Recensione One Life

La straordinaria scoperta di una Natura di milioni di vite diverse nel loro essere simili

Recensione One Life
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Il regista inglese Michael Gunton ha prodotto i suoi primi lungometraggi di Storia Naturale (Trials of Life, vincitore di due premi BAFTA) una ventina di anni fa per poi dare vita nel 1991 (assieme a Peter Jones), alla società televisiva indipendente Green Umbrella, la quale ha prodotto numerose serie di genere storico-naturalistico come Natural World. Dal 2004 Gunton è invece tornato a collaborare con il gruppo di Storia Naturale della BBC, del quale attualmente è direttore creativo. One life, realizzato dalla BBC Earth Films in associazione con Magic Light Pictures s'inserisce proprio in questo filone naturalistico che cerca di esplorare le meraviglie della terra e le loro connessioni. Dall'Antartide alla Costa Rica, dal Giappone al Venezuela, dal Brasile al Kenya, One Life segue con dei sistemi di ripresa estremamente all'avanguardia, la vita di specie diversissime tra loro (di dimensioni enormi o incredibilmente piccole) e peculiari nel loro modo di vivere e di sopravvivere alle sfide del mondo, eppure accomunate dallo stesso istinto di sopravvivenza e dallo stesso ciclo evolutivo che spinge ogni madre (e qualche padre) a prendersi cura del proprio piccolo fino a che questi non sarà abbastanza grande e autosufficiente da badare a sé stesso. Un viaggio magnifico nei meandri di una Vita che conosciamo solo dal nostro infinitamente piccolo punto di vista, ma che fa parte in realtà di 5 milioni di modi differenti di esistere, 5 milioni di modi differenti di vedere le cose.

Milioni di specie per una stessa vita

Frutto di un lavoro di quattro anni di produzione, e di più di 3000 giorni di riprese in ogni continente e ogni habitat, One Life segue e alterna vite estremamente gradi a vite infinitamente piccole mostrando come a ogni singola specie appartengano potenziali e difficoltà del tutto peculiari. Grazie all'utilizzo di nuovissime tecniche di ripresa (la carrellata "yogi cam" per riprendere gli elefanti, la tecnica super rallentata di ripresa delle scimmie cappuccine alle prese con l'apertura delle noci o della Venere acchiappamosche e della sua impollinazione, le riprese aeree giro-stabilizzate per cogliere in tutta la loro bellezza il volo e la caccia di avvoltoi barbuti e fetonti becco rosso o la tecnica del mudring per catturare i pesci) One Life riesce così nella strabiliante impresa di mettere a confronto da vicino la tenacia, l'intuito e la metodicità con cui tutte le specie inseguono e raggiungono ogni giorno il loro obiettivo di caccia e sopravvivenza. Predati e predatori che si danno il cambio all'interno di quello che nel suo complesso è un unico e immenso giro di vite profondamente legate tra di loro. Grazie al suo minuzioso e incredibile lavoro di riprese e montaggio il film di Gunton riesce a portarci là dove l'occhio umano non arriva e a mostrarci gli incredibili e (spesso invisibili) miracoli della Natura, ovvero caratteristiche davvero sorprendenti che alcune specie posseggono naturalmente. Rimaniamo totalmente rapiti di fronte alla speciale leggerezza della lucertola Gesù Cristo capace di camminare sull'acqua, o allo straordinario volo di alcuni pesci, o alle proprietà mimetiche dei rospi sassolino che rotolano giù per i precipizi come sassi per non farsi prendere dalle tarantole, o ancora all'incredibile senso del gruppo sviluppato da tre fratelli ghepardi, animali per loro natura solitari che hanno saputo capire quanto sia importante il concetto ‘l'unione fa la forza'. Davvero una imperdibile incursione nella peculiarità di vite straordinarie di cui non sappiamo nulla e che in realtà vivono la vita secondo rituali tutti loro, come la romantica danza d'amore delle anatre dell'Oregon, uno splendido esempio di corteggiamento che fonde in un solo gesto sentimento e coreografia.
La voce narrante della versione originale è quella di Daniel Craig, mentre nella versione italiana la voce è quella di Mario Biondi.

One Life BBC Earth Films in associazione con Magic Light pictures realizza 85 minuti di film davvero imperdibili sulla bellezza e sulla diversità delle specie, quotidianamente impegnate nella sopravvivenza e spontaneamente guidate dall’istinto di riproduzione. Un viaggio affascinante che coglie nelle peculiarità e nella proporzione fisica il valore aggiunto che ogni specie possiede e che contribuisce a renderla unica. Tecniche super-avanzate di ripresa garantiscono l’eccellente qualità di un’immagine che è pura ricerca (e scoperta) dell’immenso mondo del quale facciamo parte.

8

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