Recensione Red Riding: 1974

Riscopriamo insieme il film tv, primo di una trilogia, tratto dai romanzi di David Peace (a loro volta ispirati da una storia vera) e con protagonisti Andrew Garfield e Sean Bean.

Recensione Red Riding: 1974
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Primo capitolo di una trilogia antologica tratta dai romanzi dello scrittore inglese David Peace, Red Riding: 1974 è un film tv prodotto nel 2009 da Revolution Films e andato in onda in prima assoluta in Regno Unito su Channel Four nel marzo dello stesso anno. Pur raccontando storie autoconclusive, i tre tasselli sono collegati dall'ambientazione e dalla presenza di alcuni personaggi secondari ricorrenti. Il plot principale prende ispirazione da un caso di cronaca nera realmente avvenuto negli anni '70 in Inghilterra e che sconvolse l'opinione pubblica, che vide per "protagonista" un serial killer autore di 13 omicidi nell'arco di 9 anni, svelando inoltre alla sua risoluzione una grande rete di corruzione all'interno delle forze dell'ordine. Per la "puntata" (la durata è di 99 minuti) d'esordio la regia è stata affidata a Julian Jarrold (Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro) mentre nel cast si contano volti noti come l'ultimo Uomo Ragno Andrew Garfield, Sean Bean e la bella Rebecca Hall (The Prestige).

Reporter d'assalto

In Red Riding: 1974 Eddie Dunford è un giovane giornalista dello Yorkshire Post che sta indagando sulla scomparsa di una bambina, il cui corpo senza vita è stato ritrovato con delle ali di cigno cucite sulla schiena. Il reporter collega il caso ad altri due delitti simili e irrisolti risalenti a qualche tempo prima, trovando però da subito una netta avversione da parte delle forze dell'ordine, che non esitano a compiere raid punitivi nei suoi confronti. La verità è che Eddie si sta spingendo troppo oltre, rischiando di svelare un complotto che vede invischiato anche il ricco uomo d'affari John Dawson...

C'è del marcio in Inghilterra

Thriller drammatico cupo e senza speranza che ci trascina con una certa abilità nell'Inghilterra degli anni '70, tra Squadroni della morte e polizia violenta. Cogliendo al meglio le pagine più intense del romanzo di partenza, Jarrold imbastisce una narrazione intensa che riesce a colpire duro in sequenze forti e violente che rimangono impresse, così come il dolente ed amaro epilogo. Il tutto in una ricerca costante della plausibilità che rende i personaggi e i risvolti sempre credibili e, proprio per questo, ancora più spaventosi: certo non ci troviamo di fronte al primo film che parla di casi di corruzione tra le forze dell'ordine, ma la cura nei dettagli è senza dubbio un punto a favore dell'operazione. Imbastendo le fila per i successivi "episodi", Red Riding: 1974 rende appassionante l'inchiesta d'assalto di questo giovane e agguerrito reporter (interpretato con lodevole convinzione da Garfield), uomo solo in lotta contro forze più grandi di lui. Con una cadenza che rimanda agli stilemi del noir moderno e una fotografia in tinta ocra che intristisce le atmosfere, il film tv vive di una claustrofobica apprensione che avvinghia e conturba, trovando in un ottimo Sean Bean il villain perfetto.

Red Riding: 1974 Primo film tv di una trilogia tratta dai romanzi di David Peace, a loro volta ispirati a un caso di cronaca nera che sconvolse il Regno Unito negli anni '70, Red Riding: 1974 vive su una narrazione decadente che, mentre si muove alla ricerca della verità, svela il marcio che si nasconde tra le forze dell'ordine e i poteri "alti". Piacevolmente auto-conclusiva (pur collegandosi ovviamente ai capitoli successivi) la produzione beneficia delle convincenti performance di due interpreti bravi e preparati come Andrew Garfield e Sean Bean.

7

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