Recensione Presa Mortale

Un altro eroe del wrestling passa dal ring al grande schermo

Recensione Presa Mortale
Articolo a cura di

Dal ring alla celluloide

Il mondo del wrestling e quello del cinema non sono poi così dissimili. In fondo, i muscolosi atleti che calcano i ring del popolare "sport" americano, non fanno altro che recitare una parte, sia questa di buono o cattivo, e ogni incontro è palesemente programmato in anticipo. Insomma sfoderano già una prova d'attore. Non bisogna perciò stupirsi che molti wrestler abbiano avuto a che fare col mondo della celluloide. Colui che ha raggiunto (caso unico ad oggi) l'apice del successo anche nella carriera cinematografica, mettendo da parte il suo primo "mestiere", è stato Dwaine "The Rock" Johnson, lanciato da Il Re Scorpione e in seguito barcamenatosi tra produzioni più o meno riuscite. Fino ad allora gli altri suoi colleghi s'erano sempre impegnati in produzioni a basso costo, per lo più b-movies di infima qualità, che sfoggiavano il loro nome per attirare masse di fan ululanti. Uno dei casi più eclatanti è quello di una leggenda come Hulk Hogan (Assalto alla Montagna del Diavolo, Caccia al Tesoro), capace addirittura di prendersi in giro come nella sua comparsata in Spia e Lascia Spiare. Invece altri come Roddy "Rowdy" Piper hanno lavorato con autori del calibro di John Carpenter (Essi Vivono). Un connubio che vede alti e bassi, ma che ha contribuito alla nascita di una casa indipendente di produzione cinematografica, la WWE Films, finanziata proprio dall'omonima federazione di wrestling, il cui primo parto è stato lo slasher Il Collezionista di Occhi, con protagonista Kane. Ed è proprio alla WWE Films che dobbiamo anche l'uscita di questo Presa Mortale, che vede l'esordio davanti alla macchina da presa di un altro eroe del ring, John Cena.

Marine una volta, marine per sempre

John (John Cena) è un marine che viene congedato per non aver rispettato un ordine dei suoi superiori, nonostante il suo intervento avesse salvato le vite di tre suoi compagni prigionieri in Iraq. Tornato a casa, dove lo aspetta la bella moglie Kate, non riesce a trovare un lavoro che lo soddisfi pienamente, e il primo giorno da guardia giurata coinciderà con il suo licenziamento. Così i due decidono di prendersi un poì di tempo solo per loro, e partono per una vacanza in montagna.Nel frattempo Rome (Robert Patrick) e la sua banda rapinano una gioielleria, e il bottino è una grossa partita di diamanti. Sulle loro tracce si metterà un detective della omicidi dal passato poco chiaro. Il destino vorrà che la strada di John e Kate si incroci con quello del malviventi, che finiranno per rapire la ragazza per usarla come ostaggio, e scateneranno la furia di John, che si metterà alla sua ricerca in maniera ossessiva e forsennata. Tutta la sua esperienza in battaglia gli tornerà utile.

Probabilmente un manichino avrebbe sfornato una prova più espressiva di quella di John Cena. La stessa, identica faccia per tutti i 90 minuti di film non fa che affossare, si spera definitivamente, tutte le velleità artistiche del wrestler. Si potrebbe osservare che in un film di genere quale è questo, un action b-movie, conti più l'aspetto fisico della bravura, ma a tutto c'è un limite. Certamente l'interprete (chiamarlo attore sarebbe un offesa per chi sa recitare) è anche penalizzato da una trama alquanto scandalosa, che ricicla tutti i clichè del genere in un calderone di infima qualità. Ed è un peccato, perchè l'inizio, per quanto fracassone, ambientato in Iraq, faceva presagire per lo meno una certa ricerca nelle scene più rocambolesche e d'azione. Il tutto però peggiora inesorabilmente col passare dei minuti, e alla prima esplosione di una certa rilevanza, quella di una macchina della polizia, si capiscono tutti i limiti tecnici degli effetti speciali e della regia. Piazzare l'esordiente John Bonito (anche lui avente a che fare col mondo della WWE) dietro la macchina da presa è stata una scelta a dir poco disastrosa, capace di mostrare tutti i limiti di un regista con ben poco da dire. Spiace, in parte, vedere sprecato un buon mestierante quale Robert Patrick nei panni di un cattivo anonimo e scontato, per quanto forse unico personaggio con un minimo di carisma della pellicola. Gustoso in particolare il riferimento autocitazionista, nel quale uno dei membri della banda di Rome pronuncia, riferito a John, la frase "E' peggio di Terminator", e Patrick tira uno sguardo malizioso allo spettatore,nello specchietto della maccina (era lui infatti l'interprete del T-1000 in Terminator 2). Se il resto degli attori si fa disprezzare in pieno, con figure stereotipate, non si salvano nemmeno i dialoghi. A tratti si cerca di sparare qualche battuta divertente, ma il livello di umorismo è alquanto becero e anomalo, capace di provocare più facilmente congestioni che divertite risate. Vi sono poi delle parti di film di cui non si capisce il senso, inserite forse più per raggiungere una durata atta a classificarlo come lungometraggio, o per dar modo a Cena di mostrare le sue doti fisico-atletiche: non mancano infatti nemmeno le sue mosse speciali. Il trascorrere del tempo è alquanto insensato, basti guardare i dieci minuti finali per rendersene conto, dove fa capolino anche un sussulto splatter assolutamente immotivato. Le musiche e gli effetti sonori sono di buona qualità, forse unico punto salvabile di un prodotto che fa acqua da tutte le parti. Se il titolo americano era The Marine, tanto per cambiare titolo, come è avvenuto, la traduzione più appropriata nell'italico idioma sarebbe stato Boiata Mortale.

Edizione Dvd

Il video, presentato nel formato anamorfico 1.85:1, ha una buona definizione, con un'immagine pulita anche nelle scene più rocambolesche dove le esplosioni riempono tutto lo schermo. Unica pecca un contrasto non sempre perfetto, soprattutto nelle (poche) scene notturne.L'audio vede il Dolby Digital 5.1 in inglese e italiano, ed è probabilmente il miglior pregio del dvd e del film, capace di rasentare la perfezione soprattutto nelle scene più concitate, laddove la carica sonora si sprigiona in tutta la sua potenza. Sottotitoli in inglese e italiano.Il settore extra si fa apprezzare anch'esso, e vede presenti: la realizzazione di The Marine (speciale e interviste sul film), la prima mondiale (filmati e interviste sulla prima proiezione) e due speciali dedicati al mondo del wrestling e dei suoi "eroi" (naturalmente John Cena in primis).Un'edizione buona per un film pessimo.

Presa Mortale Forse la presenza di John Cena è in grado di attirare i fan più sfegatati del wrestler alla visione del film. Presa Mortale è il classico esempio di come perdere novanta minuti della propria vita in malo modo. Un b-movies d'azione di infima qualità, con un protagonista totalmente inespressivo, e una sceneggiatura ridicola. Qualche momento autoironico e la presenza di Robert Patrick non bastano a salvare un prodotto da evitare come la peste.

4.5

Che voto dai a: Presa Mortale

Media Voto Utenti
Voti: 1
6
nd