Recensione Scandal Makers

Dalla Corea una commedia poco originale ma assai piacevole

Recensione Scandal Makers
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Il compito di aprire la terza e ultima serata dedicata al cinema della Settimana della cultura coreana spetta a un vero e proprio successo di pubblico in Corea nell'anno 2008, e cioè Scandal Makers, conosciuto anche con il titolo alternativo Speedy Scandal. Una commedia per famiglie diretta dall'esordiente Kang Hyeong-Cheol (regista poi lo scorso anno dell'apprezzato Sunny, nuovo re degli incassi presentato alla scorsa edizione del Far East Film Festival di Udine), che ha fatto ben tesoro degli elementi tipici che tanta fortuna hanno portato a pellicole come My Sassy Girl e Windstruck, concentrando quegli elementi comici tipici del cinema nazionale in un quadro familiare e garantendosi in questo modo un successo quasi assicurato su una vasta platea di potenziali spettatori.

Indovina chi viene a casa

Hyun-su (Cha Tae-Hyun) è un famoso dj radiofonico la cui vita professionale sta andando a gonfie vele. In una delle sue trasmissioni più popolari cerca di risolvere i problemi delle persone che chiamano in radio. Una di queste è una ragazza, Hwang Jung-Nam (Park Bo-Young), pronta a conoscere il padre dopo essere cresciuta da sola. Ma Hyun-su, quando una sera si trova alla porta una giovane sconosciuta con un bambino di sei anni, scopre di essere proprio lui il genitore di Jung-Nam e di essere inoltre già diventato nonno. Per evitare uno scandalo il dj cerca in tutti i modi di tenere segreta la parentela, ma ben presto finisce per affezionarsi alla sua "nuova" famiglia in un modo che non poteva neanche immaginare...

Scandali da ridere

A Kang Hyeong-Cheol piace vincere facile. Intendiamoci, Scandal Makers è una commedia assai gustosa e ricca di momenti gradevoli, ma per chi è un minimo conoscitore delle commedie coreane degli ultimi quindici anni, il senso di dejavù è assai forte. Vuoi per la presenza come protagonista di quella faccia da simpatico tontolone di Cha Tae-Hyun, lo sfigato e romantico protagonista dei sopracitati My sassy girl e Windstruck, vuoi per una serie di situazioni prevedibili che conducono infine all'inevitabile happy ending. Non manca proprio nulla: dall'iniziale contrasto tra padre e figlia a un progressivo riavvicinarsi fino all'ennesimo distacco nell'ultima parte che è il classico preludio al lieto finale, dalle tre love story che finiscono per accompagnare inesorabilmente i rispettivi personaggi, agli inevitabili equivoci sino all'immancabile "cattivo" della situazione che cerca di rovinare la festa, la sceneggiatura è beneficiaria, nonché vittima, di tutti i cliché del genere. Ciò nonostante, tolto questo senso di già visto, il film riesce a divertire e in alcuni tratti anche commuovere, grazie alla naturalezza con cui il regista dirige il formidabile trio principale, in perfetta simbiosi soprattutto nelle scene in cui è presente il piccolo Wang Seok-Hyeon, vera e propria sorpresa del cast, che ispira simpatia anche nelle figure di contorno. Puntellato di diverse esibizioni canore, cui si prestano con notevole abilità sia Cha Tae-Hyun (compito facile visto che è anche un cantante nella vita reale) che la allora diciottenne Park Bo-Young (protagonista del recente horror Don't Click), Scandal Makers risulta quindi una visione piacevole che sopperisce alla scarsa originalità con un mix di contagiosa allegria.

Scandal Makers Poco originale ma assai divertente, Scandal Makers è una commedia gradevole, ideale per trascorrere una serata all'insegna del disimpegno più lucido. Ci si diverte e intenerisce, grazie alla simpatia dei protagonisti e alle vicende di questa insolita famigliola "last minute".

6.5

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