Recensione Robbie Williams al cinema

Nexo Digital porta al cinema il live della celebre popstar inglese

Recensione Robbie Williams al cinema
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Mettiamo le cose in chiaro fin dall’inizio: questa non è una recensione “canonica”, per due fondamentalissime ragioni.
La prima, quella più seria, è che quando si tratta di uno show unico, un evento al di fuori del classico circuito che, per una sera soltanto, viene proiettato in una sala cinematografica, applicare i classici criteri di valutazione diventa complesso e spesso ingiusto.
La seconda invece dipende dalla natura umana di chi si nasconde dall’altra parte dello schermo del PC, che ha passato metà della sua vita essendo fan di Robbie Williams e che, quindi, ha ricavato la motivazione a trattare l'argomento del film, ma anche le giuste conoscenze in materia, dalla passione per il suddetto.
Ora che abbiamo discusso la mia posizione mi sento più tranquilla a parlare dell’evento cinematografico organizzato il 12 giugno da Nexo Digital e tutto dedicato a Robbie Williams. La celebre star inglese, in occasione del lancio del suo ultimo album Take The Crown, ha tenuto lo scorso novembre tre concerti alla O2 Arena di Londra: ed è proprio una di queste serate, esattamente la terza, che Nexo ripropone sul grande schermo per tutti i fan che vogliono rivivere il momento, che non sono potuti volare a Londra o i semplici curiosi che si avvicinano per la prima volta a un live di Robbie. Anche perché, che la sua musica ti piaccia o meno, è innegabile ammettere che lui sia uno di quei fenomeni dal minimo (spesso neanche troppo basso) di vendite garantito. Basti pensare che i tre concerti di novembre in questione, che in tutto offrivano un totale di 50.000 biglietti, sono andati sold out in meno di un’ora... e non è una cosa che succede proprio a tutti.

Live... in differita

Davanti a un appuntamento come questo spontaneo chiedersi se la motivazione alla base dell’evento sia più legata ai fan o all’eventuale profitto economico. Molto probabilmente a una connessione di marketing di entrambi. Soprattutto perché non è la prima volta che Robbie Williams prende possesso dei cinema italiani (e non solo). Il 20 ottobre 2010, infatti, Rob aveva presentato Reality Killed The Video Star con un concerto live e proiettato in diretta su 200 schermi europei: un’occasione unica per godersi uno spettacolo irripetibile e per sperimentare le possibilità offerte dal mezzo cinematografico nel mondo della musica. Sarà per questo che, quando quest’anno è stato annunciato l’evento Nexo Digital del 12 giugno, molti hanno pensato che si trattasse di una replica dello stesso meccanismo, con la trasmissione in diretta di uno spettacolo appositamente confezionato per le sale, complice la dicitura “Live dalla O2 Arena, Londra” apposta su tutte le locandine. Insomma, non si può certo pretendere che tutti sappiano che Robbie in questi giorni sia a lavoro sul suo tour mondiale negli stadi che, partito da Dublino il 14 giugno, arriverà anche in Italia a fine luglio.

Take The Crown

I concerti della O2 Arena sono stati da tutti definiti come spettacolari e questa proiezione cinematografica dimostra pienamente il perché: uno spazio scenico gestito a 360° che permette al cantante di spostarsi in ogni direzione e sperimentare giochi di luci, proiezioni e scenografia normalmente impensabili. Uno spettacolo colorato e organizzato nei minimi dettagli che, dal vivo, è difficile godersi a pieno. La telecamera, infatti, permette un piacevole alternarsi tra primi piani di Robbie (le sue facce buffe sono celebri tra i fan, come perdersele?), lunghe carrellate sulla sua band e, soprattutto, panoramiche mozzafiato sul palco e sull’esultante mole di pubblico. Se non fosse per gli altri spettatori seduti accanto a te e per la triste impossibilità di ballare e cantare data dal sacro silenzio della sala cinematografica, sembrerebbe quasi di essere nel proprio salotto, con uno di quei vecchi dvd live che da adolescente hai guardato a ripetizione per vivere un’esperienza in altro modo impossibile da vivere. Ed in questa frase sono contenuti forse tutti i pregi e i limiti di un evento del genere. Se da un lato ti permette di assistere a una performance in altro modo difficile da gustarsi, con la perfezione video e audio del cinema, dall’altro ti relega a una posizione di immobilità fisica e vocale che, in un concerto, è davvero difficile da gestire. Ci si fa l’abitudine durante l’ora di concerto, ma ogni tanto la voglia di canticchiare e battere il piede un po’ più forte torna lo stesso. Attenti agli “shhhhh!” che qualcuno potrebbe lanciarvi addosso. Ma se riuscite a superare questo limite, direi che tutto sommato ne vale la pena: Robbie presenta un repertorio che miscela i suoi successi più celebri alle canzoni del nuovo album, giocando con il suo pubblico e dimostrando, ancora una volta, di essere un perfetto entertainer, nonostante gli anni trascorsi dalla sua prima performance live. E quando la voce gioca un brutto scherzo? Rob ha dalla sua parte un pubblico che conosce ogni parola e ogni suo movimento a menadito e che non aspetta altro che accorrere in suo soccorso. Chi ha assistito fisicamente al concerto si accorgerà che non si tratta della riproposizione integrale della stessa e che ci sono alcuni pezzi completamente eliminati (come il duetto con Gary Barlow), tagli probabilmente dovuti a preimposti limiti temporali.
Ma è Robbie Williams e, che si tratti del lui reale o della sua proiezione su schermo, di solito gli si perdona tutto, soprattutto quando sai che dopo poche settimane si esibirà nel tuo Paese e, uscita dal cinema, inizi il conto alla rovescia per il live di S. Siro.

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