Recensione Rogue - Il Solitario

Un killer spietato e un agente del FBI in cerca di vendetta

Recensione Rogue - Il Solitario
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Adrenalina

Era un pò il sogno di tutti i fan degli acton movie più serrati e adrenalinici vedere insieme due star del genere del calibro di Jet Li e Jason Statham. E' arrivato ora il momento di aprire gli occhi grazie al primo lungometraggio di Philip G. Atwell, già attivo per diversi video musicali e regista di alcuni episodi della serie tv The Shield. Cosa può venir fuori dall'unione di due mostri acrobatici come i suddetti attori e una regia influenzata dai nuovi stili visivi? Sicuramente un prodotto dalle ottime potenzialità, e già il titolo originale War fa ben presagire il ritmo non certo tranquillo di un prodotto adatto ai cultori dell'azione a tutto spiano, capace però di mietere nuove vittime tra gli spettatori grazie a una sceneggiatura carica di colpi di scena.

Giustizia

Gli agenti del FBI Jack Crawford (Jason Statham) e Tom Lone (Terry Chen) stanno indagando sugli ultimi conflitti tra le Triadi e la Yakuza. Durante un conflitto a fuoco, vengono a contatto col temibile killer Rogue (Jet Li), da alcuni considerato una Leggenda per la sua incredibile abilità di riuscire sempre a scamparla dalle situazioni più difficili (metodo in cui riesce anche per le numerose operazioni facciali cui si sottopone per passare inosservato nei periodi più "caldi"). Mentre Jack sta per essere ucciso proprio dal temibile sicario, Tom riesce a colpirlo facendolo cadere in acqua. Ma del corpo di Rogue, nessuna traccia. Pochi giorni dopo, Tom e la sua famiglia vengono massacrati, e sul luogo del delitto Jack trova uno dei proiettili usati dal succitato assassino. Tre anni dopo Jack, ancora ossessionato da quel terribile giorno e deciso a tutti i costi a vendicare il suo compagno, si ritrova ad indagare su nuovi strani omicidi che avvengono nel quartiere orientale, e riconosce il marchio di Rogue. Questi infatti è tornato, pronto a mettere le Triadi contro la Yakuza. Ma per quale motivo? Un segreto dal passato è pronto a riemergere, e Jack si ritroverà di fronte alla sua maggior paura.

Vendetta

Tanta azione, certo. Ma non solo. Rogue infatti non disdegna una certa, soprattutto nella parte finale, introspezione psicologica. E questo non è certo un male, visto che affidandosi a due acrobati del grande schermo come Statham e Li, si sarebbe potuto creare solo un giocattolone esplosivo. La scelta di Atwell invece si rivela azzeccata, e riesce a regalare ai protagonisti una certa umanità, che porta lo spettatore a immergersi ancor più nell' intricata vicenda. Intrighi, complotti, tradimenti si susseguono incessanti, e se a tratti tra decine di nomi giapponesi è facile confondersi, si può dire che l'operazione riesca a coinvolgere, fino a uno dei finali più sorprendenti degli ultimi tempi. Un vero e proprio colpo di scena che finisce per rovesciare tutte le carte in tavola, e far crollare tutte le certezze fino allora realizzate. Vi è forse qualche buco di sceneggiatura, con alcuni perchè irrisolti, ma non ci troviamo certamente di fronte a un trattato di filosofia, e l'effetto risulta più che positivo. Relegando quindi grande merito del voto allo svolgersi degli avvenimenti, Rogue funziona anche in altri campi. A cominciare dalle scene di combattimento, che trovano il loro apice dalla seconda metà in poi, e in cui i due protagonisti danno libero spazio alla loro inventiva e abilità acrobatica, con uccisioni e sparatorie degne dei miglior action movie d'ultima generazione. Manca forse quella poesia coreografica tipicamente orientale, qui sostituita da giochi visivi tra improvvisi cambi di inquadrature e accelerazioni forzate dell'azione. Uno stile da videoclip dell'ultima generazione, dovuto al background musicale del regista. Le musiche stesse, soprattutto tendenti al rock più duro, cercano il giusto compromesso tra le note e l'immagine, non risultando mai inadatte al contesto della scena. I difetti sono da ricercare in una certa banalità di fondo, soprattutto in alcuni dialoghi o stereotipi con i quali le mafie orientali vengono viste in Occidente. Niente a che vedere insomma con la caratterizzazione complessa di un Johnnie To, e anche i pochi inserti volutamente comici non brillano mai per simpatia. Jet Li pur parlando poco o nulla offre una delle sue migliori prove dell'Era recente, mentre Statham è perfetto nei panni del poliziotto duro e senza compromessi, e sfodera un'interpretazione di tutto rispetto. Quasi nulla la presenza della bella Devon Aoki (la Miho di Sin City), e si ritrova invece con piacere John Lone, storico attore cinese interprete di capolavori quali L'ultimo imperatore: una prova sobria ma gustosa, nei panni del capo della Triade. Il War del titolo era ben più esplicativo, perchè sottointende la Guerra in tutte le sue sfaccettature: quella intrapresa da Jack per sete di vendetta, e quella, inspiegabile fino a poco dalla fine, di Rogue, che si ritrova da solo a combattere contro tutti. Un solitario, indomito e feroce, che non esita ad uccidere per trovare, forse, la Vera Giustizia.

Rogue il solitario Rogue - Il solitario è un appassionante action movie, non privo di sbavature, che adempie il suo compito abilmente e con perizia, merito anche di due Primedonne del genere quali Statham e Jet Li. Abbina un discreto approfondimento psicologico, non sempre affine a questo tipo di pellicole, a delle incalzanti scene d'azione, per poi lasciare a bocca aperta con una rivelazione sconvolgente. Caldamente consigliato ai patiti e ai fan dei due attori, ma potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa anche a chi non avvezzo a certi prodotti. Il temibile Rogue vi aspetta, non fatelo attendere troppo o potreste pagarne le conseguenze...

6.5

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