Reversal - La fuga è solo l'inizio
Sotto la regia di José Manuel Cravioto, si comincia con la giovane Eve alias Tina Ivlev che, guardando direttamente nell'obiettivo della camera di ripresa, conversa con il fidanzato, fuori campo, che la sta riprendendo mentre cammina.
Fortunatamente, però, Reversal - La fuga è solo l'inizio non è - come avrebbero potuto lasciar erroneamente intuire le sue primissime immagini - l'ennesimo found footage caratterizzato dalla tecnica del pov che tanto piace ai produttori (e, a quanto pare, agli spettatori) d'inizio terzo millennio.
Infatti, sebbene le riprese a mano continuino ad essere occasionalmente presenti, già una volta superata la sequenza iniziale troviamo la ragazza che, incatenata ad un materasso sporco all'interno di una misteriosa stanza tutt'altro che linda ed elegante, tenta di liberarsi per tornare a cercare il proprio compagno e gli amici; intenzionata, oltretutto, a dare non poco filo da torcere a colui che sembrerebbe essere l'uomo responsabile del suo rapimento: tale Phil, cui concede anima e corpo il Richard Tyson visto in Tutti pazzi per Mary e Black Hawk down - Black Hawk abbattuto, ma che molti ricordano, in particolar modo, per essere stato protagonista della serie televisiva di fine anni Ottanta Hardball.
Lei vi troverà
Quindi, è facile pensare immediatamente ad una probabile influenza proveniente da Saw - L'enigmista di James Wan e dalle varie imitazioni ad esso succedute, ma, con un corpo infilzato pronto a fare la sua apparizione subito dopo il titolo di apertura, l'opera craviotiana non prende neppure la strada del torture porn, preferendo di concentrarsi su una lunga fuga-lotta notturna con sentimento di vendetta annesso che lo rende, in un certo senso, quasi una variante horror thriller dell'action movie Io vi troverò interpretato da Liam Neeson.
Variante horror thriller volta a giocare continuamente sul ribaltamento dei ruoli di vittima e carnefice, con il maschio da una parte e la femmina dall'altra; man mano che le immagini violente non risultano certo assenti e che il liquido rosso non schizza affatto in piccole quantità.
Al servizio di una serrata operazione ad alta tensione che, musicata da Simon"Phenomena"Boswell e totalmente basata sul movimento, mira in maniera evidente a denunciare attraverso il genere gli oscuri segreti destinati spesso a nascondersi dietro l'apparentemente pulita facciata delle società civili.
Con un comparto tecnico talmente curato da intrattenere a dovere lo spettatore facendogli chiudere tranquillamente un occhio sulla non sempre convincente sceneggiatura a firma di Rock Shaink Jr.
“All’inizio sono stato molto attratto dal genere. Reversal - La fuga è solo l’inizio è un film che mette insieme il thriller, il dramma e l’horror, che sono proprio i miei generi preferiti. Non è stato solo eccitante ma si è rivelata una sfida estremamente allettante. Mi sono imbattuto in argomenti come lo sfruttamento sessuale, la violenza verso le donne ed il rapimento ripugnante. Ho trovato stimolante il fatto che attraverso il film e, soprattutto, attraverso il personaggio principale, Eve, è venuta fuori una forma di vendetta estrema”.
Così José Manuel Cravioto parla del suo secondo lungometraggio di finzione, che, con ultime immagini poste nel corso dei titoli di coda, miscela contesti da torture porn e momenti tipicamente pov per costruire una serrata, violenta storia di vendetta tramite il coinvolgimento di pochi personaggi e il ricorso ad abbondanza di movimento.
E, sebbene lo script non appaia esente da difetti, l’insieme intrattiene a dovere, manifestando i connotati di un sufficientemente riuscito b-movie capace di tenere sveglio lo spettatore.
