Recensione Rush Hour 2 - Colpo grosso al drago rosso

Riscopriamo insieme il secondo episodio, sempre diretto da Brett Ratner, della saga con protagonista l'improbabile ed esplosiva coppia di detective formata da Jackie Chan e Chris Tucker.

Recensione Rush Hour 2 - Colpo grosso al drago rosso
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Uscito in Italia con l'improbabile (ma simpatico e "orecchiabile") sottotitolo di Colpo grosso al drago rosso, Rush Hour 2 vede la luce nel 2001, a tre anni di distanza dal primo capitolo, confermandosi una ricetta vincente al botteghino (quasi 350 milioni di dollari d'incasso worldwide) e riproponendo su grande schermo le avventure dell'insolita coppia di detective formata da Jackie Chan e Chris Tucker. In questa occasione le due star comiche, dirette nuovamente da Brett Ratner, sono affiancate da un cast multietnico che oltre alla presenza di due attori di razza come John Lone (L'ultimo imperatore) e Don Cheadle (Ocean's Eleven) può contare sulla bellezza sensuale e fresca di Zhang Ziyi (lanciata pochi mesi prima nel panorama internazionale da Ang Lee in La tigre e il dragone) e dell'ex Miss Portorico Roselyn Sánchez.La storia prende il via poche settimane dopo la fine del precedente episodio, nel quale il detective Carter decideva di prendersi una meritata vacanza in quel di Hong Kong, insieme al collega cinese Lee. Proprio nell'ex capitale britannica l'ambasciata americana è luogo di un attentato, nel quale perdono la vita due poliziotti che stavano indagando su un giro di dollari falsi. Il maggiore sospettato dell'accaduto è il ricco uomo d'affari Ricky Tan, vecchio amico del padre di Lee: quest'ultimo, con la collaborazione di Carter, comincia a cercare indizi attirandosi l'antipatia delle Triadi. Ma il caso è molto più intricato del previsto, e condurrà i due detective di nuovo negli Stati Uniti, a Los Angeles...

Farsa Letale

Se la narrazione spinge sull'acceleratore, molto più rispetto al già movimentato primo episodio, Rush Hour 2 - Colpo grosso al drago rosso compensa una certa faciloneria narrativa con un gran numero di gag e dialoghi più ispirati che in passato. Difficile davvero trattenere le risate nelle sequenze action, nelle quali Jackie Chan è sempre un maestro di abilità acrobatiche e simpatia, infarcite di battute al fulmicotone negli incessanti siparietti tra lo slapstick man e Chris Tucker, mostrando un'alchimia consolidata tra i due interpreti. La velocità del racconto lascia anche spazio a colpi di scena talvolta forzati, ma le dosi di divertimento si mantengono sempre su alti livelli per tutti i novanta minuti (scarsi) di visione. Soprattutto nella mezzora iniziale, ambientata a Hong Kong, gli stereotipi e le differenze culturali ottengono l'effetto voluto in chiave comica, risultando discretamente tradotti anche nel doppiaggio nostrano. La presenza delle due interpreti femminili, unita al carisma di John Lane, permette anche ai personaggi secondari di risultare meno passivi rispetto alla scorsa pellicola, dando modo al regista di gestire situazioni dal carattere vagamente sexy che speziano un po' il racconto.

Rush Hour 2 - Colpo grosso al drago rosso Continuando sulla parodia farsesca degli action-buddy movie, Rush Hour 2 - Colpo grosso al drago rosso vede nuovamente la strana coppia formata da Jackie Chan e Chris Tucker prendere parte ad una grossa indagine internazionale che spazia da Hong Kong a Los Angeles. La simpatia dei due protagonisti è ben sorretta da una narrazione più ricca e "veloce", tra mosse di kung fu, battute a raffica e un duo di femme fatali che lasciano il segno.

6.5

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