrato quanto un buon make-up possa fare miracoli. Perché allora lasciare che, in uno dei momenti di maggiore pathos, piuttosto che soffrire insieme a Carrie ci si chieda quando è diventata così "vecchia"?

Accecante amarezza

Fotografia patinata, ambienti che scintillano al minimo movimento di macchina, Sex and the City 2 acceca e affascina come sempre, eppure lascia anche un po' di amaro in bocca. Perché sedendosi in platea si sa già che genere di pellicola ci si presenterà davanti e non ci si aspetta di certo inutili moralismi e dialoghi politicamente correnti... eppure la pellicola tocca piccoli vertici di volgarità che non ci saremmo aspettati, nonostante negli anni Samantha ci avesse abituato davvero a tutto. Momenti che divertono, causano una contagiosa risata, ma non abbiamo ancora capito se sia causata dall'assurdità della situazione o dalla "vergona" provata per questi meccanismi molto più simili a quelli del tanto tormentato cinepanettone di quello che ci saremmo aspettati.

Sex And The City 2 Scintillio (dopotutto è quello che Carrie persegue per tutta la durata del film), glamour, sfarzo, eccesso... questo Sex and the City 2. Un film che si assicura il successo semplicemente con il suo marchio di fabbrica, con l'affetto che milioni di spettatori in tutto il mondo provano per le sue protagoniste. Lento a partire (i 146 minuti di durata potevano essere tranquillamente ridotti senza che la sceneggiatura ne risentisse particolarmente), riprende presto i classici ritmi della serie, regalando momenti visivamente affascinanti e situazioni divertenti. Perfette le quattro attrici protagoniste, ormai in totale mimesi con i loro personaggi... peccato per quella voglia, tutta newyorckese, di voler inseguire l'eccesso a tutti i costi. Dalle nostre parti si dice che "il troppo, stroppia".

5.5

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